spot_imgspot_imgspot_imgspot_img
spot_imgspot_imgspot_imgspot_img

Isabella Accenti, artista dell’Avant-garde, in un mix di ieri e oggi, che funziona alla grande

Ultima ora

Scelti per te

Isabella Accenti è un’artista ispirata alla corrente dell’Avanguardia – con ciò intendendosi, soprattutto, quel momento e movimento artistici e letterari del XX secolo caratterizzati da idee politiche e culturali ottocentesche – con un occhio focalizzato sul presente e sul futuro, come alcune delle sue ultime opere mirano a indicare. Senza dilungarci oltre in questa premessa, ma con il messaggio ben chiaro che la passione per l’arte e l’arte stessa sono professionalmente possibili a tutte le età, purché ci si creda e si lotti per obiettivi personalmente realizzabili, andiamo a conoscere Isabella Accenti, video-intervistata per Traders’ Magazine, nel 2022, come da link che segue.

Intervista del 13 dicembre 2022

F1) Uno dei lavori di Isabella Accenti

Nella figura F1 “La donna alata” di Isabella Accenti.
Fonte: per gentile concessione di Isabella Accenti

Ci troviamo in via Lesmi, presso lo studio di Isabella Accenti a Milano.

Video intervista (estratto; video e montaggio a cura di Alessandra Basile): https://www.youtube.com/watch?v=tcw4d5gfTtA

Basile: Isabella, noi ci conosciamo da tanti anni. Come ti definisci tu, ora? Intanto sei un’artista.

Accenti: Che domandona (scherzando, ndr). Sì, sono un’artista.

Basile: Mi parli del tuo percorso professionale e della tua formazione antecedente?

Accenti: Professionalmente e ufficialmente nasco di recente, diciamo nel 2019. In quell’anno, ho partecipato, con le mie opere, al MIA Photo Fair[1], ottenendo riconoscimenti e premi, che mi hanno spinta ad abbandonare quanto facevo prima. Mi ha sempre coinvolta, per famiglia e passione, il mondo della fotografia e dell’arte, anche mentre studiavo legge e, poi, mentre ero impegnata in un po’ di pratica legale, ossia intanto che mi affacciavo a un percorso professionale diverso. Quindi, la passione c’è sempre stata, poi è sbocciata a seguito di alcuni eventi, che definirei negativi. Infatti, dico sempre che da avvenimenti non augurabili possono nascere, invece, cose positive, perché la vita è sorprendente e, talvolta, bisogna saperne interpretare le esperienze che riserva. Insomma, ho deciso di buttarmi nella mia passione, di rischiare e di far vedere i miei lavori, dedicandomici al 100%. È stato un inizio casuale, ma voluto e, come evoluzione, inatteso.

Basile: Quali sono stati gli eventi che da negativi si sono trasformati in una bella porta aperta sul mondo cui volevi accedere?

Accenti: Io lavoravo in Spagna, a Ibiza, dove ho vissuto per dieci anni e ho svolto un’attività di tipo immobiliare. A un certo punto, mi sono convinta, per una serie di avvenimenti, che era giunto il momento di tornare in Italia, di cambiare. Ritornata a Milano, ho ripreso la mia passione per la pittura e la fotografia, l’ho ripresa appieno.

Basile: A livello di formazione che cosa hai fatto? Qual è la tecnica delle tue opere, Isabella?

Accenti: Guarda, io non ho fatto scuole d’arte – come ti dicevo ho frequentato Giurisprudenza – anche se, con mio padre collezionista di oggetti, soprattutto, Art Déco e Art Nouveau, ho sempre respirato, in famiglia, la cultura degli oggetti e dell’arte d’epoca, in particolare dei primi del 900, e, quindi, fra sfogliare libri e vedere opere, mi sono appassionata molto all’arte pittorica e fotografica dell’Avant-garde. Ho preso dalle correnti del dadaismo, cubismo e realismo, la mia principale ispirazione: mescolo i loro elementi a delle immagini fotografiche che utilizzo per comporre l’opera finale. Io riscatto vecchie fotografie d’epoca cui sovrappongo, digitalmente, i frammenti di pittori, quadri, altre foto, creando delle aggiunte o delle modifiche, allo scopo di dar vita a dei così detti quadri fotografici; li chiamo così, per via della lavorazione manuale sulla fotografia originale. Le fasi del procedimento: alla creazione fotografica digitale segue la stampa della foto su una particolare carta, cui unisco dei fogli di carta di cotone al 100%; a una serie di emulsioni, bagnature, succede la fase della seccatura; il risultato è che l’immagine originale risulta assorbita nella carta; infine, io rompo quest’ultima, la sfrangio e dò all’insieme una connotazione originale: quella è la mia opera.

