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Una grande lezione dalla storia

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Tecnica e Competenza   

Marco Licinio Crasso era sotto ogni punto di vista uno degli uomini più ricchi che siano mai vissuti.

E’ difficile tradurre in denaro dei tempi moderni la ricchezza di un uomo vissuto più di duemila anni fa: le stime variano da molti miliardi fino a trilioni di dollari.

Sicuramente era l’uomo più ricco dell’epoca. Plinio il Vecchio stimava la sua ricchezza in 200 milioni di sesterzi, l’equivalente dell’intero bilancio annuale della Repubblica Romana.

Nondimeno, la ricchezza, in sé, non gli portava ciò che desiderava di più: la gloria.

La gloria era un valore intangibile a cui la civiltà romana attribuiva un immenso valore. L’obiettivo di vita di un romano di alto censo era portare gloria al nome della famiglia.

Il padre di Crasso era un ex console: era discretamente ricco, ma la sua fama dipese dall’avere ricevuto il Trionfo per i suoi servigi militari.

Il Trionfo era la più alta onorificenza che un generale della Repubblica potesse ricevere, una processione in città con la corona d’alloro e la toga purpurea: e la immensamente lunga Via Trionfale di Roma rimane oggi la testimonianza viva di tale usanza.

Il padre di Crasso, insieme con suo fratello maggiore, furono uccisi dagli uomini di Cinna, nella terribile guerra civile che infuriava nella Repubblica in quegli anni.

Era l’84 avanti Cristo, quando Cinna fu a sua volta assassinato dai suoi stessi soldati ammutinati (erano tempi piuttosto difficili…): l’anziano generale Silla, allora, radunò un esercito per riprendere il controllo di Roma.

Crasso entra nella storia in quel momento: essendo stato esiliato da Roma (e meglio esiliato che assassinato), formò un esercito in Spagna, attraversò il Mediterraneo e si unì a Silla.

Nella marcia su Roma che ne seguì, Crasso mostrò la sua vera natura.

Plutarco ci racconta: “I romani dicono che le molte virtù di Crasso erano oscurate dal suo unico vizio dell’avarizia; ed è probabile che l’unico vizio che in lui divenne più forte di tutti gli altri, indebolì gli altri”.

Mentre gli altri generali si guadagnavano la reputazione sul campo, Crasso provocò molto malcontento tra i suoi uomini appropriandosi a titolo personale della maggior parte del bottino di guerra.

Nell’ultima grande battaglia fuori Roma, quella che prese il nome di Porta Colline, fu il successo delle truppe di Crasso a vincere definitivamente la guerra scatenata da Silla.

Quest’ultimo iniziò epurazioni ed espropri e, guarda caso, fu Crasso a prendersene cura, vendendo poi le proprietà dello stato a … se stesso o a uno dei suoi agenti …

Questo lo rese incredibilmente ricco, quanto impopolare e terribilmente inviso, in un modo che lo avrebbe perseguitato per tutta la vita.

Crasso, mentre era governatore della Siria, saccheggiò il Tempio di Gerusalemme, che Pompeo aveva lasciato intatto, per non suscitare ribellioni da parte della gente del posto.

Tentarono di incastrarlo, accusandolo di condotta empia con una delle vestali … ma riuscì ad evitare la condanna dimostrando che si era guardato bene dal molestarla, semplicemente voleva convincerla a vendergli la proprietà che possedeva ad un prezzo favorevole. I giudici non fecero fatica a credergli… Incredibilmente, ottenne anche questo.

Il più famigerato dei suoi piani per fare soldi, tuttavia, fu la creazione di uno dei primi corpi dei vigili del fuoco istituiti nella storia.

Questa squadra di schiavi altamente qualificati e addestrati si presentavano in un edificio in fiamme, guidati da Crasso in persona, il quale offriva al proprietario di acquistare l’edificio ad un prezzo notevolmente ridotto.

Se il proprietario si rifiutava, si fermavano e applaudivano mentre l’edificio bruciava (un curioso comportamento per dei vigili del fuoco). Se avesse acconsentito, gli schiavi intervenivano e, nella maggior parte dei casi, riuscivano a salvare l’edificio, con un bel profitto per Crasso.

Tuttavia, nel 53 a. C., Crasso decise che all’età di 60 anni questa era la sua ultima possibilità di ottenere finalmente il trionfo che desiderava. Decise di invadere la Partia, una regione che corrisponde più o meno all’odierno Iran nord-orientale.

Sfortunatamente, però, l’invasione fu così disastrosa che ancora oggi nelle lingue mediterranee un errore veramente sciocco è noto come errore “crasso”.

Ingannato da una guida locale traditrice, che guidò i suoi uomini in tondo nel deserto, finché non furono stanchi, assetati e incapaci di combattere, Crasso fu ucciso e la testa inviata al re locale, che gli versò oro fuso in gola dicendo: “Ora saziati di ciò che eri nella vita”.

A significare il potere economico che aveva acquisito, la sua morte fu disastrosa per gli equilibri all’interno del governo romano, le tensioni crebbero fra Pompeo e Cesare: quest’ultimo, passando il Rubicone, attaccò Roma infliggendo un colpo fatale alla Repubblica malata e creando le basi dell’Impero. La democrazia era un ideale svanito e forse mai realizzato, perché fondato su valori immorali.

L’avarizia, o avidità.

In realtà, fu ciò che impedì a Crasso di raggiungere i suoi veri obiettivi.

E’ una grande lezione di vita che proviene dalla storia: quanto mai importante da imparare per chi, come noi, vuole ricavare dal trading o dal denaro investito un giusto risultato.

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