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Elon Musk, il secondo uomo più potente del mondo.

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Quello che altri non ti raccontano.

Iniziamo qui un percorso a puntate per comprendere chi è Elon Musk e cosa rappresenta nello scenario politico e finanziario globale. In fondo all’articolo, un commento ai mercati della settimana.

L’esproprio: il modo più semplice per diventare ricchi
Nel 1913, nel Sudafrica coloniale, viene emanata una legge che espropria di fatto le terre alla popolazione nera.

La popolazione bianca, che rappresentava meno del 10% del totale, si appropria dell’85% delle terre, rafforzando un sistema di disuguaglianza istituzionalizzato.

John Vorster e l’ideologia del Nazionalismo Cristiano
Nel 1930, un uomo di nome John Vorster si distingue in Sudafrica come membro di una milizia neonazista, chiamata Ossewabrandwag (OB), affiliata al partito di Hitler in Germania.

Questa milizia emula le azioni del nazismo europeo, inclusi attacchi e persecuzioni contro comunità ebraiche a Johannesburg.

Nonostante ciò, il dominio inglese è così forte che il Sudafrica entra in guerra a fianco della Gran Bretagna contro Hitler.

Vorster e i suoi seguaci si oppongono e progettano l’assassinio del primo ministro sudafricano, Jan Smuts, per consegnare il paese a Hitler.

Il piano fallisce, poiché Hitler non fornisce armi per il colpo di stato.

Nel 1942, Vorster teorizza il “Nazionalismo Cristiano”, un’ideologia antidemocratica, che impone un completo allineamento degli individui al bene dello Stato.

Questa visione prevede un’educazione che inculchi disciplina e obbedienza fin dall’infanzia.

In breve, un progetto per garantire ai bianchi il dominio sui neri, sotto una maschera ideologica.

Anni ’50: l’Apartheid prende forma
Negli anni ‘50 vengono varate le leggi sull’Apartheid, ispirate direttamente al modello nazista.

L’obiettivo è relegare la popolazione nera in una condizione di subordinazione permanente, servendo economicamente e socialmente la comunità bianca.

Ariani ed ebrei, bianchi e neri: la storia si ripete con nuove etichette.

È in questo contesto che Joshua Haldemann, nonno di Elon Musk, lascia il Canada per trasferirsi in Sudafrica.

Le origini canadesi: Joshua Haldemann e il sogno tecnocratico
Negli anni ‘30, Haldemann è leader della Technocracy Inc., un movimento statunitense con l’obiettivo di rovesciare i governi democratici e sostituirli con una classe dirigente composta da tecnocrati e uomini d’affari.

Se hai presente la cerimonia di insediamento di Trump, circondato dai leader delle Big Tech, Haldemann ne sarebbe stato entusiasta.

I suoi affiliati in Canada indossavano uniformi grigie, imitando i modelli fascisti.

Nel 1939, il Canada entra in guerra con la Gran Bretagna e il movimento viene bandito.

Haldemann viene arrestato per cospirazione sovversiva, con documenti riconducibili a ideologie naziste.

Dopo la guerra, Haldemann tenta di diffondere teorie negazioniste sull’Olocausto, ma trova un clima sfavorevole in Canada.

Decide quindi di trasferirsi in Sudafrica, dove diventa un convinto sostenitore dell’Apartheid.

Errol Musk: la fortuna nelle miniere africane
Negli anni ‘60 e ‘70, il figlio di Haldemann, Errol Musk, investe in miniere di smeraldi in Zambia.

Queste miniere operano in condizioni disumane, con tassi di mortalità altissimi e lavoratori in estrema povertà.

Nel frattempo, gli investitori bianchi accumulano fortune immense.

Elon Musk nasce nel 1971
Elon Musk nasce nel 1971, figlio di Errol e Maye Musk.

In quegli anni, John Vorster è il primo ministro del Sudafrica e il sistema dell’Apartheid è ai massimi livelli di repressione.

Maye, la madre di Elon, divorzia presto da Errol Musk a causa di violenze domestiche, iniziate dalla prima notte di nozze.

Maye dichiarerà in un’intervista:
“Sono tornata incinta e piena di lividi.”

Errol Musk, alla fine del matrimonio, possedeva diverse proprietà, terreni, uno yacht e persino un jet personale.

Fine della prima puntata.

‍I mercati della settimana scorsa

Clicca per ingrandire
‍Rapporto fra Nasdaq ed S&P500

L’immagine sopra rappresenta il grafico della relazione tra Nasdaq e S&P500, uno degli indicatori fondamentali utilizzati nelle nostre analisi durante le Classroom.

Venerdì 14 febbraio scorso, il Nasdaq ha ricominciato a sostenere l’S&P500, segnalando una possibile inversione di tendenza.

La stagionalità della prossima settimana non offre ancora segnali di forza, con volatilità elevata e possibilità di stasi o ribasso moderato.

Nella seconda metà di febbraio, il VIX tende a raggiungere picchi più alti, suggerendo un possibile incremento della volatilità.

Tuttavia, è possibile che marzo porti un trend rialzista per le borse, specialmente dopo la prima settimana.

Nell’articolo per gli abbonati di Traders’ Magazine in uscita domani, analizzeremo le proiezioni sui livelli di ritracciamento e potenziali espansioni rialziste.

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Se il mercato resiste agli scossoni di febbraio, è molto probabile che assisteremo a nuovi massimi dell’S&P500 nei prossimi mesi.

Ma attenzione al periodo successivo al 10 maggio: ne parleremo nelle Classroom e negli articoli di Traders’ Magazine.

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