Lo yen giapponese è stato sotto i riflettori per tutto il 2024, registrando una notevole debolezza rispetto ai suoi principali concorrenti a causa dell’orientamento accomodante della Banca del Giappone (BoJ). Mentre altre banche centrali hanno adottato politiche più aggressive per combattere l’inflazione, la BoJ ha mantenuto bassi i tassi di interesse, indebolendo lo yen. Tuttavia, ci sono segnali che questo ciclo di politica monetaria potrebbe volgere al termine, il che potrebbe cambiare le prospettive per lo yen nei prossimi mesi.
Fattori attuali che influenzano lo Yen
Recentemente, le scommesse sul raggiungimento del picco del ciclo di rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve americana (Fed) hanno pesato sulla coppia USD/JPY, facendole toccare i minimi di due mesi. Questo perché le aspettative di tagli dei tassi da parte della Fed nel corso del 2024 hanno ridotto il differenziale di rendimento tra le obbligazioni statunitensi e quelle giapponesi, indebolendo il dollaro rispetto allo yen. D’altro canto, la BoJ ha compiuto piccoli passi verso una politica più neutrale, suggerendo la possibile fine della politica monetaria ultra accomodante. Si prevede che questo cambiamento avvenga nel secondo trimestre del 2024, e potrebbe fungere da importante catalizzatore per il rafforzamento dello yen.
Gli speculatori sul mercato hanno mantenuto posizioni short sullo yen a livelli estremamente elevati, che potrebbero offrire opportunità di short-squeeze se le aspettative di una politica più aggressiva da parte della BoJ fossero confermate. I recenti movimenti indicano che lo yen si trova in un momento critico, con possibilità di un cambiamento di tendenza se la BoJ adottasse un atteggiamento più aggressivo.
Analisi tecnica USD/JPY
Tecnicamente, la coppia USD/JPY ha incontrato resistenza intorno al livello di 152,00 a novembre ed è scesa del 3,7% dal suo recente massimo, toccando un livello di supporto chiave a 146,74. Il mercato ha mostrato segnali di tendenza ribassista poiché il Relative Strength Index (RSI) è sceso al di sotto del livello 50, riflettendo un cambiamento nelle dinamiche. Se il prezzo dovesse scendere al di sotto del livello di supporto a 146,74, il prossimo obiettivo ribassista potrebbe essere a 145,00, dove si trova la media mobile a 200 giorni. D’altro canto, se la coppia USD/JPY dovesse riprendersi da questi livelli, dovrà affrontare un’immediata resistenza al livello 149,20.
Prospettive per ottobre
Le prospettive per lo yen nel breve e medio termine rimangono incerte ma interessanti. Se l’inflazione negli Stati Uniti continua a diminuire e l’economia mostra segni di rallentamento, si prevede che la Fed mantenga la sua posizione accomodante, che potrebbe indebolire ulteriormente il dollaro rispetto allo yen. Allo stesso tempo, la BoJ potrebbe prepararsi a normalizzare la sua politica monetaria, il che darebbe ulteriore impulso allo yen. Questo cambiamento potrebbe portare a un rafforzamento dello yen, soprattutto se la BoJ decidesse di alzare i tassi di interesse nel corso del secondo trimestre del 2024.
In conclusione, lo yen giapponese è ad un punto critico. I movimenti futuri dipenderanno in gran parte dalla divergenza tra le politiche delle banche centrali e le condizioni economiche globali. Gli attuali segnali tecnici suggeriscono una possibile pressione ribassista sul cambio USD/JPY, ma qualsiasi cambiamento nelle aspettative di politica monetaria della BoJ potrebbe invertire la tendenza.
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Luis Carlos Marin Pinzon Ingegnere industriale alla “Universidad de América” in Colombia, Senior Trade Analyst con oltre 3 anni di esperienza in operazioni e analisi di mercato. Ha conseguito corsi certificati in Trading Professionale e Trading in Borsa, Gestione e Amministrazione di Portafogli nella Borsa Valori Colombiana (BVC), Principi di Investimento, Fondamenti di ETF, Analisi Tecnica Avanzata nel Gruppo Messicano Stock Exchange (GBM) e Fondamenti di Trading e Strategie Avanzate di Trading presso il Market Traders Institute (MTI). |
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