I film di giugno, iniziamo da mercoledì 3 con un’altra settimana di programmi
Siamo vicini alla riapertura delle frontiere, che gioia! La speranza è alta perché la curva dei numeri che temiamo da circa 3 mesi continui la sua discesa, aggiungerei all’inferno come augurio al virus che ci ha ingabbiati e terrorizzati, bloccati e distrutti. Il sole splende, fa caldo, il mare è il sogno di chi vive nelle grandi città o di chi non lo vede dalle proprie finestre. L’estate è alle porte, la primavera è passata quasi in silenzio, perciò il desiderio di leggerezza, di vacanza, di aria aperta e colori e profumi è forte, credo, in tutti. Persino i cinema e i teatri potranno riaprire fra una decina di giorni o qualcosa in più, ma su questo tema mi sono già espressa e il mio appello continua perché non è certo questo il periodo dell’anno in cui film o spettacoli decollano, quindi a molti converrà rinviare il discorso a fine anno o addirittura al prossimo anno. Sulla Cultura ho speranza perché questa risorge sempre e perché l’Artista, di qualunque categoria, grazie alla sua creatività rinasce e si esprime e trova la forza. Io lo ridico perché ci credo: la Cultura è un Valore fondamentale e primario in un paese, per un popolo, fra i cittadini, negli uomini e nelle donne. La Cultura supporta il bene della salute psico-emotiva. Se la salute fisica è importante quella di cuore e testa lo è altrettanto o quasi, perché aiuta il singolo con la forza del Sapere. La Cultura non sta solo a scuola, ma anche nelle biblioteche, nei teatri, nei cinema, in ogni luogo dedicato. Che lo Stato ai più alti livelli ne prenda dunque atto e stanzi quanto necessario per sostenerla!
Andiamo al cinema dal divano (sempre più stufo ma ormai grande amico) e vediamoci i tanti film di questa settimana, come sempre da oggi mercoledì sera al prossimo martedì. Buona visione!
Alcuni film a seconda del genere: Mercoledì 3/6, i film di Carlo: Gallo Cedrone e Acqua e Sapone
Continuano i film della commedia italo-romana – come amo definirla io, quindi molto legata alla nostra italianità e particolarmente alla romanità simpatica talvolta dialettale e certamente del popolo – di Carlo Verdone, fine osservatore del linguaggio corporeo del così detto uomo della strada, cioè l’uomo comune. E questa settimana, concentrati nella serata di mercoledì, possiamo goderci “Gallo Cedrone” (1) e subito dopo “Acqua e Sapone” (2). Quest’ultimo fu il settimo film interpretato dall’attore comico e il quarto che egli diresse, inoltre ne fu autore del soggetto e, come in altri suoi film, Verdone partecipò alla sceneggiatura. Siamo con ‘Acqua e sapone’ all’epoca del primo Verdone, quello che personalmente amo di più e che ho menzionato la scorsa volta. Non mancarono i riconoscimenti importanti alle interpretazioni, in particolare, della bravissima caratterista Elena Fabrizi, sorella di Aldo Fabrizi e più conosciuta come la Sora Lella, e del qui esordiente Fabrizio Bracconeri, che tutti ricordiamo nella serie allora seguitissima ‘I ragazzi della 3a C’, cui lo stesso accedette 4 anni dopo. Mi fa piacere soffermarmi su questi due attori davvero bravi, premiati nel 1984 rispettivamente con l’assegnazione del David di Donatello alla miglior attrice non protagonista e la candidatura al Nastro d’argento come migliore attore esordiente, raccontando che (parto da lui): Fabrizio Bracconeri, che nei primissimi anni 80 lavorava nell’officina