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Ciò che non sospetti è spesso probabile

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Una tempesta chiamata 2020

 

Della teoria di Dow molti conoscono la legge fondamentale per la definizione di un trend: massimi e minimi crescenti per un trend rialzista, massimi e minimi decrescenti per un trend ribassista.
 
Spesso si trascura un altro degli assiomi che Charles Dow mise nei suoi scritti: ovvero che la conferma di un trend è data dal comportamento consimile di indici confrontabili.
 
Fu una delle ragioni per cui, l’immortale Charles costruì, fra gli altri, il Dow Jones Industrial Average (oggi rappresentato da 30 titoli industriali), ma realizzò anche il Dow Jones Transportation Average. La considerazione che produzione industriale e trasporti dovessero andare all’unisono costituiva la base per ottenere la conferma di un trend.
 
In realtà, quando in queste colonne, leggi le mie considerazioni sulle divergenze intermarket fra indice Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, faccio una applicazione estensiva della teoria di Dow. Ad esempio, nella giornata di ieri, 29 settembre, i tre indici hanno avuto perfetta coerenza di comportamento.
 
È stato così che, all’inizio per semplice curiosità, sono andato a mettere a confronto i due indici che teneva in considerazione Charles Dow: cioè quelli a cui lui si riferiva per ottenere la conferma di un trend.

 

La sorpresa è stata quella di trovare l’indice dei trasporti disallineato e in sostanziale divergenza rialzista rispetto all’indice industriale. È calato meno e ha recuperato subito. Non è ancora sui massimi relativi recenti ma è ben avviato per arrivarci, al contrario dell’indice industriale in stato di evidente debolezza.
 
Charles Dow avrebbe detto, interpretando i suoi scritti alla lettera, che il trend ribassista dell’azionario americano non è confermato.
 
Ora, so già l’obiezione che stai per fare. Non c’erano Facebook, Netflix, Amazon, Microsoft ai tempi di Dow. E quindi limitare l’osservazione al vecchio mondo è assolutamente riduttivo se non poco significativo.
 
Sì, sarà che ho troppi capelli bianchi, almeno i pochi che sono rimasti, ma per me il Dow Jones ha ancora una rappresentatività importante nello scenario americano e mondiale.
 
Se non sono importanti Boeing, American Express, Coca Cola, Caterpillar, Chevron, Exxon, Goldman Sachs (sì, pure loro), IBM, Intel, Johnson & Johnson, Pfizer, Walt Disney, Procter & Gamble … immaginiamo un mondo senza di loro e certamente, in tale ipotesi e se dovessimo scegliere, rinunceremmo volentieri sia a Facebook che a Netflix.
 
Così, mentre rimane invariata la possibilità di una ulteriore onda ribassista, di cui la giornata di ieri sembra essere stata possibile sintomo, il trend di fondo dell’azionario potrebbe presto volgere di nuovo al rialzo.
 
Magari, dopo la prima quindicina di ottobre.
 
Sarà così? Giovedì 1 ottobre scorso alle ore 18, due grandi professionisti dei mercati, che Traders’ Magazine è stata orgogliosa di ospitare sul proprio canale webinar, ci ha detto la loro sul mercato in preda alla seconda ondata del Covid. O meglio, alla unica grande ondata che stiamo vivendo in tutto il mondo.
 
Sto parlando di due nomi illustri del trading italiano come Luca Barillaro ed Enrico Malverti. La strategia e la tecnica unite insieme in un formidabile duo e una grande opportunità di approfondimento della tua Cultura finanziaria. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

P.S.: La notte del primo dibattito televisivo Biden-Trump è appena passata. Un altro elemento di incertezza di questo 2020 sono le elezioni americane. Wall Street si adegua a tutto, questo è vero. Ma lo scenario di un quasi pari e patta fra i due contendenti come risultato delle urne rimane inquietante. La Corte federale ha otto membri in questo momento e il nono è stato proposto ma deve essere ratificato dal Senato. Il quale, se lo ratifica assegna una maggioranza di fatto a Trump all’interno della Corte. E se non lo fa, rimane un sinistro numero pari fra i giudici della Corte. Il Covid, l’economia in bilico, lo spettro dei fallimenti delle aziende a cominciare da quelle medio-piccole. Clima di rinascita, forse, ma clima di distruzione, nel frattempo, nel cuore della grande tempesta chiamata anno 2020. Due grandi interpreti dei mercati che ci hanno aiutato a capire.Confronta le tue opinioni con le loro.. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

 

Maurizio Monti

 

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