Il Bitcoin? Spesso anticipa
Abbiamo vissuto una settimana di grande euforia che ha coinvolto i mercati di tutto il mondo, in maniera quasi coordinata.
India, Australia, Giappone, Hong Kong, Brasile, Germania, Italia e Stati Uniti hanno festeggiato la possibile uscita del mondo dalla trappola del Covid. È vero che i mercati anticipano, ma in questo caso, più che un anticipo è stata una festa goliardica.
Nelle ultime settimane, peraltro, sono state numerose le divergenze constatate sui tre principali indici americani.
Il 9 novembre, all’annuncio del vaccino Pfizer-BioNTech, l’S&P500 sfondava tutti i massimi possibili andando dritto ad un nuovo stellare massimo storico. Lo stesso faceva il Dow Jones, ma non il Nasdaq, che si limitava a replicare la zona di prezzo del massimo storico precedente del 2 settembre.
Il 25 novembre era la volta del Dow Jones, il cui indice perforava la soglia storica dei 30.000 punti. Ma lo stesso non accadeva a S&P500 e Nasdaq che rimanevano all’interno dell’area disegnata dal massimo del 9 novembre.
Tale divergenza rappresenta l’esatto opposto di quella verificatasi il 30 ottobre, quando era il Dow Jones a creare nuovi minimi relativi più profondi rispetto ai minimi del 23 settembre, ma lo stesso non accadeva a S&P500 e Nasdaq.
Il mondo all’inizio di una trasformazione profonda, il graduale mutamento del sentiment degli investitori e la progressiva rotazione settoriale sono stati insomma ben visibili sul mercato americano.
Tali divergenze aumentano le probabilità di una possibile correzione, non così significativa, ma di sicuro potenzialmente interessante per andare a trovare punti di ingresso più favorevoli di quelli attuali e rendere questo dicembre 2020 un mese potenzialmente propizio per sfruttare buone opportunità di trading.
Sull’S&P500, i nostri algoritmi giudicano interessante, se offerto, il livello 3575 (più o meno 15 punti). Vedremo se questa sarà una possibile opportunità.
Ne abbiamo parlato al Martedì della Borsa, nel webinar dell’l 1 dicembre scorso, alle 10.30, insieme con Giorgio Pallini, abbiamo esaminato tutti i mercati nazionali ed internazionali ed siamo andati a scoprire insieme i titoli migliori selezionati con il metodo Scelta Vincente.
P.S.: Il Bitcoin è crollato di circa 3000 dollari dopo essere stato respinto da quota 19490, vicino all’area del massimo del dicembre 2017. In un modello statistico di cui abbiamo pubblicato la sintesi in un articolo di alcuni mesi fa, avevamo constatato come spesso il bitcoin che ritraccia annuncia un ritracciamento anche delle borse. Succederà anche questa volta?
Editore TRADERS’ Magazine ItaliaMaurizio Monti