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19° Festa del cinema di Roma – “Le choix de Joseph Cross”

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La cinematografia francese ha invaso la nostra Festa del cinema di Roma con diverse proposte di qualità, fra le quali il film di Gilles Bourdos, interpretato dall’eccellente Vincent Lindon, presentato nella sezione Progressive Cinema: “Le choix de Joseph Cross”.

Non si tratta, in verità, di un’idea originale: sarebbe il remake dell’americano “Locke”, uscito nel 2013, con la regia di Steven Knight e l’altrettanto ottima interpretazione di Tom Hardy.

Il modo di raccontare la storia del protagonista, Joseph Cross, ci ricorda di un’altra pellicola molto riuscita, stavolta italiana: parliamo di “Non riattaccare”, con Barbara Ronchi e – la voce di – Claudio Santamaria, diretti da Manfredi Lucibello; il film fu presentato allo scorso film festival torinese https://www.traders-mag.it/41-torino-film-festival-relazioni-tv-lockdown/

Trama & Recensione
Joseph Cross è un uomo di personalità fortissima e di successo, votato al self control, che ha saputo costruirsi carriera e famiglia; è un uomo affidabile, nel privato come nella vita professionale, almeno fino a quel suo viaggio in macchina.

Joseph è seduto al volante dall’inizio alla fine del film e, mentre guida verso una non chiara destinazione, riceve di continuo delle telefonate, in particolare da moglie, amante e colleghi di lavoro, con i quali, tutti, è costretto a confrontarsi su questioni, per lui e per loro, determinanti, se non addirittura vitali.
La sua proverbiale – come si intuisce – calma lo abbandona solo in una frazione di secondo, che però è un momento potente del film, quasi quanto la sua conclusione o, forse, non conclusione.

All’inizio del film, Joseph, che sta lavorando, lascia d’improvviso il cantiere, proprio dopo aver risposto a una telefonata. Il viaggio, che affronta di notte, si rivelerà, con una certa sofferenza, la soluzione a un suo dolore profondo mai affrontato prima, un dolore ancestrale capace di condizionarne l’esistenza.

Il finale è aperto: dove avrà deciso di andare (anche come scelta di vita)? La scelta del titolo sarà determinante, sia per lui che per gli affetti, da un lato, e i colleghi, dall’altro, che gli sono accanto e in qualche misura da lui dipendono.

La tensione è crescente mentre si guarda il film; in fondo, è come guardare un thriller.
“Le choix de Joseph Cross” si avvicina molto al genere teatrale: si potrebbe dire che, a fronte di una sola scenografia e di un solo attore, voci a parte, il lavoro sia stato, soprattutto, sulle battute e sugli sguardi del protagonista, che si conferma straordinario nella recitazione sopraffina, quella al dettaglio, quella che, in un microscopico battito delle ciglia, svela un mondo di sentimenti e riflessioni che arrivano dritti e, soprattutto, chiari allo spettatore.
Davvero ottimo lavoro quello di team fra attore e regista.

Conclusione
“Le choix de Joseph Cross” – in programmazione per il prossimo anno, ancora non si hanno date italiane, con la distribuzione in Italia della Wanted Cinema, va visto. Voto: 9.

 

Alessandra Basile

Attrice e Autrice. Ha collaborato con la Comunicazione Corporate di un’azienda. Ha una formazione in Life coaching (per un periodo ICF) e una laurea in Giurisprudenza. Presiede la Associazione Effort Abvp con la quale ha interpretato e prodotto diversi spettacoli teatrali a tematica sociale, fra i quali una pièce contro la violenza domestica, ‘Dolores’, della cui versione italiana è co-autrice Siae. Ha scritto ‘Films on The Road’, un libro sul cinema girato in Italia, edito Geo4Map. Scrive di film e spettacoli teatrali con l’occhio dell’Attrice, il suo primo mestiere, e intervista persone e personaggi, soprattutto del mondo dello spettacolo.

Email: Alessandra.Basile@outlook.com Sito web: www.alessandrabasileattrice.com

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