Vogliamo esserti sempre vicino e il nostro Customer Care risponde 24 ore 365 giorni l'anno. Per i tuoi quesiti di Cultura Finanziaria o per raccontarci la tua esperienza di trader o investitore chiama 0230332800 oppure manda un sms o un whatsapp al 3208756444 o manda una email a info@traders-mag.it

La Catastrofe sarà in Maggio?

Ultima ora

Scelti per te

Ribasso, Rialzo? No, follia…

Come avevamo anticipato in numerosi articoli fin dal mese di febbraioil periodo 10-24 marzo, con punto centrale nella settimana della scadenza tecnica del 17 marzo, ha visto minimi importanti dei principali indici, sia americani che europei.

Nello stesso periodo abbiamo visto la clamorosa accelerazione del Vix, che è culminata con un più 60% in tre giorni di borsa aperta fra il 9 e il 13 marzo, come ad inaugurare l’inizio di una fase tumultuosa del mercato.

Abbiamo anche cominciato a vedere fenomeni che appartengono alla memoria storica dei momenti peggiori, come il 2008: l’aumento dei margini richiesti da broker primari il venerdì sera, come dire la paura al cubo dell’overnight del weekend.

Tre banche americane fallivano, con un cadavere eccellente come Silicon Valley Bank, banca di riferimento di una moltitudine di aziende del segmento tecnologico, detentrice di 50 miliardi di titoli obbligazionari coperti da mutui e banca depositaria di oltre 5.000 fondi americani. 

Come dire, senza un intervento deciso di sostegno per i clienti, l’effetto domino sarebbe stato più che disastroso.

Una quarta banca, la First Republic, accusava forti difficoltà e le principali banche sistemiche, ancora gonfie di liquidità del post-covid, non hanno esitato a travestirsi da cavalieri benefattori, per depositare immediatamente circa 30 miliardi di dollari, a favore della loro “collega”, così piena di gestioni patrimoniali da far gola a tutti.

Nel frattempo, è trascorsa solo una settimana, proprio sull’apice di quel venerdì 17 previsto da noi come picco di instabilità, Credit Suisse andava verso il fallimento. 

Un weekend di tempo per salvarla, con un costo pazzesco per la Banca Nazionale Svizzera, e un regalo con i fiocchi per la UBS, anche se con molte gatte da pelare in più.

Nel mercato dei Repos della FED, ovvero dei prestiti in dollari erogati dalla FED contro garanzia di titoli di stato americani, sono comparsi di colpo 60 miliardi di dollari … era la Banca Nazionale Svizzera a chiedere soccorso? 

Al modico tasso di interesse del 5%, gli americani devono essere stati ben felici di aiutare gli “amici” svizzeri.

Perfino la BCE, ha uno swap aperto con la FED, per poco meno di 500 milioni di dollari. Due spiccioli, ma comunque ci sono. 

Tutti a pranzo dagli americani, ben felici di fare da maggiordomi a caro prezzo.

Ora, dopo Credit Suisse, la banca sotto i riflettori diventa Deutsche Bank: candidata ottimale ormai dalla fine della crisi finanziaria del 2009, per la sua gigantesca quantità di derivati, per la spregiudicatezza storica di alcune sue operazioni, costate anche multe miliardarie, e, dulcis in fundo, il possesso di una grande quantità di obbligazioni AT1… quello splendido strumento finanziario che è stato arbitrariamente azzerato con un colpo di bacchetta magica da 17 miliardi di dollari in poche ore durante il travaglio Credit Suisse/UBS.

Nondimeno, la gestione recente di Deutsche Bank lascia pochi dubbi sul fatto che la banca abbia fatto ritorno ad utili grassi, grazie alle politiche dell’attuale amministratore delegato.

I Credit Default Swap (CDS) di Deutsche Bank si sono impennati fino a quota 170-175. 

Ma osservando il grafico del CDS in euro a cinque anni, si nota che i picchi massimi del grafico da dodici anni ad oggi sono decrescenti: ricordano, come pura simbolica somiglianza, quelli del Vix degli ultimi 15 mesi, come dire “assuefazione” da parte del mercato al rischio default della banca tedesca.

Non ce ne vogliano i lettori per il curioso paragone, tecnicamente irrilevante, ma, come abbiamo detto per il Vix a suo tempo, finché i massimi continueranno a seguire la trend line discendente, significa che non si è innescato un nuovo ciclo di aumento significativo del rischio.

lo stesso vale per i Credit Default Swap di Credit Suisse; ci sarà da preoccuparsi a fronte dello sfondamento deciso di quota 185-190: non è che sia lontano, ma ancora non è accaduto e non è detto che accada.

I nostri sistemi algoritmici prevedono una continuazione della volatilità per questa settimana con un momento di picco nei giorni 29-31.

Continuiamo peraltro a sostenere che aprile potrebbe essere positivo per le borse, anche se il clima, ovviamente, non è né ribassista, né rialzista, ma è semplicemente pazzesco, nella sua potenzialità di isteria sottostante alla paura di un nuovo imminente 2008. 

La metà di aprile, una settimana prima della scadenza tecnica del 21, potrebbe vedere un massimo relativo, o comunque un punto di svolta importante. 

Se fosse un minimo, da non escludere, ma ci meraviglierebbe, significherebbe, probabilmente, che in questa settimana il clima di cui sopra ha fatto voltare decisamente al ribasso. 

Fino alla prima decade di maggio il mercato potrebbe tenere una rotta nervosa ma positiva. E perfino inaspettatamente positiva, contraria alle previsioni catastrofiste che vengono fatte ora.

Quando tutti saranno convertiti all’ottimismo, prevediamo, intorno a metà maggio, o forse più tardi, l’innesco di una fase molto traumatica per il mercato, con un ribasso molto forte delle borse.

Riteniamo, peraltro, ancora molto probabile che tutto il 2023 si muoverà all’interno dei massimi e minimi del 2022: quindi per l’S&P500 sopra 3502 e sotto 4808.

Prepariamoci a qualche altro giorno di volatilità. E anche di paura, forse.

 Conosci la nostra webinarTV 24 ore www.segnalidiborsa.com ?

A qualsiasi ora del giorno e della notte, come è nello stile dell’Istituto Svizzero della Borsa e della sua instancabile redazione, trovi eccezionali occasioni di rafforzare la tua cultura finanziaria con i nostri webinar: clicca, iscriviti e scegli il webinar che preferisci.

P.S.: Se ti iscrivi al canale Telegram di Segnali di Borsa puoi ricevere le notifiche dei nuovi webinar in tempo reale mentre vengono pubblicati e puoi partecipare quando vuoi: clicca per iscriverti al canale.

 

Ora c’è www.segnalidiborsa.com , la tua WebinarTV 24 ore, 365 giorni l’anno. È gratis, c’è sempre, quando tu lo vuoi e ti informa con un canale telegram di ogni nostro webinar che viene annunciato o pubblicato.

Hai quattro webinar contemporanei costantemente in onda, puoi scegliere i webinar in archivio per argomento, o ascoltare i nostri interventi dove siamo ospiti di altri.

Iscriviti al canale, sarai sempre sintonizzato con noi:

è un portale dell’Istituto Svizzero della borsa

 

 

Maurizio Monti

  Editore Istituto Svizzero della Borsa

Webinar: clicca per iscriverti gratis

Abbonati a Traders' Magazine Italia

A partire da 63€/10 mesi

Riceverai ogni settimana la versione digitale, di TRADERS’ Magazine