Il rapporto sulle Nonfarm Payrolls (NFP), pubblicato il 10 gennaio 2025, ha mostrato un panorama solido del mercato del lavoro statunitense. Con risultati nettamente superiori alle aspettative, i mercati valutari hanno reagito in modo significativo mentre gli investitori analizzano le possibili implicazioni per i prossimi giorni.
Risultati principali delle NFP di gennaio 2025
- Nonfarm Payrolls (NFP):
● Attuale: 256.000 posti di lavoro creati.
● Previsione: 164.000 posti di lavoro.
● Precedente: 212.000 posti di lavoro.
Questo dato, superiore alle aspettative, rafforza la percezione che il mercato del lavoro statunitense rimanga resiliente nonostante le sfide economiche. - Tasso di Disoccupazione:
● Attuale: 4,0%.
● Previsione: 4,2%.
● Precedente: 4,1%.
La diminuzione del tasso di disoccupazione sottolinea la stabilità del mercato del lavoro, con un aumento della partecipazione lavorativa. - Salari Medi Orari (Average Hourly Earnings MoM):
● Attuale: 0,3%.
● Previsione: 0,3%.
● Precedente: 0,4%.
Sebbene la crescita salariale sia stata moderata, l’aumento annualizzato del 4% indica che le pressioni inflazionistiche rimangono sotto controllo.
Impatto sul Mercato Valutario
- Indice del Dollaro (DXY):
Il dollaro statunitense si è rafforzato significativamente dopo il rapporto, con il DXY che ha chiuso la settimana a 106,80 punti, vicino ai suoi recenti massimi. Questo livello sarà cruciale nei prossimi giorni, a seconda dei dati sull’inflazione in uscita questa settimana. - EUR/USD:
L’euro è sceso rispetto al dollaro, chiudendo a 1,0590, raggiungendo i minimi di diverse settimane. Tecnicamente, il supporto chiave si trova a 1,0550, mentre la resistenza più vicina è a 1,0650. L’uscita dell’indice ZEW sul Sentimento Economico, prevista per martedì, sarà determinante per la direzione del cambio. - GBP/USD:
La sterlina britannica ha mostrato debolezza, chiudendo a 1,2435. I dati sull’inflazione nel Regno Unito, previsti per mercoledì, saranno cruciali per determinare se il cambio supererà 1,2500 o continuerà la sua discesa verso 1,2350. - USD/JPY:
La coppia USD/JPY è salita fino a 147,80, spinta dall’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato statunitensi. Tecnicamente, l’obiettivo successivo è 148,50, mentre il supporto si trova a 146,80. - AUD/USD:
Il dollaro australiano ha subito pressioni ribassiste, chiudendo a 0,6670. Il mercato presterà attenzione ai dati sull’occupazione australiana, che potrebbero generare volatilità sulla coppia. La resistenza chiave è a 0,6750, mentre il supporto immediato si trova a 0,6600.
Eventi Chiave della Settimana
- Indice ZEW sul Sentimento Economico (Zona Euro – martedì):
Questo dato sarà cruciale per valutare la fiducia economica nella zona euro. Una lettura positiva potrebbe supportare l’euro, mentre un risultato debole potrebbe aumentare la pressione sul cambio EUR/USD. - Dati sull’Inflazione (USA e Regno Unito – mercoledì):
L’IPC degli Stati Uniti sarà al centro dell’attenzione, poiché determinerà se la Federal Reserve manterrà il suo approccio prudente alla politica monetaria. Allo stesso modo, l’inflazione nel Regno Unito potrebbe influenzare le aspettative per la Bank of England. - Vendite al Dettaglio negli USA (venerdì):
Questo dato offrirà ulteriori informazioni sul consumo nell’economia statunitense, un componente chiave del PIL. - Riunione della Banca del Giappone (BoJ – giovedì):
Gli investitori cercheranno indizi su eventuali cambiamenti nella politica ultraespansiva o un tono più restrittivo da parte della BoJ.
Prospettive tecniche per le principali valute
- DXY: L’indice del dollaro punta a un possibile test dei 107,00 punti, mentre il supporto rimane a 106,00.
- EUR/USD: Una rottura sotto 1,0550 potrebbe portare la coppia verso 1,0500, mentre una ripresa affronta resistenza a 1,0650.
- GBP/USD: La sterlina potrebbe consolidarsi tra 1,2400 e 1,2500, a seconda dei dati sull’IPC di mercoledì.
- USD/JPY: La coppia sembra pronta a testare 148,50, ma un ritracciamento potrebbe trovare supporto a 146,80.
Conclusione
Il mercato valutario si trova in un momento cruciale dopo i solidi dati sul mercato del lavoro degli Stati Uniti. Con una settimana ricca di eventi fondamentali, inclusi i dati sull’inflazione e le vendite al dettaglio, i movimenti nel Forex saranno determinati dall’interazione tra la solidità economica degli Stati Uniti e le aspettative di politica monetaria globali.
Come sempre, si raccomanda di operare con cautela e considerare i rischi intrinseci alla volatilità dei mercati.
Luis Carlos Marin Pinzon
Ingegnere industriale alla “Universidad de América” in Colombia, Senior Trade Analyst con oltre 3 anni di esperienza in operazioni e analisi di mercato. Ha conseguito corsi certificati in Trading Professionale e Trading in Borsa, Gestione e Amministrazione di Portafogli nella Borsa Valori Colombiana (BVC), Principi di Investimento, Fondamenti di ETF, Analisi Tecnica Avanzata nel Gruppo Messicano Stock Exchange (GBM) e Fondamenti di Trading e Strategie Avanzate di Trading presso il Market Traders Institute (MTI).
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