di suo zio di cui proprio Verdone era cliente, assillò il regista ormai lanciato perché gli affidasse un ruolo e riuscì nell’impresa, grazie alla quale ebbe poi l’occasione sia di partecipare al film dei Vanzina ‘Amarsi un pò’, sia soprattutto di interpretare nel 1987 il personaggio che lo avrebbe reso famoso: Bruno Sacchi; passando alla grande Elena Fabrizi, prima di darsi al cinema, aveva gestito una trattoria in Campo de’ Fiori e poi, assieme al marito e al figlio, un altro ristorante sull’Isola Tiberina chiamato Sora Lella che oggi è in mano ai tre nipoti, e si era dedicata al teatro, un po’ sulla scia del fratello maggiore di 10 anni – forse anche per questo, oltre che per i caratteri non semplici di entrambi, Aldo e Elena non erano mai andati molto d’accordo – esordendo sul grande schermo solo nel 1958 a 43 anni: il film era diretto da Monicelli con il titolo ‘I soliti ignoti’ e interpretato, fra gli altri attori, da mostri sacri quali Totò, Mastroianni e Gassman (!); seguirono delle commedie nelle quali la Fabrizi fu diretta da registi come Steno e Scola; negli anni 80, ormai anziana, divenne la nota nonna burbera e bonaria di ‘Bianco, rosso e Verdone’ e, visto che lo citiamo qui, di ‘Acqua e sapone’, infatti Verdone, che era rimasto colpito dalla sua personalità dopo averla sentita parlare ai microfoni di Radio Lazio, l’aveva incontrata nel bar dove lei era solita recarsi e l’aveva ‘arruolata’; grazie al ruolo in ‘Bianco rosso e Verdone’ la Sora Lella vinse un Nastro d’argento come miglior attrice esordiente; Elena morì prima dei suoi 80 anni a causa di alcune complicanze del suo stato di salute già compromesso dal diabete di cui soffriva da tempo, ma resta a tutt’oggi per il popolo italiano la nonna di Verdone e forse quella che tutti vorremmo.
L’ho già scritto volta scorsa e lo ribadisco: da attrice, se ne avessi avuta l’occasione anche se so di non essere una caratterista, mi sarebbe molto piaciuto lavorare con il bravo e simpaticissimo Carlo, il primo Carlo. Certo, allora sarei stata troppo piccola, così mi consolo, almeno fino a ‘Maledetto il giorno che ti ho incontrato’. Non mi soffermerò sulle trame di questi 2 film, fra i quali il mio preferito è senz’altro ‘Acqua e sapone’, il brano principale della cui colonna sonora intitolato come il film fu scritto da Vasco Rossi e cantato dagli Stadio. I miei voti sono questi: 1) 6/7 e 2) 8.
F1a) Locandina di ‘Gallo Cedrone’
La locandina del film ‘Gallo Cedrone’ diretto da Carlo Verdone
Fonte: https://aforismi.meglio.it/img/film/Gallo_cedrone.jpg
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=IyNA59zjD4Y
F1b) Locandina di ‘Acqua e sapone’
La locandina del film ‘Acqua e sapone’ diretto da Carlo Verdone
Fonte: https://pad.mymovies.it/filmclub/2011/08/041/locandina.jpg
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=wkGI5FxR8zY
Alcuni film a seconda del genere: Mercoledì 3/6, Sabato 6/6, Lunedì 8/6, il Teatro (musica, prosa) e i suoi autori: Le nozze di Figaro e Gospodin e My name is Ernest
