In questo articolo presenteremo i risultati di uno studio effettuato sui bilanci 2017 di 10 banche italiane quotate e cercheremo di condividere le fasi salienti del procedimento logico utilizzato sul portale Ipodiscovering per l’analisi fondamentale dei principali operatori bancari quotati.
Analisi tecnica e analisi fondamentale
Coniugare le informazioni di timing fornite dall’analisi tecnica con quelle di pricing dell’analisi fondamentale è un obiettivo molto ambizioso, che può assicurare soddisfazioni in termini di conseguimento di adeguate combinazioni rischio/rendimento. Un simile schema logico appare condivisibile sia per chi operi in ottica monodirezionale (long/short only) sia per chi ama operare in spread, scegliendo cioè, all’interno del medesimo settore, un titolo con elevata forza relativa da acquistare e un altro con bassa forza relativa da vendere allo scoperto.
Se le metodologie dell’analisi tecnica classica risultano ben note ai più, in questo articolo ci proponiamo di offrire una breve panoramica del procedimento logico sviluppato sul portale www.ipodiscovering.com nell’analisi di bilancio dei principali player bancari. Il comparto bancario, da un lato, rappresenta un settore cruciale, se non altro per importanza relativa all’interno del FTSE MIB, per chi ha orizzonti di investimento azionari limitati al confine italiano; dall’altro presenta una complessità tecnica ed una velocità di cambiamento degli standard contabili fuori dal comune.
Nel difficile compito di delineare in uno schema operativo applicato la massima di W.Buffet “price is what you pay, value is what you get”, a livello generale, abbiamo individuato tre aspetti chiave della complessiva gestione aziendale:
- La Redditività, relativa alla capacità di ogni entità economica di coprire adeguatamente i propri costi di struttura tramite i ricavi dell’attività aziendale;
- La Solvibilità, attinente alle condizioni di equilibrio patrimoniale di cui ogni azienda sana dovrebbe essere dotata e delineata nella naturale eccedenza dell’attivo aziendale rispetto al passivo;
- L’Efficienza, intesa come la predisposizione di ogni azienda all’utilizzo ottimale delle risorse: la capacità di combinare efficacemente i fattori produttivi per ottenere il massimo output è un requisito importante in grado di segnalare l’abilità del management nella gestione delle risorse.
In ottica top-down quindi, attraverso una serie di selezionate informazioni desumibili dagli schemi di bilancio, appositamente riclassificati, abbiamo quindi cercato di cogliere gli aspetti salienti della gestione bancaria di ogni operatore. In tal modo è possibile, effettuando un’analisi comparativa tra i diversi player, valutare lo stato di salute del business di ogni istituto, focalizzando eventuali situazioni di vantaggio competitivo.
Analisi Ipodiscovering, il trinomio della gestione bancaria
Una simile impostazione richiede necessariamente una valutazione approfondita delle principali voci che caratterizzano l’operatività e le performance di un istituto di credito, con particolare riferimento al “trinomio della gestione bancaria”. In tab.1, quindi, riportiamo la selezione degli indicatori utilizzati nella speciale classifica sui bilanci delle banche italiane quotate sulla base dei bilanci al 31.12.2017 e la relativa afferenza alle tre aree di interesse, oltre ad una breve descrizione tecnica sulle relative modalità di calcolo.
T1) Indicatori Classifica 2017 Ipodiscovering
Per quel che concerne la redditività applicata al settore banking abbiamo focalizzato la capacità di generare un adeguato rendimento dell’attivo, nella convinzione che tale prerogativa sia segnaletica di una gestione sana e prudente anche da un punto vista prospettico. Nel dettaglio concorrono positivamente alla redditività l’abilità di ogni istituto di mantenere, nell’attuale contesto di spread dei tassi bancari ai minimi, un adeguato margine di interesse, l’ampiezza e la diversificazione del contributo commissionale derivante dalla customer relationship, il contributo della finanza tramite utili di trading o di valutazione del portafoglio di proprietà. Inoltre abbiamo incluso anche l’impatto del costo del rischio, ossia l’incidenza delle rettifiche di valore sui crediti rispetto allo stock complessivo dei crediti in essere: spesso negli ultimi anni l’ammontare delle svalutazioni dei crediti è stato talmente elevato da annullare tutte le componenti positive della gestione elencate in precedenza e portare la redditività complessiva in territorio negativo. Riportiamo in tab.2, i risultati ottenuti al 2017 del nostro studio su questo aspetto della gestione.
