La UE vuole pignorare la scrivania di Boris Johnson
A quale crisi del passato assomiglia quella del Covid? Sicuramente a molte altre, con somiglianze insidiose anche costellate di crolli conseguenti a irrazionali salite delle borse o a bolle vere e proprie, poi inevitabilmente destinate a scoppiare.
E siamo anche sicuri che non assomiglia a quella del 2008-2009, come abbiamo già espresso più volte su queste colonne fin dalla prima esplosione avvenuta in febbraio e marzo.
Un cambio molto correlato con l’andamento delle borse americane, e conseguentemente mondiali, è notoriamente il Dollaro contro Yen.
Per guardare a un po’ di storia recente, nel 2007, in concomitanza con il massimo relativo di maggio di quell’anno, il dollaro Yen cominciava a scendere, anticipando il secondo massimo delle borse in ottobre, da cui poi avremmo visto la prima grande discesa di gennaio 2008.
A novembre 2009 il dollaro yen provava a ripartire, parallelo alle borse che erano ormai in rialzo dal grande affondo del 6 marzo 2009. Non riusciva a rispettare il ritmo con le borse per la debolezza sfrenata del dollaro ancora in fase di assestamento post-crisi. La ripartenza vera è stata a fine 2011-inizio 2012 con la formidabile ascesa che avrebbe poi riportato i valori del dollaro yen nella zona da cui erano partiti in discesa proprio nel maggio del 2007.
Nella crisi del Covid, il Dollaro Yen ha seguito il destino del dollaro: grande ribasso insieme con le borse fino agli inizi di marzo. Ne è seguita la reazione a favore del dollaro come “bene rifugio” (o una reazione dovuta forse a qualche drammatica crisi di carenza di dollari da parte di qualche grande fornitore di liquidità di cui nessuno ha osato parlare?), reazione conclusasi con la fine del ribasso delle borse. Con un po’ di ritardo il Dollaro Yen riprendeva la sua ascesa in parallelo alle borse fino al massimo relativo della prima decade di giugno.
Poi … dollaro in discesa e dollaro-yen in discesa. Anche se le borse continuavano a salire fino a tutto agosto, rompendo la correlazione.
Andando indietro nel tempo, un fenomeno consimile era avvenuto dalla metà del 1998 fino alla lateralità iniziale del 2000, da cui poi è partita la discesa della bolla dot-com.
Quel diavolo di Dollaro-Yen: se fermiamo l’analisi al carry-trade come si faceva una volta, credo che siamo fuori strada e qualcosa di molto diverso e molto più profondo permetterebbe di spiegarci la divergenza attuale. Che, magari, un giorno ci verrà spiegata meglio, perché c’era qualcosa che non sapevamo o che non si vedeva o che era meglio non sapessimo.
Lunedì 14 settembre, alle ore 18, insieme con Fabrizio Mastroforti per la serie di Webinar La Foresta di Sherwood, del portale Raccomandazioni di Borsa, abbiamo esaminato le valute in questo particolare momento di mercato: il Dollaro-Yen potrebbe continuare a scendere o uscirà al rialzo da questa fase di incertezza? E che dire delle altre valute contro lo Yen, dove si sono viste di nuovo grandi occasioni di trading negli ultimi giorni? Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.
P.S.: E così la UE intenterà un procedimento contro la Gran Bretagna. Conseguenze sulla sterlina? Chissà, forse non più di tanto. Di sicuro, uno degli argomenti di cui abbiamo parlato, la sterlina contro yen e contro dollaro, magari abbiamo scoperto delle belle opportunità di trading. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione di una appassionante discussione di grande Cultura Finanziaria.
Editore TRADERS’ Magazine ItaliaMaurizio Monti