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Compra valore, vendi isteria

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Soufflè e ferri da stiro

In un mese, gli americani hanno cercato attraverso Google la parola “Tesla” … indovina quante volte?

Cinquemilioncentocinquantaquattromila volte. 5.154.000 se preferisci in numero.

Solo per fare un confronto, “Apple” è stata ricercata 2.584.000 volte. E Microsoft poco più di un milione di volte.

È un dato che ci fornisce l’attitudine degli investitori ad innamorarsi di un titolo, credendo al suo eterno rialzo. Si chiama FOMO, “fear of missing out”, paura di essere tagliati fuori, può essere più pericoloso della paura di cadere.

È la paura di non partecipare a ciò che viene percepito come una opportunità: e quindi quella paura induce a cercare, a qualsiasi costo, di unirsi alla folla, raffigurata iconicamente come tanta gente che sta guadagnando molto.

Ciò che è popolare piace al mondo della borsa. E quando all’opportunità del titolo, si unisce il fascino del personaggio che lo rappresenta ecco che il FOMO entra in funzione con potenza doppia del normale.

Ora, per favore, leggi, quello che Elon Musk scrisse in email ai suoi dipendenti, non molto tempo fa. Te lo lascio nell’originale e poi sotto ti riporto la mia artigianale traduzione:

“When looking at our actual profitability, it is very low at around 1% for the past year. Investors are giving us a lot of credit for future profits, but if, at any point, they conclude that’s not going to happen, our stock will immediately get crushed like a soufflé under a sledgehammer!”

“La nostra attuale profittabilità è molto bassa, circa l’1% nell’anno passato. Gli investitori ci stanno dando un sacco di credito per i nostri profitti futuri, ma se ad un certo momento dovessero concludere che questo non avverrà, il nostro titolo verrà immediatamente schiacciato come un soufflè sotto una mazza.”

Il titolo Tesla come un soufflè. Immagine efficace, vero? E detto da Elon Musk, doppiamente efficace.

Se volessimo tradurlo ancora più liberamente, anche se con meno eleganza: ragazzi, appena si accorgeranno che non guadagniamo un tubo, il titolo verrà giù come un ferro da stiro lanciato dall’Empire State Building.

Il FOMO, peraltro, ha un potente sistema immunitario che esorcizza il terrore di trovarsi nella situazione del soufflè di cui sopra. Si può ricondurre ad un antidoto che si esprime con quattro parole: “Questa volta è diverso”.

Eh sì. È sempre stato diverso, in tutte le bolle. Quando ti ci trovi dentro, neghi fino all’inverosimile che possa essere come in passato, come le altre bolle.

Se provi a riflettere un attimo, ti accorgi che Tesla ha un vantaggio competitivo, ma ha come concorrenti i 10 produttori di automobili più grandi e potenti al mondo. E non è che questi ultimi non sappiano costruire auto elettriche, tutt’altro.

Non solo, la transizione all’auto elettrica comporta la risoluzione di una serie di “piccoli problemi”, fra cui, ad esempio, la quantità di energia che richiederebbe se tutte le auto, di notte, nei nostri garage fossero in ricarica. Richiederebbe, in Italia, una centrale nucleare per ogni regione.

Poi, per sostenere il FOMO su Tesla, qualcuno ha perfino riscoperto la legge di Theodore Wright, che nel 1936 teorizzò il decrescere dell’incidenza dei costi con l’aumento delle economie di scala. Una scoperta sensazionale.

Anche divertente: se i fenomeni economici, quelli dei tempi di oggi, potessero essere previsti in espansione lineare, tutto funzionerebbe. Peccato che non è così.

Così, mentre c’è chi prevede valori stellari dell’azione Tesla, il suo creatore parla di soufflè.

E noi parliamo di ferri da stiro. Vedremo chi ha ragione. Magari nessuno o tutti.

Insieme con un grande professionista del trading e dell’investment, del calibro di Stefano Sabetta, autore di Replay, su Raccomandazioni di Borsa, e con Luciano Lo Casto a presentarlo, abbiamo ripercorso in un imperdibile webinar di grande Cultura finanziaria le caratteristiche del suo metodo vincente per scegliere i titoli azionari migliori.

E potevi anche scegliere la data e l’ora migliori per te per ascoltarlo, fino a mercoledì 9 dicembre scorso. 

 

P.S: Jim Rogers lo ha espresso molto bene: in borsa devi comprare valore e vendere isteria. Per lo meno, se vuoi essere un investitore lungimirante. Poi, ovviamente, puoi puntare a operazioni rapide di profitto e Tesla è adattissima per questo. Ma fai attenzione ai ferri da stiro se capiti sotto l’Empire State Building. 

 

Maurizio Monti

 

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