Quando tutti sono al mare.
Il future dell’S&P500, nella giornata di venerdì 18 agosto, ha toccato il minimo a 4350, per andare poi a chiudere a 4382.
Il minimo ha sfondato il prezzo di chiusura del 26 giugno ed è rimbalzato sopra, confermando che il mercato ha sentito il supporto.
Durante tutta la settimana passata, l’accelerazione ribassista ha sfondato il livelli 4450 e 4400, evento che collocavamo un po’ più avanti nel tempo.
Riteniamo anche che la rottura di tali prezzi abbia creato qualche danno su molte posizioni.
Il supporto settimanale è a quota 4300, e quello di breve termine a 4333. La resistenza settimanale è a 4485, e quella di breve termine 4401 e poi 4437.
4236 potrebbe essere il target finale della discesa, che preferiamo vedere collocato fra il 31 agosto e il 13 di settembre. Se rompesse quota 4200, il supporto successivo sarebbe 4080, che ci sembra eccessivo in questa fase.
Se le date del minimo fossero giuste, avremmo una possibile fase di lateralità o rimbalzo nella settimana entrante o in quella successiva.
Tale rimbalzo ci farebbe rivedere con probabilità molto elevate quota 4450 e con qualche probabilità in meno 4498.
Se invece il minimo dovesse essere raggiunto nelle prossime due settimane, prima del 31 agosto, il rimbalzo, che pure potrebbe esserci, dovrebbe essere molto veloce, di non più di 1-2 giorni.
Il periodo 22-25 agosto viene previsto come momento di scarsa direzionalità, con false rotture e sostanziale lateralità: ma è anche il momento del festival dei Brics, quindi facciamo attenzione agli impatti di volatilità improvvisa.
Il nostro algoritmo di previsione, peraltro, sta spostando più avanti un sell-off più consistente, che potrebbe verificarsi nei mesi di ottobre-novembre.
Al momento attuale, fra il 10 e il 20 novembre l’algoritmo fornisce una previsione di un minimo più basso di quello fatto ora, ma è una data ancora tutta da verificare.
Nondimeno, tale visione, che, al momento, ci sorprende, cambierebbe molte prospettive di qui a fine anno ed è tutta ancora da sottoporre a revisione ulteriore.
In questo caso, la ripresa del mercato dopo l’attuale onda ribassista andrebbe a riaggredire i massimi di luglio, o più difficilmente a superarli, ma non reggerebbe fino a fine anno con continuità, essendo interrotto da una fase di ribasso consistente.
L’alternativa a questo è che tutto avvenga, invece, con continuità ribassista, rispetto all’onda attuale: e questo sarebbe molto spiacevole per molte posizioni di trading, ma non può essere escluso.
I minimi del sell-off rivedrebbero quota 3950-4000.
L’impatto sulla volatilità, finora, è stato controllato. Moderato aumento e soprattutto con ritmo lento.
Se continua così, con un buon assetto prudente, le posizioni aperte possono essere gestite con tranquillità.
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P.S.: Sembrava più facile il 2023. Si sta rivelando molto più complesso delle apparenze.
Forse, perché … di facile non c’è più nulla. Ma è giusto così.
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Maurizio Monti
Editore Istituto Svizzero della Borsa