Selezione di alcuni film che verranno proiettati fra il 29 luglio e il 4 agosto prossimi
Siamo ad agosto di questo strano anno a dir poco imprevedibile e certamente poco amato. Siamo dunque nella seconda parte dell’anno che speriamo tutti termini portando con sé un dicembre e un Natale positivamente sorprendenti. In tanti si punta a ricostruirsi in vista dell’anno dispari alle porte che, ormai bisogna riconoscerlo, vince su quello pari di cui, come del bisestile, molti superstiziosi dicevano da tempo peste e corna. Naturalmente ci scherzo, ma pari e bisestile si è coincidenzialmente rivelato una combinazione fatale. Mi fa piacere provare qui a invitare di nuovo a scegliere mete nostrane, a supporto della nostra economia, del settore assai colpito del turismo, del Bel Paese con le sue città, i suoi anfratti, le sue spiagge, i suoi mari e laghi – la lista è infinita –stupendi e con la sua cultura agroalimentare e l’arte onnipresente che vive e dura nei secoli. Non smettiamo di osservare delle regole di autotutela dal virus per evitare rischi eccessivi. Torniamo ora a distrarci con il cinema da casa, in particolare con pochi film, tutti passati, che ho selezionato per questa settimana dal 29 luglio al 4 agosto. Ricordo come sempre di digitare sul web il titolo e la data di programmazione televisiva e, se necessario, ‘programmi tv’ o simile. Buona visione!
I film (selezionati) della settimana in ordine temporale di programmazione televisiva
- MEDITERRANEO – mercoledì 29 luglio in prima serata
Questo capolavoro di Gabriele Salvatores risale a quasi 30 anni fa e, oltre a essere un film bellissimo, è vincitore di un Oscar, quello al miglior film straniero nel 1992. La sceneggiatura è ispirata al romanzo ‘Sagapò’ di Renzo Biasion; la location utilizzata dal regista è greca (isole del dodecanneso); gli attori sono italiani e fra loro spicca il protagonista, Diego Abatantuono, che con questo ruolo si propone come attore di categoria A al pubblico, presso il quale è fino ad allora noto per film un po’ demenziali come ‘Attila flagello di Dio’ e simili. La Miramax che acquistò i diritti del film e ne propose una versione per gli americani tagliò 11 minuti di film e sembra che ciò sia avvenuto contro il volere del regista. Trama: un gruppo di soldati sbarca in un’isola dell’Egeo ma la situazione non richiede particolari interventi militari, il che spinge ogni personaggio a svolgere attività estranee al proprio essere soldato e lo fa senza grandi possibilità di comunicazione al di fuori dell’isola. Poco dopo lo stanziamento del gruppo, spuntano fuori i locali che fino ad allora li avevano osservati e così donne e bambini e un prete infoltiscono il gruppo e la loro vita. Diverse scene e personaggi sono ironicamente geniali e creano un’empatia con il pubblico che spinge quest’ultimo a sentirsi su quell’isola, in mezzo a questi uomini di guerra che di guerra non sanno granché. ‘Mediterraneo’ è nato come terzo film di una trilogia diretta da Salvatores, subito dopo ‘Tourné’ del 1990, e proiettato in televisione sempre il 29 luglio sullo stesso canale in seconda serata, e ‘Marrakech Express’ del 1989. Il fil rouge dei 3 film è la fuga. In ‘Mediterraneo’ la didascalia finale è ‘Dedicato a tutti quelli che stanno scappando’. C’è un errore storico nel film che, con la vittoria dell’Oscar, ha assunto maggiore gravità: l’inno intonato è quello di Mameli ma solo nel 1946 divenne l’inno ufficiale italiano, invece prima pare che l’inno del Regio Esercito fosse la Marcia reale d’ordinanza. Rivediamolo.
F1) Locandina e trailer di “Mediterraneo”
Fonte: https://cloud.cgentertainment.it/img/film/3068/LOC1_3068.jpg
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=om1-bi5yeWM
Foto scena del film e ritiro dell’Oscar
F1a) Fonte: https://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2016/01/mediterraneo-1.jpg
F1b) Fonte: https://www.iodonna.it/wp-content/uploads/2016/01/01-00001092000878x.jpg
- SENTI CHI PARLA – venerdì 31 luglio in prima serata
John Travolta, Kirstie Alley e una serie di bambini nel ruolo di Mickey. Un film strepitoso, divertente, allegro, dai messaggi positivi, dai valori che tutti vorremmo trovare in un tasssista qualsiasi cui non paghiamo la corsa perché ci è impossibile in quel momento, dallo humour raffinato di certe commedie, dalla simpatia dei personaggi non solo principali. Un film che consiglio fortemente anche qualora, ben possibile, l’abbiate visto più volte. La versione italiana è caratterizzata dalla voce di Paolo Villaggio nei ‘panni’ del bambino protagonista e, nel proseguio ‘Senti chi parla adesso’, dove compare la sorellina di Mickey, da quella della bravissima e ironica Anna Mazzamauro. Trama: la povera Mollie un po’ sfortunata con gli uomini e con la madre, peperina, frequenta con idee serie ma unilaterali una persona dalla quale scopre di aspettare un figlio, ma che accidentalmente vede per strada fra le braccia di un’altra. Nella tragedia del fatto e nella consequenziale presa di consapevolezza che sarà una madre single, il che 30 anzi 31 anni fa (il film è del 1989) non era cosa da tutti i giorni, Mollie arriva al fatidico giorno in cui le si rompono le acque e deve correre in ospedale ed, essendo sprovvista di accompagnatori in quell’emergenza, corre a fermare un taxi e ci monta su. Così James e la donna si conoscono, ma l’impatto non è esattamente da copione romantico. Sarà il piccolo Mickey a unirli, anche perché istintivamente attratto da una sola potenziale figura paterna, James appunto. Naturalmente Mollie si innamorerà di James. Risate assicurate. Rivediamolo.
