La giostra sta per rompersi?
Nella grande giostra dei mercati, alle volte scopriamo delle falle gigantesche.
Buchi enormi che la logica dovrebbe indurci a scoprire per tempo, a capire, a prevedere. Ma la giostra dei mercati è ormai votata alla pura speculazione, alimentata dall’infernale carosello della liquidità infinita e a costo zero. E più l’economia va male, più le borse hanno festeggiato per l’arrivo di nuova liquidità.
La liquidità serve a mantenere le quotazioni dei prezzi di borsa a livelli sostenibili fino al ripristino della normalità, dicono i benpensanti (sempre meno, specie in via di estinzione, ma sono come i democristiani negli anni settanta : nessuno dice di pensarla cosi ma sono in tanti a pensarla così).
Così, mentre abbiamo scoperto che gli ETF, e uno in particolare, erano in grado di mandare il prezzo del petrolio a meno quaranta dollari, ora scopriamo che l’aumento sfrenato della speculazione con l’acquisto di call sul mercato ultra-toro crea di fatto una bolla destinata a scoppiare, di cui avremmo visto i primi sintomi nelle giornata di giovedì e venerdì.
Fra gli attori principali della speculazione rialzista con l’acquisto di call, è arrivata una banca giapponese, la SoftBank, che avrebbe acquistato call per miliardi di dollari su 23 azioni, principalmente del Nasdaq. L’esposizione complessiva, calcolata sul nozionale, è di circa 50 miliardi di dollari. I market maker devono fare fronte a questa massiccia ondata di speculazione tramite acquisto di opzioni call coprendosi con il sottostante, che così lievita di prezzo ancora di più di quanto già non faccia per l’eccesso di liquidità di cui sopra.
Su CNBC, Jonathan Bell, di Stanhope Capital, ha rilasciato una interessante intervista, dove dichiara che “siamo con certezza all’interno di una bolla”: le cinque azioni tecnologiche americane più capitalizzate rappresentano oggi il 20 per cento dell’intero mercato americano e il 12% dell’MSCI World Index. Se questa non è una bolla… ma, conclude Bell, essa non è necessariamente sul punto di scoppiare.
La “esuberanza irrazionale” che pervade i mercati, di cui aveva parlato Greenspan nel 1995, sfociò nella crisi delle dot-com di inizio secolo. Ci vollero anni.
Questa volta, siamo parecchio avanti. Attenzione allo scoppio, pesa bene il portafoglio se ora sei esposto sull’azionario. E perché no, pensa a operazioni breve a rientro rapido per una porzione del tuo portafoglio.
Con questo modello strategico, Fabio Michettoni affronta ogni giorno i mercati: con risultati invidiabili di successo. Fabio è il bomber di Raccomandazioni di Borsa.
Ingegnere aeronautico, maestro della tecnologia di navigazione e dell’applicazione delle leggi della fisica ai mercati: inventore di un metodo vincente per fare trading sui principali future o cfd degli indici europei e mondiali. E grande maestro della interpretazione dei mercati, attraverso il filtro dei volumi, del prezzo e della volatilità.
Mercoledì 9 settembre scorso alle ore 10, l’Istituto Svizzero della Borsa ha avuto como ospite Fabio Michettoni, per la serie dedicata a Raccomandazioni di Borsa, in un imperdibile webinar di grande Cultura finanziaria. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione, accontentati sempre del meglio.
P.S.: Non è più se. È quando la giostra si romperà. Il ribasso di giovedì e venerdì scorso ci darà un indizio preciso. Una ripartenza può essere il banale rinvio a tempo indeterminato di un crollo molto più doloroso. Un ritracciamento significativo che restituisca valori più realistici è un modo per attenuare conseguenze gravi più avanti. L’opinione di Fabio Michettoni è illuminante. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.
Editore TRADERS’ Magazine ItaliaMaurizio Monti