Riceviamo da Money.it e pubblichiamo per i nostri lettori
La trattazione degli elementi di analisi grafica svolta da Money.it prosegue con una situazione che si verifica spesso nel corso di una congestione o in una fase di “attacco” da parte dei prezzi a supporti e resistenze: le bull e bear traps.
Si può riconoscere una bull trap quando, durante di un movimento ascendente, i corsi giungono a una resistenza importante, ne effettuano una rapida rottura, e tornano a proseguire la tendenza ribassista in atto.
In questo quadro, l’analisi candlestick aiuta a contestualizzare la situazione, in quanto la conformazione delle barre di breakout permette di avere un’idea sulla qualità della rottura stessa. Ad esempio, una violazione di una resistenza seguita da un modello di reverse Pin bar sarà meno affidabile rispetto a quella seguita da una Marubozu.
FTSE Mib, grafico settimanale. Fonte: Bloomberg
Un recente esempio di bull trap si è verificato sul grafico settimanale del FTSE Mib, quando nella seconda metà di febbraio i corsi avevano effettuato quella che sembrava essere la rottura della storica resistenza di area 24.000 punti, salvo poi dare vita ad un fortissimo movimento discendente. In tal caso, si evidenzia come la barra weekly precedente al crollo sia identificabile come una Shooting star, la quale ha conferito fragilità al quadro grafico.
Al contrario, si ha una bear trap (trappola per orsi) quando, dopo essere passati al di sotto di un supporto, le quotazioni riescono a rialzare la testa, senza innescare nessun movimento discendente. In generale, valgono le medesime considerazioni per le bull trap, con l’analisi candlestick che gioca un ruolo chiave nel riconoscimento delle false rotture.
Dalla Redazione di TRADERS’ Magazine