Cultura, è ancora il caso di dirlo. In 3 serate, tutte sullo stesso canale – non posso menzionarlo ma posso lodarlo – andranno in onda in ordine di apparizione la grande musica classica, la prosa teatrale interpretata da un bravissimo attore italiano, nato 2 giorni esatti prima di me, e la biografia di un autore importante come Hemingway, scrittore di opere letterarie indimenticabili fra le quali ‘Il vecchio e il mare’ o ‘Per chi suona la campana’. 1) ‘Le Nozze di Figaro’: l’opera, divisa in quattro atti, racconta del Conte d’Almaviva che, invaghito di Susanna, la cameriera della Contessa, sulla quale vorrebbe imporre lo “ius primae noctis”, trama per conquistare la sua preda e vive eventi drammatici ma anche comici, intrecciandosi con moltissimi personaggi in una giornata di passione travolgente, alla fine della quale, tra servi e padroni, chi viene fuori meglio sono senz’altro i primi paradossalmente più nobili, oltre che intelligenti, degli altri. Naturalmente, Mozart ridicolizza così le classi sociali privilegiate dell’epoca. Una grande particolarità dell’opera che va ricordata è che costituì un momento decisivo nella storia del teatro in musica, perché con essa l’opera comica, generalmente considerata inferiore e popolaresca rispetto al dramma in musica, divenne la più importante forma di teatro musicale, soppiantando l’opera seria proprio per la sua maggiore efficacia drammatica e per la capacità di introspezione psicologica. ‘Le nozze di Figaro’ ebbe un successo molto contenuto a Vienna ma notevole a Praga: correva il dicembre del 1786 e 5 mesi dopo Wolfgang Amadeus Mozart moriva. 2) ‘Gospodin’: lo spettacolo è tratto dal testo scritto dall’esordiente Philipp Löhle ed è diretto da Giorgio Barberio Corsetti e interpretato da Claudio Santamaria con un paio di attori che in alcune scene sono con lui, protagonista della storia. Storia che narra le scorribande di un uomo semplice, Gospodin appunto, in una grande città, inseguito dai fantasmi di un mondo che non vuole perché rifiuta qualsiasi condizionamento, optando per il ‘mollo tutto e vivo in pace’, e la pressione del guadagno, preferendo ad esso il baratto. Gospodin è un’ invenzione poetica che ci dovrebbe/potrebbe rappresentare specie in certi momenti della vita. Il testo è originale e odierno: è un teatro fatto di sorprese e esplora duramente le contraddizioni di una società votata al consumo, attraverso un anti-eroe tragicomico anti-capitalista che finisce in prigione e lì trova la sua pace. 3) ‘My name is Ernest’: una docufiction racconta il noto scrittore americano ponendo il focus sui due periodi che aveva trascorso nel Veneto, cioè nel 1918, durante il primo conflitto mondiale, e nel 1948. Hemingway era giunto a Schio come volontario americano della Croce Rossa e aveva fatto ritorno nella terra dei Dogi trent’anni più tardi ormai famoso. “Avere un cuore da bambino non è una vergogna, ma un onore”: inizia con questa massima di Hemingway il film, nel quale, vi è, ad accompagnarci in questo interessante viaggio italiano dello scrittore, la figura, pertanto metaforica, di un bambino. La regia è di Emilio Briguglio, la produzione della Venice Film Production e l’anno in cui fu portato sul grande schermo è il 2013 (www.facebook.com/MyNameIsErnest?fref=ts ).
Continuo a dare come mio voto complessivo un 10, per premiare la Cultura specie così di livello.
F2) Locandine di ‘Le nozze di Figaro’, ‘Gospodin’, ‘My name is Ernest’
Nell’immagine F2a) la locandina di ‘Le nozze di Figaro’ regia di Giorgio Ferrara.
Fonte: https://musicofilia.files.wordpress.com/2015/02/nozze-3.jpg
Nell’immagine F2b) la locandina di ‘Gospodin’ di Giorgio Barberio Corsetti.
Fonte: https://www.teatro.it/old/2017-04/spettacolo_28977.jpg
Nell’immagine F2c) la locandina di ‘My name is Ernest’ di Emilio Briguglio.