T2) Redditività
In termini di solvibilità ci riferiamo soprattutto allo stato di salute del banking book in termini di qualità creditizia, nella convinzione che un basso rapporto di crediti deteriorati rispetto al totale dei crediti in essere ed un elevato grado di copertura sia un aspetto rilevante nei processi di deconsolidamento di pacchetti di crediti inesigibili tramite cessione. Infatti abbiamo assistito spesso a fenomeni di tensione nelle quotazioni di un titolo a seguito della valorizzazione, effettuata da operatori specializzati, di stock di crediti anomali in via di cessione ad un prezzo minore del valore di carico in bilancio con nefasti effetti sul conto economico e sull’utile di periodo. Inoltre teniamo in considerazione anche il grado di leva: sebbene sia noto che, a parità di return on asset, il ROE (return on equity) benefici di un elevato grado di leverage, un ricorso troppo massiccio all’indebitamento può essere precursore di deficit patrimoniali. Anche in questo caso, in Tab.3, riportiamo le risultanze dell’analisi condotta al 2017 sulle banche del campione.
T3) Solvibilità
Nella misurazione degli aspetti rilevanti legati all’efficienza ci serviamo di rapporti tra voci di bilancio e quantità di risorse impiegate del fattore lavoro con particolare riferimento agli aspetti legati alla produttività del personale ed ai relativi costi. Positivi in questo contesto sono un elevato livello della massa intermediata (raccolta diretta e raccolta indiretta) per dipendente e del ricavo unitario per dipendente. In tab.4 forniamo i dati relativi agli indicatori di produttività e redditività dello scorso esercizio.
T4) Efficienza
La tabella 4 mostra il dettaglio per ogni Istituto bancario dei tre indicatori, espressi in mln di euro, di efficienza selezionati.
Fonte: elaborazione Ipodiscovering sulla base dei dati di stato patrimoniale e conto economico 2017
Scelta degli indicatori e diagnostica
Nella scelta degli indicatori è comunque bene avvertire dell’importanza dell’individuazione di voci di bilancio poco influenzabili dalle stime e congetture tipiche della prassi contabile e che quindi possano avere una qualche valenza anticipatrice sulla capacità di generare valore. Nella pratica spesso, sarà necessario depurare alcune voci chiave dell’effetto di operazioni straordinarie che potrebbero del tutto inficiare la portata segnaletica dello specifico ratio.
Spetterà inoltre all’analista individuare e inserire all’interno dell’apposito aspetto di gestione nuovi indicatori che, alla luce del contesto di mercato, possano palesare maggiore sensibilità alle fluttuazioni di mercato: se nei mesi scorsi abbiamo assistito alla preminenza degli indicatori capaci di riflettere la qualità dell’attivo, nel presente, con l’acuirsi della percezione del rischio politico e il conseguente aumento dello spread BTP-Bund, sarà certamente interessante monitorare l’ammontare di titoli di stato italiano nei bilanci e le relative modalità di contabilizzazione.
Importante è poi la fase diagnostica in cui si elaborano condizioni di forza e debolezza relativa sugli indicatori analizzati, anche alla luce delle quotazioni e dei multipli in vigore. Operativamente abbiamo effettuato un mapping degli indicatori in appositi e semplici algoritmi proprietari su scala decimale ed elaborato un giudizio medio complessivo relativo ai tre aspetti della gestione di cui riportiamo la sintesi finale in fig. 1.
F1) Ranking complessivo 2017 – Ipodiscovering
Conclusioni
Questa strada di ricerca ha al momento fornito risultati incoraggianti: al 28.05.2018 Banca Popolare di Sondrio, l’istituto con lo scoring maggiore, era quello con la migliore performance da inizio anno (+12,68%), fornendo una conferma sull’importanza dei fondamentali sul valore di ogni società. Un simile approccio, seppur oneroso dal punto di vista analitico, conduce necessariamente allo studio dei modelli di business, delle criticità e dei punti di forza e permette di interpretare al meglio eventuali news che spesso hanno effetti importanti sulle quotazioni. Tale modus operandi ben si adatta ad essere coniugato con le informazioni provenienti dall’analisi tecnica tradizionale o con quelle provenienti dall’operatività degli istituzionali desumibili dai report Consob sull’andamento delle posizioni nette corte (PNC).
Sul portale www.ipodiscovering.com sono disponibili a frequenza regolare aggiornamenti sul sistema bancario italiano.
Emanuele Pimpini
Ipodiscovering
Fondato e diretto da Emanuele Pimpini, esperto in materie economiche e finanziarie, è un portale di market research indipendente, basato su tecniche di analisi fondamentale prevalentemente specializzato su IPO e banking. ipodiscovering@gmail.com