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Wolfgang Von Kempelen era un inventore ungherese, molto stimato da Maria Teresa d’Austria.
Era un visionario.
Appassionato, come peraltro la sua sponsor, che era arciduchessa regnante, di gioco degli scacchi, era convinto che, un giorno, in futuro, come accade ai moderni computer, una macchina avrebbe potuto giocare a scacchi.
Wolfgang era nato nel 1734, a Pressburg, l’odierna Bratislava.
Fu invitato a vivere a Vienna (dove morì a 70 anni) proprio da Maria Teresa.
La frequentazione della corte, gli stimoli che riceveva da Maria Teresa stessa a dimostrare il suo genio di inventore, lo indussero a costruire la prima macchina della storia capace di giocare a scacchi.
La macchina era una sorta di robot, a dimensione umana, vestito in stile medio-orientale, con tanto di turbante per dargli una immagine più esotica.
L’era delle reti neurali e dei supercomputer non era ancora arrivata.
Così Wolfgang dovette arrangiarsi con la poca tecnologia che aveva a disposizione.
Il robot veniva piazzato dal suo proprietario in piedi di fronte alla scacchiera. Venivano aperti sportellini e pannelli, che rivelavano complicati meccanismi.
Gli fu dato il nome di “Il Turco”: era capace di muovere la mano, fare le mosse, poteva fare rudimentali espressioni facciali e perfino dichiarare “scacco”.
Il Turco vinceva la maggior parte delle partite che disputava e, dal 1770 in poi, fu portato in giro per il mondo per giocare in diversi paesi.
Sembrava un prodigio di una tecnologia che la storia avrebbe poi visto solo 200 anni dopo …
In realtà, si trattava della più grande bufala del secolo.
Dentro Il Turco c’era un uomo, di piccola statura, che replicava le mosse su una minuscola scacchiera.
All’interno, del robot era buio, così l’omino giocatore illuminava l’interno con una candela … per non far notare troppo il fumo che usciva dal turbante, venivano accesi due candelabri, con la scusa di illuminare la scacchiera.
Una volta studiata la mossa, azionava il braccio sinistro del robot, che spostava il pezzo prescelto sulla scacchiera.
Per quanto possa sembrare incredibile, Il Turco sopravvisse senza essere scoperto nella sua … intimità, per decine di anni.
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