Fonte: https://www.operaestate.it/wp-content/uploads/2015/06/my-name-is-ernest-locandina-432×512.jpg
Alcuni film a seconda del genere: Venerdì 5/6, il grande Woody: Un giorno di pioggia a New York
Siamo giunti al meraviglioso Woody Allen, un regista con cui credo in moltissime vorrebbero lavorare, visto come sono raffinati, intelligentemente comici, talvolta psicologicamente complessi, tragicamente affascinanti i personaggi che lui scrive e descrive, per i quali crea dialoghi semplicemente perfetti. Ebbene sì, a me piace proprio tanto questo regista basso magrolino non bello. No, non fisicamente! Ma come artista, regista e dialoghista. Le sue attrici sono in genere più che vestite e danno vita a storie e personaggi in modo riuscito e.. premiato. Si pensi al recente (in televisione) ‘Blue Jasmine’ con una straordinaria Cate Blanchett nei panni di una moderna Blanche Dubois (www.traders-mag.it/film-televisione-free-pay-digitale-terrestre-satellitare-1-parte/). Al centro della storia di questo che è l’ultimo film ad oggi del regista, uscito l’anno scorso, vi è una coppia di giovanissimi – lui alto-borghese, lei no ma coinvoglente e appassionata di cinema che gli dà carica – che va a passare un weekend a New York, dove vivono i famigliari del ragazzo, che però non vorrebbe incontrare sua madre e gli altri membri della famiglia, ma si ritrova separata a causa di eventi e persone che si mettono in mezzo per una serie di coincidenze particolari, così i 2 innamorati finiranno per rincorrersi e intanto vivere situazioni impreviste. Una nota: l’uscita del film è stata in realtà ritardata, a causa del movimento MeToo che ha risposto ad affermazioni di Allen ritenute contrarie al movimento; molti attori hanno preso le distanze dal regista, mentre altri, fra i quali Diane Keaton, Scarlett Johansson e la moglie, l’hanno sostenuto. Amazon e la casa editrice Hachette non hanno più pubblicato la sua autobiografia, intitolata ‘A proposito di niente’: la stessa uscirà nel 2020 in Europa. Allen ha intentato una causa contro Amazon per 80 milioni di dollari per danni materiali e morali. Si vedrà come finirà, intanto io sono con lui. Voto: 7/8.
F3) Locandina di ‘Un giorno di pioggia a New York’
La locandina del film ‘Un giorno di pioggia a New York’ di Woody Allen
Fonte: https://www.impattosonoro.it/wp-content/themes/impatto-theme/images/giorno-pioggia3-380×600.jpg
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=hEnbkz78yhs
Alcuni film a seconda del genere: Venerdì 5/6, scomodi film da Oscar: Monster
Charlize Theron vinse l’Oscar nel 2004 per questa interpretazione difficilissima e pesante. Pesante per la tematica, per le vicende narrate, per la vita condotta dalla protagonista e per l’estrema drammaticità degli eventi, caratterizzati da un alto tasso di violenza. La protagonista si chiama anzi si chiamava, essendo una persona realmente esistita, Aileen Wuornos. La serial killer, così nota perché uccise diversi uomini adescandoli come prostituta, morì in Florida, giustiziata tramite iniezione letale nella prigione di stato di Raiford, nell’ottobre del 2002 a soli 46 anni, dopo una vita infernale e 12 anni di galera. Per capire Aileen, invece di giudicarla, bisogna sapere che, quando era ancora una bambina, il padre, già divorziato dalla madre e poi accusato di violenza sui minori, si impiccò suicidandosi, che la madre l’aveva affidata con il fratellino al nonno che si era poi rivelato un alcolista, che Aileen a 14 anni fu violentata da un amico di famiglia restando incinta e che aveva dovuto dar via il bambino. E questo fu solo l’inizio. A 18 anni, dopo aver intrapreso la strada della prostituzione per mantenersi, fu arrestata per una serie di reati e a 20 anni, dopo essersi sposata e avere, a sole 9 settimane dalla cerimonia, annullato il matrimonio, perse il suo unico fratello colpito da cancro all’esofago. Mi fermo con i fatti della sua vita, anche perché i restanti sono in buona parte narrati nel film, ma invito chiunque a domandarsi come una persona – una bambina, poi ragazza, donna – possa sopravvivere a tutto questo e in che stato psico-fisico-mentale ed emotivo riesca a farlo e se è mai possibile anche solo immaginarlo. È ciò che senz’altro la splendida ed eccellente Charlize si è chiesta, addentrandosi in un lavoro di dettaglio comportamentale e psicologico (per dirla in breve) di straordinaria potenza ed efficacia. Trasformata al punto da essere irriconoscibile, l’attrice si è meritata quell’Oscar oltre a un riconoscimento globale a prescindere dalla sua fisicità reale. Voto: 8,5. (Sconsiglio la visione a chi è impressionabile: alcuni momenti del film sono tremendi)
F4) Locandina di ‘Monster’
La locandina di ‘Monster’ diretto da Patty Jenkins.
