Riceviamo da Money e pubblichiamo per i nostri lettori.
Creato da Olivier Seban, il Supertrend è un indicatore grafico di tipo trend-following il cui calcolo si basa sulla volatilità, che in questo caso viene calcolata con l’uso di un ATR a 100 periodi. L’indicatore è composto di altri due elementi quali il periodo e il moltiplicatore, di default impostati rispettivamente a 10 e 3.
Sul grafico il Supertrend viene visualizzato come una linea che assume colori diversi (in genere verde e rosso) in base al punto in cui si trova relativamente alle quotazioni. A seconda della sua posizione rispetto al prezzo quindi, il trend verrò considerato rialzista (indicatore sotto al prezzo e di colore verde) o ribassista (indicatore sopra al prezzo e colore rosso). La linea dell’indicatore può inoltre essere utilizzata come area di supporto o resistenza dinamica.
Oltre ad un utilizzo atto all’identificazione della tendenza, si può impiegare l’indicatore come generatore di segnali operativi e come trailing stop. In questo contributo l’Ufficio Studi di Money.it ha evidenziato l’uso operativo di questo indicatore.
Il segnale long si avrà quando i corsi passeranno dalla parte inferiore a quella superiore del Supertrend, quelli short quando, contrariamente a prima, i prezzi passeranno al di sotto dell’indicatore. Chiaramente, tanto più si allungano i parametri dello strumento, tanti meno segnali operativi si individueranno.
Esempio operativo sull’euro-dollaro
Un esempio servirà a chiarire il concetto sull’operatività. Money.it ha evidenziato con una linea verticale verde i segnali rialzisti e con una linea verticale rossa quelli ribassisti.
Come si nota, sul grafico di Eur/Usd visualizzato su un time frame orario, sono stati individuati sette segnali.
Si sono poi marcati in verde i segnali long mentre in rosso quelli short. Su questo campione osservato, che considera il tocco da parte dei prezzi della linea come stop loss o trailing stop, tre segnali avrebbero dato risultati interessanti mentre gli altri 4 quattro sarebbero stati chiusi in perdita.
Bisogna però considerare che, sebbene il numero di operazioni negative sia maggiore di quelle positive, la quantità di pips guadagnati in totale è maggiore di quella persa.
Il difetto principale di questo strumento è il ritardo con cui fornisce i segnali: a volte infatti si rischia di intercettare movimenti oramai maturi.
Si potrebbe porre un ulteriore filtro utilizzando un RSI settato a 8 periodi con soglie di ipercomprato e ipervenduto poste rispettivamente a 80 e 20: se si avrà un segnale con un contestuale arrivo dell’oscillatore nelle fasce di eccesso, questo andrà scartato.
Come si nota, osservando il medesimo grafico dell’esempio precedente, si vedrà che vengono eliminati due segnali: questo permette di ridurre il numero di operazioni da sette a cinque, di cui tre in profitto e due in perdita.
Un altro modo in cui si può utilizzare l’indicatore creato da Olivier Seban è quello di affiancarlo alla propria operatività, impiegandolo così come segnale di allerta e conferma dei segnali generati da una diversa strategia.
Dalla Redazione di TRADERS’ Magazine