Basile: Quali sono i tempi di lavorazione?

Accenti: I tempi sono lunghi e variano. La parte creativa digitale dipende dall’ispirazione, che può arrivare in una notte o definirsi in un mese. La parte successiva, quella più manuale, ha dei tempi tecnici piuttosto prevedibili, ma condizionati, per esempio, dalla dimensione del quadro; in certi casi, può servire un mese.

F2) Isabella Accenti con la giuria del MIA Photo Fair

Nella figura F2 la Accenti con il premio vinto; alla sua sinistra, la giuria che l’ha premiata.
Fonte: per gentile concessione di Isabella Accenti

Basile: Isabella, qual è il tuo sogno nel cassetto?

Accenti: Altra domandona (ridiamo, ndr). Quello che sto facendo mi sta già dando enormi soddisfazioni. Direi che un buon obiettivo è continuare a fare quello che faccio e far sì che i miei lavori piacciano sempre di più.

Basile: A proposito, obiettivi 2023?

Accenti: Adesso, sto lavorando al nuovo MIA che ci sarà il prossimo marzo, fra il 23 e il 26, a Milano. Ho una proposta per una mostra in un’altra regione, di cui non posso dire di più, e sto valutando di partecipare ad altre fiere di settore, anche, fuori Italia.

Basile: Esiste un profilo particolare del cliente che apprezza i tuoi lavori, secondo te?

Accenti: Per lo più sono liberi professionisti, imprenditori, spesso famiglie committenti, in un’età compresa fra i 40 e i 70; amano sia la fotografia sia la pittura, come me, e sono interessati all’idea dei pezzi unici ispirati alle correnti artistiche menzionate. Poi piaccio, anche, a molti giovanissimi.

Basile: Le famiglie committenti cosa chiedono? Puoi fare qualche nome?

Accenti: Premetto che lavoro molto su commissione e che lavoro, soprattutto, sul tempo, sul passato, sui grandi imprenditori. Un esempio? Recentemente, l’editoriale TOP Taste of Passion mi ha assegnato la copertina dedicata a Matteo Lunelli, il presidente e amministratore delegato delle Cantine Ferrari, come omaggio all’imprenditoria e a un certo tipo di prodotto di lusso, esclusivo. Mi ha onorata che l’omaggio a Lunelli avvenisse proprio con una mia opera.

Basile: Come ti muovi quando ti commissionano un lavoro?

Accenti: Il modus operandi è quello di chiedere delle fotografie, su cui poi vado a lavorare, impostando l’opera, e di incontrare, se possibile, la persona direttamente interessata o chi mi commissiona il lavoro. Fondamentalmente, mi interessa sapere con chi mi rapporto per raccontarne la vita o qualcosa di unico che lo riguarda.

Basile: Tu vendi sia in Italia che all’estero?

Accenti: Sì, sì. Per esempio, ho venduto diverse opere a una collezionista in America, il che mi ha molto rallegrata. Un buon riscontro l’ho avuto, anche, in Spagna, dove sto sviluppando un progetto particolare.

Basile: Isabella, parliamo della tua ultima mostra, dove c’ero anch’io. Cosa la caratterizzava?

Accenti: Sì, era una mostra personale a Milano, realizzata da me e curata da Gigliola Foschi, alla Galleria Made4Art di Vittorio Schieroni e Elena Amodeo, in via Ciovasso. Ho portato la mia ultima collezione (Timelessart), caratterizzata dalla novità di avere realizzato opere su tela, invece che su cotone, riuscendo a far uscire le immagini sui bordi. Ho variato pure i soggetti e i temi, non più solo legati all’Avant-garde: li ho ampliati dal passato di Atena al futuro della robotica.

Basile: Scegliamo un tuo quadro fotografico da descrivere e commentare?

Scegliamo così l’opera intitolata Twin.