Fonte: https://i0.wp.com/opereprime.org/wp-content/uploads/2018/03/1034.jpg?fit=500%2C700&ssl=1
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=Sxj4yBXEdpg
Concludo con un elenco di altri film che consiglio, dal 3 al 9 giugno inclusi, divisi per data
- Mercoledì 3 giugno: La Signora di Purity Falls, Vendetta: una storia d’amore, I Vitelloni, Underworld, Il vento del perdono, King Kong, Juno, The Truman Show, Attacco glaciale, Batman e i problemi di famiglia, Shetland, Egitto: i nuovi misteri; e poi: Atto di fede, Mio figlio, Jumanji, Onda su onda, Natale da Chef, Gli Spietati, Harry Potter e l’ordine della Fenice
- Giovedì 4 giugno: Dante’s Peak-La furia della montagna, Amore con interessi, The Lincoln Lawyer, Opera senza autore, Escape plan 2-Ritorno all’inferno, Il Cosmo sul comò, Come farsi lasciare in 10 giorni, Che fine hanno fatto i Morgan?, Man on fire-Il fuoco della vendetta, Lo Smoking, Una doppia verità, Delitto in Camargue, Harrison’s flowers; e poi: The Bourne Identity, Solo cose belle, Il testimone invisibile, Death race, Gravity, Il segreto di Noemi
- Venerdì 5 giugno: Sabbia rosso sangue, Amore ritrovato, La Fidélité, Tutti in piedi, Notti magiche, Sex crime-Giochi pericolosi, Original sin, Still Alice (https://www.traders-mag.it/film-televisione-digitale-terrestre-satellitare-13-maggio/), 2 Fast 2 Furious, Colpo di Luna, Rombo di tuono, 2 single a nozze; e poi: Gods of Egypt, Shrek, Scrivimi ancora, Spy game
- Sabato 6 giugno: Blitz, Una fidanzata per papà, Storia di una ladra di libri, 007 Vendetta privata, L’uomo con i pugni di ferro, Asterix alle Olimpiadi, Quelli della San Pablo, 2 single a nozze, Miss Marple-Assassinio a bordo, Il fuggitivo, Giorni d’estate sul lago Lilja, Miele di donna, The Skeleton key, Il mostro e poi: Fratelli nemici-Closed enemies, Adaline-L’eterna giovinezza, Baby Blues, Ai confini della realtà, La Favorita (https://www.traders-mag.it/la-favorita-di-yorgos-lanthimos/), Maria Regina di Scozia (https://www.traders-mag.it/maria-regina-di-scozia-di-josie-rourke/)
- Domenica 7 giugno: La Battaglia di Hacksaw Ridge, Facile preda, Una notte da leoni, Ted, The fog-Nebbia assassina, Michael Clayton, Matrimonio all’italiana, Rush, Il mondo perduto: Jurassic Park, Appuntamento a San Valentino; e poi: Il tempo per vincere, Totò cerca moglie, Tutta colpa dell’amore, Rio 2-Missione Amazzonia, Un Natale speciale a New York, I Pompieri, Amore romanticismo e cioccolato, A mano disarmata, A private war
- Lunedì 8 giugno: Robin Hood, Gloria, Gloria una notte d’estate, Rosamunde Pilcher: la nebbia d’Irlanda, Scarface, La casa dei miei ricordi, Hulk, Il mondo perduto: Jurassic Park; e poi: Jackie, Lo scandalo Kennedy, Midway
- Martedì 9 giugno: La fuitina sbagliata; e poi: Tutti pazzi a Tel Aviv, Io Leonardo, Van Gogh-Sulla soglia dell’eternità (https://www.traders-mag.it/racconti-di-una-venezia-nuovamente-internazionale-terza-parte/)
Alessandra Basile
Attrice e Autrice. Inoltre collabora con la Comunicazione corporate di un’azienda. E’ Life Coach ICF e dal 2018 Mediatore giudiziario. Presiede l’Associazione filodrammatica Effort Abvp con la quale ha interpretato e prodotto diversi spettacoli teatrali a tematica sociale, fra i quali una pièce contro la violenza domestica, “Dolores”, della cui versione italiana è co-autrice Siae. Ama scrivere di film, spettacoli e personaggi.
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Sito web: www.alessandrabasileattrice.com
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