Proteggersi guadagnando.
Nel penultimo giorno dell’anno, le borse americane hanno oscillato al ribasso, recuperando poi una metà circa del terreno perso durante la seconda parte della sessione di negoziazione.
La giornata, alle 15.30 ora italiana, inizio delle contrattazioni sull’azionario americano, si preannunciava molto critica: l’S&P500 future, nelle tre ore precedenti l’apertura, era sceso dal livello 6015-6020, fino a 5950.
Con una apertura di questo genere non ci si aspettava nulla di buono.
In effetti nelle prime due ore, prima della chiusura dei mercati europei, l’S&P500 affondava fino a 5918: livello particolarmente critico di supporto dal punto di vista del posizionamento sul versante delle opzioni.
Anche lo sfondamento di 5950 non era cosa da sottovalutare, tenuto conto del gran numero di put accumulate su quello strike, che facevano presumere una reazione.
Reazione che, in effetti, è arrivata, sotto forma di un rimbalzo che ha scagliato il prezzo fino all’area 5980/5990, secondo la migliore tradizione mean-reverting dell’S&P500.
In chiusura, i prezzi tornavano a scendere verso l’area 5960.
Sia il Dow Jones che il Nasdaq si muovevano in sincronia con il cugino S&P500, formando un parallelo pressoché perfetto.
Il supporto inferiore ora è collocato a 5865, ben lontano dalla chiusura di giornata di giovedì 30 dicembre.
Nel momento dell’affondo delle borse, il Vix volava oltre quota 19, superando i massimi del giorno precedente, per poi ripiegare in zona 16, man mano che l’azionario recuperava posizioni.
Non è un bel mercato quello che ci aspetta in gennaio, lo abbiamo già annunciato in alcuni nostri precedenti articoli, per citare solo gli ultimi:
“Ecco perché i regolatori non ci spiegano il 5 agosto”
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Maurizio Monti
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P.S.: Il 2025 vedrà almeno due onde negative piuttosto forti. Forse tre.
L’inversione di metà giornata avvenuta lunedì 30 dicembre può preludere anche ad un recupero di breve termine: ma il mercato si sta preparando ad un ritracciamento robusto.
Nella prima quindicina di gennaio potremmo vedere una accelerazione progressiva al ribasso: sugli articoli dedicati agli abbonati a Traders’ Magazine trovi le date, i livelli e il metodo previsionale di valutazione del rischio spiegato in chiaro.
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