La ricerca di un buon rendimento da parte degli investitori sta facendo aumentare in modo significativo l’attenzione sul mondo dei certificati ed in particolare su quella parte di prodotti con cedola interessante.
Una saggia amministrazione del portafoglio certificati presuppone una ottimale diversificazione dei livelli di rischio, nella serena consapevolezza di costruire una composizione con un adeguato mix di rischio e rendimento.
La nostra attenzione è stata richiamata da un certificato di recente emissione da parte di Leonteq (ISIN CH1107642139), da classificare come Phoenix Autocallable, denominato in euro, con effetto Quanto (esente da rischio di cambio).
La cedola condizionata è piuttosto interessante, 7.5% trimestrale, e la durata del certificato è relativamente limitata nel tempo, con scadenza al 28 aprile 2022. L’emissione sul mercato Sedex è avvenuta il 3 maggio 2021 con un prezzo di emissione pari a 1000 euro.
Sul sito dell’emittente il certificato è molto ben descritto al seguente link.
https://certificati.leonteq.com/isin/CH1107642139
I sottostanti del certificato sono tre titoli azionari (NIO, Tesla e Varta) caratterizzati da un’elevata volatilità e quindi dobbiamo attribuire a questo certificato, a fronte di un rendimento potenzialmente rilevante, una alea di rischio non indifferente. L’emittente, nella propria scala di rischio, lo classifica con rischio medio-elevato (sei su sette).
La cedola ha un livello di attivazione pari al 65% del livello dei Fixing Iniziali. Per quanto riguarda invece il rimborso alla scadenza, la barriera è di tipo Daily-on-Close, ovvero osservazione continua della barriera alla scadenza, ed è fissata al 50% del livello dei Fixing Iniziali. Infine, l’Autocallable presenta un livello di attivazione decrescente ed il rispetto dei requisiti per il rimborso anticipato sono osservati ogni tre mesi.
Analizziamo in dettaglio i titoli sottostanti: come detto sopra, la cedola è condizionata al fatto che tutti e tre i sottostanti chiudano la giornata di mercato (alle date di osservazione) ad un prezzo superiore il 65% del relativo livello di Fixing Iniziale.
Il primo titolo è NIO, produttore di automobili elettriche, quotato al NYSE. Il fixing iniziale del titolo è 41.19 dollari. Dal momento del fixing il titolo è sceso ed è andato a toccare l’importante supporto tecnico nell’area dei 34 dollari: si tratta del 50% del range del minimo-massimo storico del titolo e un livello che il mercato ha mostrato di considerare sensibile. Il livello barriera ai fini della cedola è a 26.77 dollari, mentre la barriera del 50% sul certificato è a 20.60 dollari. Il prezzo di NIO staziona all’interno dell’area 42-34 dollari dall’inizio di marzo ed ha una liquidità giornaliera molto elevata, che lo rende soggetto ad una volatilità media di poco inferiore ai 6 dollari.
F1) NIO
Fonte: TradingView
Il secondo titolo è Tesla, anch’esso produttore di automobili elettriche, quotato al Nasdaq, marchio ben noto per l’accreditata fama del geniale fondatore Elon Musk. Il fixing iniziale del titolo, ai fini del certificato, è di 694.40 dollari, il livello di attivazione della cedola a 451.36 dollari e la barriera del 50% a 347.20 dollari. Il grafico mostra un supporto tecnico importante nell’area dei 580 dollari, che costituisce il limite inferiore di un range delimitato superiormente da quota 750 all’interno del quale il titolo si è mosso da inizio di marzo. La liquidità giornaliera del titolo è pari alla notorietà del fondatore e lo rende volatile, anche se meno del titolo NIO.
F2) Tesla
Fonte: TradingView
Infine, il titolo Varta, fornitore globale di batterie, quotato allo Xetra. Il fixing iniziale è a 120.65 euro, livello di attivazione della cedola a 76.42 euro, e barriera del 50% a 60.33 euro. Il grafico del titolo mostra una flessione da inizio marzo verso quota 50% del range creatosi con il minimo di marzo 2020 e il massimo di gennaio 2021. Il supporto inferiore è intorno ai 100 euro, comunque ben distante dai livelli barriera. La volatilità giornaliera è sotto i 4 euro e la liquidità sempre molto elevata.
F3) Varta
Fonte: TradingView
La situazione complessiva dei tre titoli rende attrattivo il certificato per una classe di investitori che desiderano avere una componente di portafoglio con rischio medio-elevato, a fronte di un alto rendimento potenziale.
In questo momento il certificato quota circa il 5% sotto la pari e questa rappresenta un’ulteriore motivazione all’acquisto.
Il valore nominale del certificato (1000 euro) viene rimborsato alla scadenza, il 28 aprile 2022, nel caso in cui i tre titoli chiudano la giornata di mercato sopra la rispettiva barriera del 50%. Nel caso questo non avvenga, il capitale rimborsato è pari al valore nominale del certificato moltiplicato per la performance peggiore fra i tre titoli.
Può essere attivato il rimborso anticipato, attraverso il meccanismo dell’autocallable, a scadenze trimestrali a partire dal 4 agosto, con condizioni di livello di attivazione decrescente del 5% ad ogni trimestre.
Nel citato link dell’emittente, https://certificati.leonteq.com/isin/CH1107642139, cliccando nella sezione “documenti” è possibile scaricare il Kid del prodotto e le condizioni definitive applicate.
Dalla Redazione di Traders’ Magazine