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La Distruzione Creativa

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Stock Picking e long term  

ll grande economista e pensatore austriaco Joseph Schumpeter all’inizio del secolo scorso aveva lucidamente previsto quello che sarebbe accaduto nel mondo della tecnologia. Stiamo parlando del 1912, più di 100 anni fa.

Confesso: ho sempre considerato affascinante il pensiero di Schumpeter. Il suo modello teorico, se interpretato all’estremo, arriva a sostanziare la vacuità del denaro, fino alla negazione della sua esistenza.

E prevede con perfetta sincronia gli avvenimenti che si sarebbero succeduti nel corso dei decenni, dalla vittoria del capitalismo, alla figura del politico imprenditore. E a quello che potrebbe ancora accadere, vale a dire la decadenza possibile del capitalismo, attraverso passaggi democratici di graduale mutazione del sistema ad una forma più o meno evoluta di socialismo democratico.

Se esaminiamo gli ultimi 20 anni, ci accorgiamo facilmente che l’innovazione tecnologica ha dato enorme impulso a trasformazioni continue della società. Prodotti vecchi sono stati sostituiti da prodotti nuovi, creando in borsa l’altalena di successi seguiti da inevitabili cadute dei titoli tecnologici, in una alternanza naturale dove i titoli che rappresentavano l’innovazione andavano a sostituire i titoli di aziende condannate dalla obsolescenza inevitabile dei prodotti.

Tale processo di avvicendamento è rappresentato dalla cosiddetta Distruzione Creativa: un prodotto nuovo è capace di distruggere un prodotto precedente inserendosi all’improvviso con forza sul mercato e creando un ciclo che ha ripercussioni di natura finanziaria, sulle borse, e di natura socio-economica, modificando abitudini di persone ed aziende.

Basta pensare a BlackBerry, a Motorola, a Nokia, solo per citare i nomi più noti, e capire come il processo di rinnovamento distrugga per ricreare da capo.

Interessante il fatto che Warren Buffett ha investito massicciamente su un solo titolo tecnologico, la Apple, preferendo la logica di investimento su titoli meno soggetti all’impeto potenziale della Distruzione Creativa. Così, per il titolo Coca Cola, per Gillette, piuttosto che per Kraft, evitando invece Google, Amazon, Microsoft. La logica di Buffett è la conservazione e l’accrescimento di valore nel lungo termine, piuttosto che la speculazione di breve.

L’1 settembre scorso alle 10.30 è andato in onda il Martedì della Borsa, abbiamo condiviso la Scelta Vincente insieme con Giorgio Pallini,l’appuntamento di Traders’ Magazine Italia rivolto agli investitori e ai trader che amano lo stock picking. Un modello di selezione dei titoli basato su analisi scientifica e statistica perché ogni tuo investimento diventi una Scelta Vincente. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

 

P.S.: Modelli di investimento e di trading diversi portano a risultati differenti. Il segreto è quello di scegliere quello più adeguato al profilo di rischio e ai propri obiettivi personali, con chiarezza di idee e lealtà verso se stessi. Più difficile a farsi che a dirsi: ma la strada è quella che passa attraverso una fiducia assoluta nella crescita della Cultura finanziaria personale, l’unico modo per dotarsi degli strumenti giusti. Strada impegnativa, ma l’unica possibile. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

Maurizio Monti

 

Editore TRADERS’ Magazine Italia

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