La sfida del salto di qualità
Ray Kroc aveva 52 anni e vendeva macchine per frullati ai ristoranti. Venditore da più di 30 anni, aveva atteso per tutta la vita una opportunità.
Un giorno, il proprietario di un ristorante di San Bernardino, in California, ordinò a Ray 8 macchine per frullati al latte.
Ray raramente riceveva ordini così grandi e decise così di andare a conoscere il nuovo Cliente.
Nel cartello fuori del ristorante c’era la scritta “McDonald’s”.
I proprietari del ristorante erano due fratelli, che avevano fondato la filosofia di impresa su due pilastri fondamentali: velocità e semplicità.
La velocità, un modo per distinguersi dalla concorrenza, con una operatività efficiente a vantaggio del cliente, servendo il maggior numero di clienti nel minor tempo, massimizzando così i profitti.
Quanto alla semplicità, i fratelli McDonald avevano lanciato diversi ristoranti prima di questo, scoprendo che la maggior parte delle vendite era concentrata in pochi prodotti. Quindi, menù essenziale ridotto a quei prodotti, riducendo ulteriormente i costi.
E tutto ciò rendeva unica l’esperienza del cliente. Quel ristorante era diverso dagli altri.
I fratelli McDonald avevano tentato diversi accordi di franchising, ma non erano riusciti a trovare un modello efficace di controllo della qualità.
Ray, vedendo quel business, da grande venditore quale era, ne intuì immediatamente il potenziale. Più che mai era convinto che il franchising era la strada da percorrere e doveva trovare la formula giusta.
Convinse i fratelli McDonald a firmare un accordo con lui, nominandolo direttore del Franchising. E Kroc si mise al lavoro.
Con la sua eccezionale esperienza di vendita e le indiscutibili capacità personali, riuscì a far decollare il franchising nel modo giusto. L’attività crebbe in modo esponenziale, poiché la domanda di fast food continuava ad aumentare.
In realtà, Ray, travolto dall’entusiasmo dell’impresa, non aveva fatto un buon affare con i McDonald, e la sua quota di profitti copriva solo le sue spese. Ingenti, per poter gestire un business da sviluppare su un territorio potenzialmente immenso.
Ray era piuttosto scontento. Parlava del problema con altre persone. E trovò la persona giusta per avere il consiglio vincente.
Si chiamava Harry Sonneborn, un uomo d’affari incontrato per caso: il modello di business andava ulteriormente migliorato, nella direzione in cui ancora oggi McDonald’s sviluppa il suo franchising.
Harry consigliò Ray di acquistare il terreno sul quale il ristorante dei fratelli McDonald sorgeva: cominciando così ad incassare l’affitto e prendendo una parte dei profitti del franchising.
Ray cominciò a seguire il consiglio e il risultato fu eccezionale.
Nel 1961, Ray comprò il marchio dai due fratelli, quasi costretti dalle circostanze a venderglielo, per 2,7 milioni di dollari e Harry divenne il CEO della società McDonald’s.
Il resto è storia: oggi McDonald’s è quotata al Nyse, ha ristoranti in tutto il mondo e si stima che dia lavoro attraverso i suoi affiliati a circa 440.000 persone.
La storia di Ray Kroc è affascinante, un uomo straordinario che ha saputo cogliere una opportunità e trasformarla fino a farla crescere in un impero di dimensione mondiale. Capacità e determinazione le sue caratteristiche.
Ma c’è un aspetto molto più interessante nella storia di Ray Kroc.
Si alleò con due imprenditori, i fratelli McDonald, che non gli lasciarono lo spazio che meritava. E lui lo spazio se lo ricavò a viva forza, alleandosi poi con Harry Sonneborn, un imprenditore di classe superiore.
Ray ebbe la forza di fare il salto di qualità: ciò che va fatto, di tanto in tanto nella vita, quando questa arriva ad una tappa importante.
Nel trading e nella gestione del tuo denaro, percorri necessariamente una serie di tappe, le tue esperienze, negative e positive: finché arriva il momento del salto di qualità. Sei obbligato, non puoi farne a meno.
Non puoi, perché quello è il momento, quello è il tempo giusto. E’ la tua crescita che lo richiede.
Il salto di qualità, nel mondo delle opzioni, si chiama Dribbling. E’ definitivo, è per la vita, non lo abbandoni più, è la svolta importante.
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P.S.: Dai massimi del 4 gennaio a circa 271 dollari, fino al minimo del 10 marzo poco sopra 217, il titolo McDonald’s ha oscillato all’interno di questo range. Il 16 agosto ha toccato il 93.75% del range per scendere in modo piuttosto pesante fino ai valori attuali intorno ai 234 dollari.
Il prossimo supporto è a portata di mano a 230, mentre i due supporti più importanti si trovano più in basso a 224 e 220, prima del minimo del 10 marzo.
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Maurizio Monti
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