F3) L’opera della Accenti intitolata “Twin”

Nella figura F3 il quadro fotografico dedicato alle diverse vesti del carattere.
Fonte: ph. Alessandra Basile

Accenti: Nasce dalla vecchia fotografia di una donna, che qui viene moltiplicata. L’idea è quella di far trasparire il nostro carattere in più vesti: ogni gemella (twin) agisce in modo diverso secondo le situazioni. Noi ci adattiamo alle situazioni e possiamo cambiare, ma rimaniamo sempre noi stessi.

Basile: I tempi di realizzazione quali sono stati?

Accenti: 3 settimane circa. Considera, a proposito, che d’inverno la carta impiega molto più tempo a seccare, specie se l’opera ha grandi dimensioni, restando umida più a lungo che d’estate.

Basile: La tua prossima opera?

Accenti: Io sono una ritrattista, amo ritrarre i visi, ma al prossimo MIA porterò dei paesaggi surrealisti. Mi è piaciuto lavorarci, avendo completato l’immagine originale con nuovi soggetti e altri elementi. A me sembra che siano venuti bene. Guarda, se sono soddisfatta porto avanti l’opera, sennò la butto o la conservo in alcune cartelle, ma certo non arriva a una mia mostra.

Basile: Isabella, che consigli puoi dare a chi volesse cambiare vita in favore dell’arte, come te?

Accenti: Secondo me, si deve partire dal sesto senso, ossia le indicazioni possono arrivarci dal mondo esterno, ma, anche e molto, dal nostro mondo interno. Dobbiamo rischiare, buttarci. Da sempre, preferisco dire “L’ho fatto ed è venuto male”, piuttosto che “Non l’ho fatto”. In fondo, non c’è nulla da perdere, provateci!

Basile: La tua famiglia ti ha sempre sostenuta, no?

Accenti: Sì. Mi hanno sostenuta in tutti i cambi di vita che ho agito. Però, anche senza il sostegno, bisogna provarci e insistere, perché chi persevera adotta, così, una strategia che è forse l’unica possibile.

Basile: Daje e daje, ce la si farà, no? Tu sei già, forse, su una strada meno in salita.

Accenti: Non lo so! Da qui, l’altro consiglio spassionato: non fermatevi! I dubbi e le paure arrivano, ma continuate. Non bisogna nemmeno ascoltare troppo gli altri, conta di più il proprio sesto senso. Non è una passeggiata, è una passione su cui lavorare 24 ore al giorno. In bocca al lupo!

Basile: Cara Isabella, ti ringrazio e, dato quanto detto, un affettuoso in bocca al lupo, anche, a te.

Accenti: Grazie mille!

F4) Isabella Accenti al suo tavolo di lavoro

Nella figura F4 Isabella Accenti al suo tavolo di lavoro durante l’intervista.
Fonte: Ph. Alessandra Basile

Conclusione
Isabella e io, che ci conosciamo da decenni, ma ora, forse, siamo più unite grazie alla comune madre Arte, ognuna nel ‘suo’, ci salutiamo, dopo due chiacchiere allegre e un caffettino assieme, ripromettendoci di vederci a una mostra pittorico-fotografica e a uno spettacolo teatrale, i nostri!

  1. https://www.miafair.it/?s=accenti

Alessandra Basile

Attrice e Autrice. Ha collaborato con la Comunicazione Corporate di un’azienda. Ha una formazione in Life coaching (per un periodo ICF) e una laurea in Giurisprudenza. Presiede la Associazione Effort Abvp con la quale ha interpretato e prodotto diversi spettacoli teatrali a tematica sociale, fra i quali una pièce contro la violenza domestica, ‘Dolores’, della cui versione italiana è co-autrice Siae. Ha scritto ‘Films on The Road’, un libro sul cinema girato in Italia, edito Geo4Map. Scrive di film e spettacoli teatrali con l’occhio dell’Attrice, il suo primo mestiere, e intervista persone e personaggi, soprattutto del mondo dello spettacolo. Email: Alessandra.Basile@outlook.com Sito web: www.alessandrabasileattrice.com

Articoli dello stesso numero

Abbonati a Traders' Magazine Italia

A partire da 63€/10 mesi

Riceverai ogni settimana la versione digitale, di TRADERS’ Magazine

× Come posso aiutarti?