Seconda puntata.
Se ti sei perso la prima puntata, la trovi qui:
https://www.traders-mag.it/elon-musk-secondo-uomo-piu-potente-mondo
Musk bambino.
Parliamo quindi di quei primi anni settanta, che vedono Elon nascere e crescere.
Musk vive i suoi primi anni in quella che può essere descritta come una vita neocoloniale.
Se eri un sudafricano bianco in quel periodo e avevi un po’ di soldi, vivevi con i servi a tua completa disposizione. Vivevi incase tentacolari.
La testimonianza della madre di Elon sulla ricchezza accumulata dal marito in poco tempo ha dell’incredibile.
La guerra di liberazione della Namibia.
Sam Nujoma fu un combattente per la libertà che portò la Namibia, cioè l’Africa Sud-Occidentale, all’indipendenza dal Sud Africa dell’apartheid.
Nujoma fu il fondatore di Swapo, il South West Africa People’s Organization, cioè il movimento di liberazione di quella che sarebbe poi diventata la Namibia.
L’Angola, allora sotto dominio portoghese, deve fronteggiare la guerriglia di numerosi gruppi indipendentisti armati.
Il Portogallo nel 1975 lascia l’Angola al suo destino e questa diventa la base operativa per ospitare SWAPO, il movimento di Nujoma per l’indipendenza della Namibia.
Da quelle basi, Nujoma attacca le truppe sudafricane.
Il governo sudafricano sottovaluta la situazione, la chiama “la guerra di confine”. Alla fine, perderà quella guerra.
Ma all’inizio degli anni settanta, la situazione era ancora saldamente in mano al governo del Sud Africa.
Peter, il grande amico di Elon.
In quel periodo, il padre di un bambino di nome Peter Thiel (il futuro socio di affari di Elon Musk) trova lavoro in una miniera di uranio nell’Africa Sud Occidentale.
Per Peter, è previsto un futuro radioso con una buona educazione e la scelta delle migliori scuole.
L’Africa Sud Occidentale (la futura Namibia) era stata una colonia tedesca fino alla fine della prima guerra mondiale.
La Germania perse la guerra e l’Africa Sud Occidentale venne incorporata nella colonia britannica del Sud Africa.
Nondimeno gran parte della popolazione era di discendenza tedesca.
Ancora nei primi anni novanta, a Windhoek, una delle città della Namibia, la via principale si chiamava Hermann Goering Strasse. chiamata così in onore del padre della Luftwaffe ai tempi di Hitler: il signor Goering padre era stato infatti governatore dell’Africa Sud Occidentale.
Anche Swakopmund, la città della miniera di Uranio in cui lavorava il padre di Peter Thiel, conservava ancora fino agli anni ottanta e novanta visibili nostalgie filo-naziste: i negozi vendevano articoli e souvenirs con bandiere e immagini a tema nazista e festeggiavano ogni anno il compleanno di Hitler.
Peter Thiel andò a una scuola tedesca di Swakopmund, in una atmosfera di nostalgia per il regime hitleriano.
Era di quegli anni un articolo comparso sul New York Times, dove un giornalista raccontava di essersi fermato ad una stazione di servizio per fare il pieno di benzina e l’addetto gli fece apertamente il saluto nazista dicendogli “Heil Hitler”.
La miniera
La miniera di uranio nella quale lavorava come funzionario il padre di Peter Thiel forniva il materiale essenziale per la costruzione di bombe atomiche.
Israele insegnò la tecnologia ai sudafricani, i quali in cambio fornivano uranio. Così, sia il Sud Africa che Israele ebbero le loro bombe atomiche.
Peter Thiel, i ricordi
Thiel si è alzato in piedi entusiasta alla convention repubblicana che nominò Donald Trump come candidato alla presidenza.
In passato, ha raccontato delle sue esperienze di bambino nelle scuole di Swakopmund: le ha descritte come un ambiente propenso a dare una educazione molto brutale, che trasformò il suo modo di pensare in un libertario anti-governativo.
Questo è interessante perché è tipico del modello mentale che si è forgiato in quell’epoca.
In Sud Africa c’erano due tipi di bianchi: gli Afrikaner e la popolazione bianca di lingua inglese.
Formalmente, questi ultimi si opponevano all’Apartheid, ma non fecero mai nulla di concreto per combatterlo, anzi ne traevano vantaggio come gli Afrikaner.
Una delle conseguenze fu che la colpa dell’Apartheid fu data agli Afrikaner, e al governo di estrema destra da loro eletto.
Quelli che fecero fortune immense, dichiarandosi anti-apartheid, si lavavano la coscienza in questo modo, attribuendo il loro successo al proprio talento individuale, senza ammettere che erano stai beneficiati dall’apartheid, rifiutandosi di assumersene la responsabilità.
Il modo di pensare di Thiel sarà ispirato a questo principio e influenzerà anche il suo futuro grande amico Musk, con il quale fonderà PayPal.
L’altro grande amico di Musk
Si chiama Davis Sacks … ne parleremo presto.
Fine della Seconda Puntata.
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