Insegnamenti di un mito
È stato uno dei nostri autori, dal lontano Giappone, a ricordarmi 10 regole base che furono scritte da Richard Dennis, leggendario trader che operava nel mercato dei future, negli anni ’70 e ’80: trasformò un conto di trading di 400 dollari in uno da 200 milioni di dollari.
E vale la pena, quindi, di ascoltarlo.
1) Un buon sistema di trend following ti permetterà di stare sul mercato fino al prossimo cambio di tendenza. Non puoi prevedere quanto in alto o in basso andrà il mercato: quindi seguilo con lo stop mentre si muove a tuo favore.
2) Quando hai una posizione, devi mantenerla fino a quando la ragione per cui sei entrato non esiste più.
Se vuoi essere un trend follower redditizio, devi seguire le tue regole e uscire dalle tue operazioni solo quando non ce ne è più motivo.
3) Dovresti aspettarti l’inaspettato in questo business. Aspettati l’estremo.
Non puoi mai dire se il mercato è troppo alto per comprare o troppo basso per andare short.
Perché ciò che è alto può andare più in alto e ciò che è giù può andare più in basso.
4) Le decisioni di trading dovrebbero essere prese il meno emotivamente possibile. Per fare questo devi aiutarti con quattro formidabili rimedi anti-stress:
• Sviluppa un piano di trading.
• Gestisci il rischio in modo rigoroso.
• Concentrati sull’esecuzione coerente del tuo piano di trading.
• Non lasciarti influenzare dai risultati a breve termine, positivi o negativi che siano.
5) Fai trading, con piccole somme, perché è il modo per essere cattivo come non lo sarai mai.
Nel trading, puoi fare trading con piccole somme e potrai anche fare errori, in abbondanza e ti impareranno un sacco di cose.
Quindi, perché pagare di più in tasse universitarie a Mr. Market quando puoi farlo a una frazione del costo?
6) Concentrati sul prezzo
Le cose che contano sono…
• Acquista quello che sta salendo.
• Vendi ciò che sta scendendo.
• Ripeti la lezione sopra.
7) Non è troppo saggio mettere lo stop loss dove tutti gli altri hanno gli stop loss.
Ciò significa che non devi posizionare il tuo stop loss immediatamente sotto il supporto o appena sopra la resistenza.
Invece, imposta il tuo stop loss lontano dalla struttura dei prezzi.
8) Ci sono più falsi breakout che veri breakout.
Non tutti i breakout funzioneranno.
Tuttavia, ciò non significa che il trading di breakout sia una strategia perdente.
Ricorda, non è importante quanto spesso vinci.
L’importante è quanto vinci quando hai ragione e quanto perdi quando hai torto.
9) È fuorviante concentrarsi sui risultati a breve termine.
I tuoi risultati a breve termine sono casuali.
Perché quando hai a che fare con le probabilità, tutto è possibile nel breve periodo.
È solo a lungo termine che i tuoi risultati si allineeranno al valore atteso.
10) Il trading mi ha insegnato a non dare per scontata la saggezza convenzionale.
Se vuoi avere successo in questo business, devi testare tutto.
Non fidarti di nient’altro che mettere in discussione tutto.
Alle volte, parlando con Daniele Lavecchia, mi sembra di sentire le stesse parole. È vero, sono concetti molto ricorrenti che non manchiamo di rammentarci, l’un l’altro, qui all’Istituto Svizzero della Borsa: ripeterli giova per applicarli.
E a proposito di Daniele Lavecchia, un imperdibile webinar che ti accompagna in queste festività pasquali ti permette di condividere strategie e risultati dei suoi quattro portafogli.
Nel webinar, troverai anche una mia introduzione, dove insisto, contro tutto e contro tutti, a dire che il mercato è in fase di inversione rialzista …
Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.
P.S.: Riguardo ad insistere e rammentare: le previsioni non servono a mettere a mercato operazioni di trading. Le operazioni vanno create secondo un metodo rigoroso, che può trovare conforto, o anche no, in una previsione. Ma quest’ultima non è mai “il metodo”.
Così, se avrò ragione e il mercato andrà al rialzo, come ha dato anche sintomo nella giornata di ieri, non significa che all’apertura bisognava mettersi long per uscire il 6 maggio e prendere il movimento di tre settimane di cui parlo nel webinar. Proprio no, e no nel modo più assoluto.
Può esserci una inversione rialzista e il metodo consigliarmi uno short, perché posso avere time frame diversi, modi di operare diversi. La previsione disegna uno scenario: anche quando è sbagliata aiuta a capire quali erano i punti di riferimento, aiuta ad avere una mappa. La mappa ci è utile anche quando sbagliamo strada, per riprendere la strada corretta.
La ragione per cui sono in pochi a fare previsioni sensate e basate su scienza sta nella paura di perdere la faccia. In realtà, è un concetto sbagliato additare qualcuno per una previsione errata. O cercare a tutti i costi una sua previsione errata per il gusto di screditarlo: fenomeno che in finanza è molto più ricorrente di quanto non si pensi.
Così, distinguiamo le previsioni dal metodo e accettiamo la previsione sbagliata come normalità statistica: perché il giornale di domani non lo legge nessuno e un modello previsionale può essere meravigliosamente perfetto, ma sarà sempre e solo il risultato di una elaborazione basata su probabilità. E la probabilità è l’inverso della certezza.
Così, nel webinar pasquale troverai previsione e metodo: e sono due pilastri fondamentali della Cultura Finanziaria, che è il tuo obiettivo primario. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.
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Maurizio Monti
Editore Istituto Svizzero della Borsa
