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Inizia la volatilità di agosto

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Agosto su e giù.

Si è conclusa la settimana con il cambio del mese, da luglio tendenzialmente rialzista, ad agosto latero-ribassista (o ribassista del tutto).

Possiamo a questo punto dire con certezza che le date del 19 e 27 luglio hanno segnato massimi relativi importanti sull’S&P500, da cui il mercato, dopo un’ampia fase laterale durata 11 giorni, è sceso per quattro giorni consecutivi, dall’1 al 4 agosto.

E, così come si è configurata la discesa, non sembra finita.

In Asia e nel Pacifico, nuovi massimi o doppi massimi si sono formati il 31 luglio e l’1 agosto, per cadere poi nella parte rimanente della settimana, soprattutto giovedì e venerdì.

Solo il Nifty indiano ha anticipato al 20 luglio il massimo, emulando il primo massimo dell’S&P500, per poi cominciare a scendere da subito, fino a venerdì 4 agosto.

Un’altra eccezione è stata lo Shanghai Composite, che nella settimana trascorsa ha cercato di risalire ad un massimo secondario.

Il DAX tedesco ha raggiunto il nuovo massimo storico il 31 luglio. L’AEX olandese aveva registrato un massimo a 18 mesi il venerdì precedente 28 luglio.

Lo SMI di Zurigo, il FTSE di Londra, e anche il FTSE Mib italiano hanno performato molto bene fino al 31 luglio per essere poi svenduti nei quattro giorni successivi.

I tre indici americani avevano raggiunto i rispettivi massimi di ciclo in date differenti: il Dow Jones ha resistito fino all’1 agosto, il Nasdaq era già arrivato il 19 luglio, insieme con il primo massimo dell’S&P500, seguito poi da quello del 27 luglio.

Ma tutti e tre gli indici si sono comportati in modo omogeneo nella parte restante della settimana: andando anche all’unisono nella particolare giornata di venerdì 4 agosto, quando subito dopo la pubblicazione del non-farm payroll, davano luogo ad un rally apparentemente potente, seguito da una caduta altrettanto improvvisa e fragorosa, iniziata all’ora tutt’altro che insolita delle 12 di Chicago, che li ha portati a chiudere la settimana sui minimi.

L’S&P500 ha concluso alle 22 ora italiana di venerdì con un settlement a 4498, 2 punti sotto 4500, dove si era formato un supporto molto solido di opzioni put, anche se parzialmente bilanciato da opzioni call.

Il rally di inizio giornata ha permesso di vendere ai grandi operatori una tonnellata di call nell’area 4560/4590, in prossimità dei massimi di giornata, di ricoprire una parte delle put nell’area 4550, preparandosi ulteriormente a coprirle per la parte rimasta aperta con future short e call vendute progressivamente, che hanno creato una forte e rapida pressione ribassista.

Il prossimo supporto sull’S&P500 è 4450

Ora parliamo della stagionalità di agosto: è già iniziata la discesa, il peggio deve venire? 

 

 

 

 

 
 

 

Maurizio Monti
Editore Traders’ Magazine Italia

P.S.: E’ sembrato veramente attendere agosto per rompere al ribasso.

Nell’analisi stagionale, la terza settimana dopo Ferragosto è in genere in contro-trend rispetto alle altre, con una correzione parziale del contro-trend nell’ultima settimana.

Secondo analisi precedenti, il giorno più probabile per un minimo temporaneo di ciclo è fra mercoledì 9 e giovedì 10 agosto.

Ma tale dato potrebbe essere corretto aggiungendo l’analisi della scorsa settimana, ancora in corso. Lo vedremo prossimamente.

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