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“COUP DE CHANCE” di Woody Allen, a VENEZIA 80 (fuori concorso). La vita è decisamente una casualità che può persino salvarla, trasformandosi in fortuna

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Premessa
Al festival del cinema di Venezia u.s. diversi sono stati i film proiettati in anteprima mondiale, purtroppo non accompagnati dagli importanti cast d’oltreoceano per via dello sciopero allora in corso. Naturalmente, in questo caso, ci si riferisce solo alle produzioni internazionali, poiché in Italia un’ipotesi di lotta per la difesa dei diritti degli artisti, per la precisione attori e sceneggiatori, e un’imposizione di limiti all’uso dell’intelligenza artificiale nel campo del cinema da parte dei sindacati di settore non sarebbe (stata) possibile, nemmeno immaginabile. Perché? Intanto perché non esistono quei sindacati da noi e poi per tante altre ragioni, fra le quali l’importanza culturale e come business del cinema e delle professioni correlate in molti paesi diversi dall’Italia. Peccato! Dunque, gli attori italiani c’erano, mentre delle star hollywoodiane quasi nessuna. Lo sciopero, a distanza di diversi mesi dal suo inizio, si è concluso di recente grazie a degli accordi cui parte e controparte sono addivenute. Evviva! Tornando al Lido e al suo luccichio in tempi di Biennale, giunta all’ 80° edizione e riscaldata da un sole estivo, i film, fra i migliori proiettati, che andremo a commentare, in questo e nei prossimi numeri, sono: “Comandante” di Edoardo De Angelis, “Maestro” di e con Bradley Cooper, “Priscilla” di Sofia Coppola, “The killer” di David Fincher, “Coup de chance” di Woody Allen e “Poor things (Povere creature!)” di Yorgos Lanthimos. Degli ultimi due i relativi registi hanno fatto il red carpet più noto d’Italia fra applausi, commozione ed entusiastiche grida di fan e ammiratori, anche perché erano delle perle preziose in un mare di assenze per le su citate ragioni; nel caso di Allen, sono stati anche miei i gesti di acclamazione e contenuta esaltazione, mentre ne rimiravo emozionata la passerella.

F1) Woody Allen in un momento sul tappeto rosso

Nella figura F1 un’istantanea del grande Allen al Lido.
Fonte: ph. Alessandra Basile

Lo scorso settembre, Woody Allen ha illuminato Venezia con la sua presenza e con il suo magnifico 50° film, tutto francese; in tal senso, una novità per il grandissimo regista, che, nel 2011, aveva già girato nella nostra vicina capitale europea “Midnight in Paris”. Stavolta, come in altri suoi film, a cominciare dall’indimenticabile “Match point”, con il quale torniamo al lontano 2005, è il caso a farla da padrone sulle vite dei protagonisti; tuttavia, se il caso nella produzione di quasi vent’anni fa era in grado di salvare un omicida plurimo dall’essere scoperto, in questa commedia drammatico-sentimentale esso salva una vita innocente e diventa fortuna. Altri temi presenti nel film e ricorrenti in Allen sono l’amore e gli intrighi, con tanto di tradimenti, ossia, così avrebbe detto il noto regista, gli elementi caratterizzanti il dramma e la commedia fin dai tempi dei greci.

Trama
In “Coup de Chance”, il caso arriva a scuotere le vite dei personaggi sotto forma di sfortuna prima e di fortuna pazzesca e risolutoria poi, insomma qualcuno con Allen muore o viene tradito sempre. Il tutto è, però, guidato da una sapiente mano ironica alla regia e alla sceneggiatura. I personaggi sono quattro: la giovane coppia felice di belli e ricchi francesi della Parigi bene (in apparenza), Jean e Fanny, la suocera di lui, Aline, e l’amico del liceo di lei, Alain, incontrato per strada casualmente. Fanny è al suo secondo matrimonio e l’attuale marito è assai diverso dal precedente, che l’aveva tanto presa. Quando Alain fa la sua entrata un po’ imbranata, ma molto romantica, nella vita di Fanny, quest’ultima ne resta turbata e inizia a domandarsi il senso della sua noiosa esistenza alto-borghese. La nostalgia dei tempi passati è per lei un irrinunciabile ingrediente attrattivo verso Alain. Invece Aline, la mamma di Fanny, apprezza tanto il genero; a un tratto, però, inizia a nutrire dei dubbi su di lui per via di una serie di strane coincidenze che la spingono a conoscere un detective e fare delle indagini. Naturalmente, tutto avviene, sempre e comunque, per puro caso… 

Recensione
Il film uscirà nei nostri cinema il prossimo 6 dicembre. Alla scorsa Biennale, ha divertito e meritatamente conquistato il pubblico con raffinatezza, una caratteristica più unica che rara oggi. Il film è una trovata elegantemente geniale e sottilmente ironica del nostro Woody, che ha saputo, come sempre, dirigere e armonizzare un cast eccellente, scelto con cura per i rispettivi personaggi. La fotografia è dell’italiano Storaro. Allen è anche il regista delle donne e delle protagoniste femminili; ha iniziato, ben prima del #Metoo, a dare meritato spazio ad attrici di calibro, più o meno note, che ha saputo dirigere con rispetto e profondità, lontano da qualsiasi forma di voyeurismo o sottovalutazione, affidando loro dei ruoli importanti, spesso dai caratteri stratificati. In “Coup de chance”, la storia subisce una svolta finale che è tutta da ridere. Da vedere, film imperdibile! Voto: 9,5.

F2) Red carpet per Woody Allen regista di “Coup de chance”

Nella figura F2 il Red carpet di W.Allen con B. Allen, Soon-Yi Previn e M. Tio Alle.
Fonte/ Credits: Giorgio Zucchiatti La Biennale di Venezia – Foto ASAC

Regista
Il regista ha dichiarato a Venezia che “se qualcuno (..) si propone di produrmi un film accettando (..) che non può leggere la sceneggiatura (..) lo farò. Se ricevessi una telefonata per fare un film in Islanda o avessi un’idea per fare un film in tedesco lo farei. (..)”. Per lui, è stato bello presentare il film al Lido e, soprattutto, realizzarlo a Parigi. A quanto pare, Woody Allen avrebbe sempre voluto essere un regista europeo; grande è la sua stima per il cinema europeo. E noi stimiamo lui.

Prima mondiale a Venezia, Biennale 80
La prima mondiale di “Coup de chance” si è tenuta al Festival del cinema di Venezia 2023, il 4 settembre scorso. Il film uscirà in tutti i cinema il prossimo 6 dicembre.

 

Alessandra Basile

Attrice e Autrice. Ha collaborato con la Comunicazione Corporate di un’azienda. Ha una formazione in Life coaching (per un periodo ICF) e una laurea in Giurisprudenza. Presiede la Associazione Effort Abvp con la quale ha interpretato e prodotto diversi spettacoli teatrali a tematica sociale, fra i quali una pièce contro la violenza domestica, ‘Dolores’, della cui versione italiana è co-autrice Siae. Ha scritto ‘Films on The Road’, un libro sul cinema girato in Italia, edito Geo4Map. Scrive di film e spettacoli teatrali con l’occhio dell’Attrice, il suo primo mestiere, e intervista persone e personaggi, soprattutto del mondo dello spettacolo.

Email: Alessandra.Basile@outlook.com Sito web: www.alessandrabasileattrice.com

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