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Il fascino di quell’idea di successo

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Usi Whatsapp?

Probabilmente non hai sentito parlare di Jan Koum.

Jan Koum è nato nel 1976 da una famiglia ebrea a Kiev, in Ucraina. Suo padre lavorava nell’edilizia, mentre sua madre era casalinga.

Dopo il crollo del comunismo nell’Europa orientale, la madre di Koum decise che era meglio per la famiglia trasferirsi negli Stati Uniti e iniziare un nuovo capitolo.

La sua nuova vita a Mountain View, in California, non fu facile.

Sebbene suo padre avesse intenzione di unirsi alla famiglia, non lo fece mai.

A peggiorare le cose, alla madre di Koum fu diagnosticato un cancro, poco dopo il suo arrivo negli Stati Uniti.

Per sbarcare il lunario, madre e figlio ricevettero l’assistenza federale: welfare, buoni pasto e alloggi governativi.

Jan, appena adolescente, cercava di integrare il reddito della famiglia, lavorando in un negozio di alimentari.

Nonostante le circostanze, Koum imparava in fretta e non aveva paura di lavorare duramente.

Due anni dopo essere arrivato negli Stati Uniti, Koum aveva imparato, da solo, la programmazione per computer.

Al college, che non completò mai, nel primo anno, lavorò con il team di sicurezza informatica di Ernst & Young.

Durante quel periodo, incontrò il suo futuro socio in affari, Brian Acton, che stava lavorando ad un progetto in Yahoo. Anche Koum fece domanda per entrare in Yahoo dove fu assunto, rimanendovi per un decennio.

Il sodalizio con Brian cresceva giorno per giorno e fra i due crebbe una amicizia profonda.

Nel 2007, ad Halloween, i due si licenziarono, insieme, da Yahoo. Decisero di andare in Sud America, per una avventura di un anno.

Chiesero di lavorare in Facebook, ma non furono accettati … di sicuro non pensavano che Facebook, di lì a qualche anno, avrebbe bussato alla loro porta.

Skype, a quel tempo, aveva riscontrato un grande successo. Koum era molto sensibile alle comunicazioni, a causa delle difficoltà che aveva incontrato nel comunicare con la sua famiglia per i costi troppo elevati.

Voleva creare una soluzione per coloro che si trovano in circostanze simili, creando un’app di messaggistica multipiattaforma facile da usare, che rendesse le telefonate e gli SMS più accessibili ad amici e familiari.

All’inizio del 2009, si consultò con il suo amico Alex Fishman, che lo aiutò a realizzare il software per una nuova app.

Inoltre, Fishman lo mise in contatto con uno sviluppatore russo, che avrebbe creato il front-end per la piattaforma di messaggistica.

Il 24 febbraio, giorno del suo compleanno, Koum incontrò Acton per giocare a Frisbee.

Quel giorno, nacque la WhatsApp Inc., la società proprietaria della nuova app. 

L’applicazione WhatsApp fu lanciata il 3 maggio 2009, pochi mesi dopo il suo concepimento.

All’inizio, l’app non funzionava. Ma un mese dopo, Apple aggiornò il software dell’iPhone per consentire le notifiche push. Era quello che mancava.

Il rilascio della nuova versione a settembre si rivelò un grande successo.

La società stabilì una quota annuale di 99 centesimi dopo il primo anno di utilizzo. Con crescita e profitti alle stelle, avevano trovato la formula giusta.

Con il successo del nuovo lancio, l’azienda iniziò a cercare investitori che potessero aiutare a scalare il suo servizio di messaggistica.

Quell’ottobre, Acton convinse diversi ex colleghi di Yahoo a investire $ 250.000 nell’attività.

Sebbene WhatsApp mostrasse promettenti segnali di crescita, non era ancora economico da gestire.

Ad esempio, il costo dei messaggi di verifica SMS costava all’azienda migliaia di dollari al mese, una cifra che a malapena era paragonabile al suo profitto di $ 5.000 al mese nel 2010.

Tuttavia, i fondatori accettarono di non ricevere uno stipendio in quei primi anni.

Inoltre, investirono denaro dai risparmi di una vita nella loro start-up. Un vero segno della fiducia che avevano nel progetto.

Tenacia, dedizione e duro lavoro diedero i loro frutti.

Nel 2011, i soldi iniziarono ad arrivare. I venture capitalist volevano entrare nell’app, ma Koum e Acton erano riluttanti a portare qualcuno a bordo.

Erano seriamente intenzionati a fare le cose a modo loro: nessuna pubblicità. Entrambi i co-fondatori volevano a tutti i costi evitare la pubblicità veicolata attraverso la loro creatura.

Nel 2011, grazie ad un accordo con Sequoia Capital, incassarono 8 milioni di dollari, e nel 2013 altri 50 milioni.

Il denaro fornì spazio per un’ulteriore crescita. L’azienda ampliò i propri uffici, assunse nuovo personale, apportò correzioni al software per migliorarlo e per dare agli utenti nuove funzionalità.

Il prodotto di diffondeva ad una velocità impressionante.

Nel 2014, Facebook fece ai co-fondatori di WhatsApp un’offerta che non potevano rifiutare: 19 miliardi di dollari.

Koum ed Acton rimasero in Facebook per alcuni anni, per poi andarsene sbattendo la porta, a causa di disaccordi relativi alla pubblicità e, soprattutto, alla protezione della privacy degli utenti.

Acton partecipò perfino al movimento #DeleteFacebook.

Ironia della sorte, Koum diventò miliardario nello stesso edificio in cui raccoglieva buoni pasto per sé e per sua madre, quando la loro unica forma di sostentamento era costituita dagli aiuti di stato.

Oggi, il patrimonio di Koum è di 9.9 miliardi di dollari. Una storia esemplare di successo.  

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Maurizio Monti

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