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“EZRA”, un papà difettato con il suo bellissimo figlio autistico: l’amore vero sopra la sindrome

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Un delicato film, un road movie tenerissimo, un’ora e 42 minuti originali che merita; fra tanti prodotti “già visti”, ecco l’ “EZRA” del regista Tony Goldwyn, interpretato da Bobby Cannavale, Rose Byrne, William A. Fitzgerald e con un magnifico, seppure in ruolo minore, Robert De Niro.

Fra gli attori del cast, anche, Vera Farmiga, Rainn Wilson, lo stesso Tony Goldwyn e persino Whoopi Goldberg, appesantita ma sempre inconfondibile.

La storia è quella di un bimbo autistico condiviso, anzi, spartito fra due genitori separati, uno dei quali è ufficialmente retto, mentre l’altro ne combina una più di Bertoldo. Siamo sicuri che il primo sia quello migliore per il piccolo Ezra?

Lo vedremo assistendo al “rapimento” di Ezra, da parte del papà Max, o, meglio, alla sottrazione del minore alle convenzioni inutili, alle medicine che lo uccidono, alle preoccupazioni di chi così non lo lascia crescere, alle paure altrui che non permettono al piccolo di volare come potrebbe.

Trama

F1) Una scena del film con Robert De Niro fra i protagonisti

Una scena del film con Robert De Niro fra i protagonisti

Nella figura F1, una scena di “EZRA” con De Niro, Cannavale, Fitzgerald.
Credits: Ph. Stefania Collalto; fonte: ECHO Ufficio Stampa

Max vive con il padre Stan da quando è in crisi coniugale. Alla base, non solo della futura separazione, ma della fine recente della sua carriera come stand-up comedian, ormai ritenuto un fallito, vi sono delle gravi difficoltà comportamentali e relazionali, quindi anche una certa inaffidabilità.

È bravissimo Max nel suo mestiere, come la sua amica e sostenitrice Jane (nientepopodimeno che Whoopi Goldberg!) sa, aiutandolo ad entrare in contatto con chi possa dargli una chance, ma i problemi emotivo-psicologici risalenti al proprio rapporto con il padre (il grande Robert De Niro) e il suo profondo senso di inadeguatezza nei confronti del figlio gli condizionano la mente, il cuore e le possibilità professionali, pesantemente.

L’uomo discute in continuazione con la sua futura ex-moglie, Jenna, per una profonda divergenza di vedute su come far crescere Ezra, aiutandolo ad affrontare sia le sue esigenze, più particolari di quelle di altri bambini, sia quelle della società in cui vive.

La vivacità e l’impulsività del bimbo che, con un’azione fuori programma, mettono a repentaglio (di nuovo) i compagni di classe, spingono la preside della scuola a imporre ai genitori di Max un altro istituto, eventualmente più “adatto”. La goccia fa traboccare il vaso: la madre, ormai impegnata con un altro uomo, concorda e rifila una serie di medicinali al bimbo, convinta di fargli del bene, mentre il padre decide per una ben diversa azione, rapida, non indolore e radicale.

I due, padre e figlio, si ritroveranno a viaggiare di notte e a continuare una sorta di odissea negli USA, altalenante fra momenti di ilarità ed altri drammatici di presa di coscienza.

Recensione

F2) Rose Byrne in un momento di “EZRA”

Rose Byrne in un momento di “EZRA”

Nella figura F2, l’attrice, nel ruolo della madre del protagonista, in un momento del film.
Credits: Ph. Stefania Collalto; fonte: ECHO Ufficio Stampa

Il film vince. La storia e la trattazione hanno un che di “non visto”. Attori e relativi personaggi sono da 10 e lode. Tutti ci ritroviamo nella narrazione perché qualche passaggio ci tocca personalmente o perché, da spettatori, siamo comunque dentro alla macchina con i protagonisti e poi nella casa con il vecchio papà e, alcune volte, anche con la mamma e le sue comprensibili preoccupazioni.

Noi pubblico siamo nel film. Questo l’aspetto fra i più significativi della riuscita del lungometraggio. Inoltre, lo snodo principale della storia ha delle ripercussioni, come spesso capita nella vita, su ciò che/chi si muove tutto intorno: suocero e nuora, costretti a un lungo tragitto in macchina insieme, uniti dall’incertezza e, inizialmente, dal comune obiettivo di fermare Max nella sua “folle” fuga, stringono un rapporto, anche affettivo, che non esisteva prima, con una quota di verità e profondità che, normalmente, sarebbe, forse, arrivata dopo anni o decenni di relazione parentale.

Regia e cast sono funzionali, anzi magnifici. Un plauso, in particolare, va ai tre uomini divisi dalla generazione d’appartenenza, anche nella realtà: Bobby Cannavale, William A. Fitzgerald, Robert De Niro. Voto a Ezra-In viaggio con mio figlio: 9,5.

Il regista

F3) Il regista e attore Tony Goldwyn

Il regista e attore Tony Goldwyn

Nella figura F3, il regista del film “EZRA”.
Credits: Ph. Stefania Collalto; fonte: ECHO Ufficio Stampa

Tony Goldwyn, nato in una famiglia, nonni inclusi, appartenente al mondo cinematografico, è stato un attore molto bravo e, a dir il vero, indimenticabile, in particolare, nel ruolo di Carl Bruner, il cattivo del film “GHOST”; inoltre, ha recitato in molte pellicole di successo degli anni 80-90.

Per parlare di lavori più recenti, dal 2024, Goldwyn è il procuratore distrettuale Nicholas Baxter nella celebre serie TV “LAW & ORDER”. Questo è il quinto film di Goldwyn, che l’ha diretto 13-14 anni dopo il precedente. Fra i suoi primi lungometraggi, una curiosità: quello del 2006, intitolato “The last kiss”, fu il remake del film di Muccino “L’ultimo bacio”, classe 2001.

F4) Robert De Niro in una scena di “EZRA”

Robert De Niro in una scena di “EZRA”

Nella figura F4, il grande attore americano in un intenso primo piano del film di Tony Goldwyn.
Credits: Ph. Stefania Collalto; fonte: ECHO Ufficio Stampa

Conclusione

Il film “EZRA-In viaggio con mio figlio” uscirà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 24 aprile, in pieno tempo pasquale: da vedere, anche in famiglia.      

 

Alessandra Basile 

Attrice e Autrice. Ha collaborato con la Comunicazione Corporate di un’azienda. Ha una formazione in Life coaching (per un periodo ICF) e una laurea in Giurisprudenza. Presiede la Associazione Effort Abvp con la quale ha interpretato e prodotto diversi spettacoli teatrali a tematica sociale, fra i quali una pièce contro la violenza domestica, ‘Dolores’, della cui versione italiana è co-autrice Siae. Ha scritto ‘Films on The Road’, un libro sul cinema girato in Italia, edito Geo4Map. Scrive di film e spettacoli teatrali con l’occhio dell’Attrice, il suo primo mestiere, e intervista persone e personaggi, soprattutto del mondo dello spettacolo.

Email: Alessandra.Basile@outlook.com Sito web: www.alessandrabasileattrice.com

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