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Una Svizzera su un’isola

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46 pagine in 5 capitoli

Era il 2017 quando la Yellen, che poi scomparve temporaneamente dalla scena perché invisa a Trump, dichiarò con molta fermezza che riteneva le criptovalute un veicolo per la criminalità.
 
Il dipartimento di Giustizia americano pubblicò allora un report, che conteneva uno studio sui possibili flussi di capitali anomali che transitavano nel mondo cripto.
 
Incredibilmente, quel documento, oggi, è scomparso.
 
Anche la Lagarde, come pure le voci ufficiali del Fondo Monetario Internazionale, non hanno lesinato nel far conoscere la propria opinione negativa nei confronti delle criptovalute.
 

È chiara la ragione: un banchiere centrale sta al bitcoin come Superman sta alla Kriptonite. Sempre cripto è.
 
La Svizzera si è posizionata ben per tempo in posizioni molto diverse, accogliendo blockchain e criptovalute in modo sostanzialmente positivo. Meno ammalata di regolazioni a tutti i costi, la Svizzera ha percepito subito che avrebbe potuto essere l’isola felice degli investitori e, soprattutto, dei player che vogliono operare con le criptovalute.
 
La cosa interessante è che non più di due settimane fa, il governo inglese ha emanato un documento, dove invita le aziende che sono impegnate in attività di criptoasset e blockchain a manifestare le loro proposte di regolamentazione del settore.
 
Londra comincia cioè a lavorare con lo stesso modello che ispirò a suo tempo la Svizzera: l’intento è chiaro. La Gran Bretagna punta a diventare una gigantesca isola off-shore. Anzi, il più grande approdo della finanza off-shore mondiale.
 

Entro il 21 marzo, i player del settore dovranno far pervenire al governo inglese la risposta ad alcune domande chiave, che consentiranno all’Inghilterra di essere l’apripista di una regolamentazione del settore, con l’obiettivo di attirare capitali da investimento sul segmento cripto: una volta sottoposto a regole più certe, all’interno di un sistema finanziario organizzato ed affidabile come quello inglese, Londra potrebbe aspirare ad essere la leader mondiale di un settore dove tecnologia e finanza sono le grandi protagoniste.
 
Una nuova Svizzera su una grande Isola.
 
Il Regno Unito subisce gravi conseguenze dalla Brexit e sta elaborando il suo piano strategico per il futuro. Non so se avrà successo: ma le idee sembrano molto chiare.
 
Un piano strategico di successo parte proprio da una idea corretta e chiara. È quanto ha voluto mostrarci Stefano Cezza, che insieme con Luciano Lo Casto, hanno illustrato in un imperdibile webinar in multi-edizione il piano strategico che lo ha portato al grande successo di Winning Dax.
 
Nel webinar abbiamo rappresentato lo scenario nel quale si è mossa la prima operazione di febbraio, che ha generato 110 punti di profitto: scenario disegnato secondo precise regole statistiche, che hanno permesso di identificare con matematica esattezza come entrare a mercato e come gestire la posizione.
 
Da queste lezioni c’è solo da imparare, e tanto. Perché crescere la nostra Cultura Finanziaria è il modo migliore e più efficace per affrontare con coscienza i mercati. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

P.S.: Il documento del governo inglese è di 46 pagine e 5 capitoli. Scritto in modo chiaro, finalizzato ad ottenere un risultato concreto e tangibile e di comune interesse con i player del settore cripto. Mi duole dirlo, ma l’Europa (non parliamo nemmeno dell’Italia) ha solo da imparare da questa pragmatica semplicità.
 
Anche noi abbiamo da imparare dalla grande professionalità di Stefano Cezza: clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

 

Maurizio Monti

 

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