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La doji che diventa inversione: l’Harami cross

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Riceviamo da Money.it e pubblichiamo per i nostri lettori

La trattazione dei pattern a candele svolta a cura di Money.it prosegue con un modello di inversione simile a uno già trattato in passato: l’Harami cross.

Proprio come il semplice Harami, la versione “cross” è composta da due barre, e si può trovare sia in un uptrend, che in un downtrend.

Dal modello teorico dell’Harami cross bullish si evidenzia come la conformazione inizi con una long line negativa, conforme alla tendenza ribassista in corso. Con la seconda sessione, i prezzi aprono in lap up e danno vita alla più classica delle formazioni di incertezza: la doji (in questa candela infatti, apertura e chiusura coincidono).

Da un punto di vista operativo, si può entrare long nel caso in cui le quotazioni riescano a uscire dai top del modello. Lo stop loss andrebbe posto al di sotto dei minimi della formazione, mentre il take profit si può calcolare con un rapporto di rischio/rendimento di 1:1,25.

Al contrario, l’Harami cross bearish si compone al culmine di un uptrend. Il modello inizia con una barra ad ampio range positiva. La seconda seduta apre in lap down e chiude al medesimo livello dell’apertura, presentando quindi una situazione di “inside”.

I trader possono adottare un tipo di operatività short nel momento in cui i prezzi riusciranno a violare i lows del modello: in tal caso, lo stop loss andrebbe posto al di sopra dei top del pattern, mentre il take profit si può calcolare con un rapporto di rischio/rendimento di 1:1,25.

Dalla Redazione di TRADERS’ Magazine

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