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Il successo di Alibaba, i fallimenti del suo fondatore

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Rallentamento della velocità di caduta.

C’è un abisso nel pensare all’idea di fallimento negli Stati Uniti, rispetto a come la consideriamo in Europa.

Il fallimento insegna, secondo il modello americano.

Non è infrequente, nelle assunzioni, esaminare la reazione dei candidati al fallimento, considerando quest’ultimo come una esperienza utile.

Le persone temono il fallimento, temono il dolore associato al fallimento.

Il timore del rifiuto è alla base della paura di fallire.

Chi fa qualcosa, può fallire. E l’unico modo per convivere con l’idea di fallire è accettare il fallimento.

Se impari dal fallimento, questo può diventare perfino una esperienza gratificante della vita.

Molte persone di successo hanno incontrato fallimenti perfino seriali prima di raggiungere i loro obiettivi.

Mi ha molto colpito la storia di Jack Ma.

Jack era un giovane cinese, quando fallì per tre volte l’esame di ammissione all’università.

Ma fece domanda per trenta lavori diversi e venne sempre rifiutato.

Cercò lavoro in polizia, ottenendo l’ennesimo rifiuto.

Si adattò a chiedere lavoro ad un fast-food, si presentarono in 24, furono tutti assunti meno che lui.

Passarono degli anni.

Nel 1998, Jack fondò la propria attività. Sono sicuro di far contenti molti lettori, dicendo che si trattava di Alibaba. Oggi un titolo molto negoziato.

Per tre anni, profitti zero. L’azienda aveva difficoltà ad effettuare i pagamenti e nessuna banca intendeva dare credito.

Jack avviò il proprio programma di pagamenti.

Lo chiamò Alipay: l’obiettivo, favorire i trasferimenti di pagamenti in diverse valute fra acquirenti e venditori internazionali.

Jack fu ferocemente criticato, ritenendo Alipay “l’idea più stupida che si potesse avere”.

A Jack Ma non importava se l’idea fosse stupida. Gli interessava che le persone potessero usare Alipay.

Alipay, in Cina, fu un fantastico sostituto della carenza di leggi a tutela dei consumatori, consentendo il pagamento “garantito” fra un acquirente e un venditore solo dopo la verifica dell’acquisto.

Oggi 800 milioni di persone utilizzano Alipay.

Alibaba ha una capitalizzazione di Borsa superiore ai 200 miliardi di dollari.

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P.S.: Nei nostri due ultimi articoli parlavamo di “Rallentamento della velocità di caduta o rimbalzo, fra il 23 e il 27 ottobre”: è stato solo il primo giorno della settimana, il 23 ottobre, la velocità di caduta si è arrestata sull’S&P500.

Si è arrestata anche sul Nasdaq, mentre il Dow Jones ha continuato ad affondare. Una divergenza piuttosto vistosa, che nei temporanei cambi di ciclo può esserci.

Il Vix1D, l’indice che misura la volatilità delle opzioni che scadono alle 22, nella giornata di ieri, ha provato a rimanere fino a oltre metà seduta americana intorno al punto di partenza: un indizio forte di calo della volatilità, di tentativo di rialzo.

Poi è partito, ha fatto un piccolo tragitto verso l’alto, negando il segnale rialzista o rendendolo tiepido tiepido.

Però tiepido che sia, conferma ancora una volta: rallentamento della velocità di caduta o rimbalzo.

Il rapporto fra VVIX e VIX scende.

La volatilità è in discesa e se scende, il mercato è difficile che scenda. Magari va in laterale, tenta un nuovo minimo, ma non scende, e, anzi, probabilmente sale un po’. 

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Maurizio Monti

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