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Sparare alle stelle paga

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La crisi dietro l’angolo. 

Robert Kiyosaki ha espresso le sue preoccupazioni riguardo al futuro delle valute “fiat”: quindi euro e dollaro in primis, prevedendo una “gigantesca crisi” in arrivo.

Il punto di svolta, secondo lui, sarebbe l’incontro dei BRICS, programmato per il 22 agosto in Sud Africa.

Quello, per intenderci, dove il governo del Sud Africa ha dovuto garantire l’immunità diplomatica a Putin, colpito da mandato di arresto internazionale per crimini contro l’umanità.

Secondo Kiyosaki le valute fiat sono “denaro falso”, destinato a morire. E il 22 agosto viene messo un “chiodo nella bara” delle valute fiat.

L’imperativo categorico sarebbe quindi di passare di corsa all’oro, all’argento e al Bitcoin. Al più presto. “Perché la fine della valuta “falsa” è vicino”.

Confesso, ho sempre considerato l’oro un ottimo bene rifugio.

Un consiglio di eccellenza è di investire con continuità, nel corso degli anni, almeno una parte degli utili di trading in oro fisico, facendo una sorta di PAC (piano di accumulo) di quest’ultimo.

Ma questo lo penso da almeno 30 anni, e non perché i BRICS si riuniscono il 22 agosto.

Il Bitcoin non è un bene rifugio, ma una entità fortemente speculativa, che sottende i relativi rischi di quando si fa speculazione.

Abbinarlo all’oro è semplicemente fuorviante, qualunque sia il punto di vista personale che chiunque può avere sul Bitcoin.

I BRICS devono trovare un accordo su una possibile valuta comune, che possa acquisire credibilità sul mercato internazionale, tanto da poter fare a meno del dollaro.

In questo momento, tanto per dire come sarà facile trovare una sintonia su tale argomento, la Russia sta vendendo petrolio a buon prezzo all’India, e quest’ultima paga in Rupie. E la Banca Centrale Russa, ovviamente, delle Rupie non sa che farsene.

Del resto, gli indiani devono avere detto a Putin: non vorrai mica dollari? Non siamo forse i BRICS?

Sicuramente la minaccia dei BRICS è seria e va monitorata e tenuta in considerazione. Comunque una erosione progressiva del potere internazionale del dollaro è possibile e di tale erosione l’euro ne risentirebbe.

Poi, di qui a considerare un punto di svolta la riunione del 22 agosto, tanto da farne il momento di fuga definitiva da euro, dollari e franchi svizzeri ce ne corre parecchio.

Negli anni ottanta, criticavo molto un notissimo cantante, ancora oggi molto apprezzato, in modo trasversale da più generazioni, perché ostentava sul palcoscenico l’uso di marijuana.

La mia critica era dovuta al fatto che questo tipo di personaggi non considerano l’enorme seguito che hanno.

Se hai un seguito, devi essere un simbolo e non puoi rappresentarti come il simbolo della marijuana libera, per di più in un’epoca in cui si passavano ancora parecchi guai per il consumo.

Così, Kiyosaki, che ha un grande seguito, dovrebbe essere un po’ più moderato e prudente nello sparare alle stelle la presunta gigantesca crisi che seguirà al 22 agosto e che dovrebbe indurci a convertire tutto in oro, argento e Bitcoin.

Capisco che sparare alle stelle significa notorietà. Ma per favore…   

 

 

 

 

 
 

 

Maurizio Monti
Editore Traders’ Magazine Italia

P.S.: Una crisi finanziaria forte la prevediamo anche noi, sarà inevitabile in questi tormentati anni venti.

Troppi nodi che devono venire al pettine, troppa concomitanza di situazioni estreme. Ne parleremo ancora.

Tranquilli, però, non sarà il 22 agosto…

 

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