F2) Locandina e trailer di “Senti chi parla”
Fonte: https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/I/51efo-4vodL.jpg
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=L43lt0bVG0Q
Foto cast del film
F2a) Fonte: https://img.netflixlovers.it/img/movies/S/712171-senti-chi-parla-netflix-res1_825x464.jpg
- BALLA COI LUPI – giovedì 1 agosto in prima serata
Collego questo film a mio padre, perché lo vidi con lui a 16 anni. Prodotto e interpretato da un giovane Kevin Kostner, che qui si autodirige, la sceneggiatura è opera dell’autore del romanzo dal medesimo titolo che ha ispirato la pellicola, Michael Blake. Fu vincitore di ben 7 premi Oscar fra cui Miglior Attore protagonista e Migliore scenografia. Categoria Western, ma grado di piacimento universale, infatti si estende a un pubblico ben più vasto di quello amante del genere, grazie alle immagini, la musica, i valori trasmessi dal film ma soprattutto, ciò che piacque a me e papà, il rapporto fra il protagonista e un lupo solitario, chiamato dallo stesso ‘due calzini’ per via delle zampe anteriori per metà bianche. Commovente è l’affetto che si instaura fra l’essere umano e quello animale in questo film, a dispetto di quanto narrato da certe fiabe che descrivono il secondo come un mostro acerrimo nemico dalla crudeltà efferata e ahimè a dispetto della caccia che lo vuole morto anzi estinto, cosa che sta avvenendo in particolare nel Nord America. Alla Festa del cinema di Roma di pochi anni fa, il produttore Stefano Gallini-Durante presentò con successo un documentario dal titolo ‘The war in between’ sulla preziosità dei lupi anche per aiutare psicoemotivamente i veterani di guerra rimpatriati e, in una intervista che facemmo per telefono da Milano a Los Angeles, mi raccontò del serissimo pericolo di estinzione degli splendidi quadrupedi (www.paganinimusicfestival.com/uploads/2/5/4/6/25469245/pressrelease_tradersmag_122018.pdf), dicendomi che ben il 96% finiva ucciso e che rispetto ai 500.000 lupi, presenti in Nord America a inizio 900, statisticamente se ne calcolavano sui 19.000 rimasti. Anche il WWF è attivo da tempo contro il bracconaggio senza freni a danno in particolare dei lupi con un’operazione chiamata ‘San Francesco’ (https://www.wwf.it/lupo/ ; alcuni dati allarmanti: https://www.wwf.it/lupo/soslupo/). Forse anche per questo è il caso di rivedere questa pellicola meravigliosa, di promuoverla per il suo valore. Trama: siamo in piena Guerra di secessione (1863) e il tenente John Dunbar, ufficiale dell’Esercito Unionista di stanza in Tennessee, viene gravemente ferito. Sicuro di dover subire l’amputazione di un piede, compie un gesto estremo davanti alla linea nemica, ma non muore e anzi aiuta a sbloccare la situazione di stallo fra i due eserciti facendo sì che si fronteggino da vicino; vince così l’Esercito Unionista. A quel punto, premiato per il suo atto valoroso, può scegliere, una volta curato, il luogo della sua futura destinazione e il tenente opta per un presidio della frontiera dell’Ovest, ai margini delle praterie del Nebraska. Arrivato a Fort Hays, in Kansas, Dunbar viene spedito dal folle comandante del presidio, il maggiore Fambrough, a Fort Sedgewick, l’avamposto più remoto. Qui John si stablisce e scrive il suo diario, nel quale annota tutto quello che gli succede. Con lui solo il suo cavallo Cisco ed il già menzionato lupo ‘Due Calzini’. L’incontro con la vicina tribù di indiani Sioux Lakota gli cambierà vita e visione, ciò che gli farà prendere un’altra posizione. Rivediamolo.
F3) Locandina e trailer di “Balla coi lupi”
Fonte: https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/I/51mjx7sYi0L._SY445_.jpg
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=CbJVjSenx78
Foto scena del film (Due Calzini)
F3a) Fonte: https://www.k9uominiecani.com/wp-content/uploads/2017/02/401-300×130.png
- MATCH POINT – domenica 2 agosto in seconda serata
Un ragazzo bello, intelligente e sveglio dà lezioni di tennis a un inglese di alto rango che lo prende in simpatia e lo presenta alla famiglia d’origine oltre che alla fidanzata, americana e attrice ossia l’antitesi rispetto alla madre conservativa e ambiziosa di lui. Il potere, non solo economico, unito alla generosità con cui viene accolto Chris, spingono il giovane a sognare di entrare in quella bellissima famiglia che non sembra spaventata dal suo livello sociale inferiore, poiché la loro unica figlia se ne innamora. Il forte sex appeal di Nola, soprattutto quando Tom la lascia per una ragazza del suo status, è un afrodisiaco potente per Chris, che la desidera senza tuttavia voler rinunciare a una esistenza ricca e sfavillante. Fino a che tutto è sotto controllo, l’insegnante di tennis che pian piano entra anche nell’azienda della ricca famiglia, preso in simpatia dal capostipite, mantiene la relazione con la bella attrice, che nel frattempo continua a fare provini senza risultati soddisfacenti. Quando però accade un fatto inatteso e determinante, le carte in tavola cambiano e Chris deve scegliere la strada da seguire. La soluzione che adotterà, una volta compreso definitivamente a che cosa intende rinunciare, sarà tremenda e, solo per una banale coincidenza per lui fortunata, si salverà da ogni accusa. Rivediamolo.
(Se può interessare: www.traders-mag.it/crimini-misfatti-match-point-woody-allen-basile-html/)
F4) Locandina e trailer di “Match Point”
Fonte: https://pad.mymovies.it/filmclub/2005/05/033/locandina.jpg
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=N8Gtfhry3XQ
Foto scena del film
F4a) Fonte: https://i.ytimg.com/vi/Hj9WsioJbJw/maxresdefault.jpg
- UOMINI CHE ODIANO LE DONNE – martedì 3 agosto in prima serata
Di tutt’altro genere è questo film del 2009, rispetto a quelli descritti e scelti fino a qui per la settimana. A ispirarlo l’omonimo bestseller scritto dallo svedese Stieg Larsson. Incassi alle stelle per questo prodotto cinematografico per il quale in primis bisognerebbe ringraziare proprio Larsson, che scrisse una trilogia di romanzi venduti in oltre 8 milioni di copie in tutto il mondo e che malauguratamente è morto d’improvviso nel 2004, poco prima di riuscire a sapere e godere del successo del suo lavoro. Aveva appena consegnato il manoscritto all’editore svedese e un malore lo colse dopo aver salito 4 piani di scale a piedi in un edificio senza ascensore. Vi furono un remake e due seguiti di questo film. Il remake è uscito 2 anni dopo, passando dal trio, regista e attori principali (nei ruoli di Mikael Blomkvist e Lisbeth Salander), Niels Arden Oplev-Michael Nyqvist-Noomi Rapace al trio David Fincher-Daniel Craig-Rooney Mara e al nuovo titolo ‘Millenium-Uomini che odiano le donne’, arrivato in Italia nel 2012. I due sequel del primo film e libro sono usciti entrambi già nel 2009: ‘La ragazza che giocava con il fuoco’ e ‘La regina dei castelli di carta’. Tornando al film di prossima programmazione televisiva, la trama è questa in breve: un giornalista caduto in disgrazia e una ragazza esperta di informatica indagano sul caso di una donna scomparsa quaranta anni prima e portano alla luce gli oscuri segreti di una famiglia. Il budget del film è stato stimato di $ 100.000.000, gli incassi italiani hanno superato i 2 milioni € e quelli nel mondo hanno raggiunto i 232.6 milioni $. Infine, nel 2018 è uscito, con la quarta Lisbeth Salander interpretata per l’occasione da Claire Foy, ‘Millenium: The girl in spider’s web’ che ho recensito: https://alessandrabasileattrice.com/wp-content/uploads/2019/01/social_basile_012019.pdf .
F5) Locandina e trailer di “Uomini che odiano le donne”
Fonte: https://pad.mymovies.it/filmclub/2009/02/049/locandina.jpg
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=1hiE8mq4Afg
Foto del primo film tratto dal romanzo di Stieg Larsson
F5a) Fonte: https://api.superguidatv.it/v1/movies/2682/backdrops/1?width=720
Alessandra Basile
Attrice e Autrice. Inoltre collabora con la Comunicazione corporate di un’azienda. E’ Life Coach ICF e dal 2018 Mediatore giudiziario. Presiede l’Associazione filodrammatica Effort Abvp con la quale ha interpretato e prodotto diversi spettacoli teatrali a tematica sociale, fra i quali una pièce contro la violenza domestica, “Dolores”, della cui versione italiana è co-autrice Siae. Ama scrivere di film, spettacoli e personaggi.
Email: alessandraeffort@icloud.com
Sito web: www.alessandrabasileattrice.com
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