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Sul finale di settimana, S&P500 tenta il recupero

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Incompetenti e yes-man.

 

10-14 marzo 2025.
Si chiude la quarta settimana critica per l’S&P500. 

Il grande ribasso della giornata di lunedì 10 marzo non ha consentito un recupero, se non parziale, nel corso della settimana, con tre giorni latero-ribassisti, da martedì a giovedì, e un giorno di ottimismo rialzista venerdì, che ha addirittura disegnato una candela di inversione rispetto a giovedì. 

Si conferma così la tendenza sostanzialmente laterale prevista nel corso della Classroom di martedì 11, successiva al ribasso del giorno 10 marzo: 5624 è stata l’apertura del future dell’S&P500 in quella giornata dell’11 marzo, e area 5630 per la chiusura di venerdì. 

Il minimo della settimana è stato toccato giovedì a 5509, nove punti sopra il primo livello di supporto previsto durante la Classroom.

 

 

La prospettiva.
E’ possibile che il rimbalzo iniziato venerdì 14, possa continuare nei primi giorni della prossima settimana: la statistica vorrebbe fino a mercoledì 19 marzo, per poi, probabilmente, riprendere la direzione ribassista.

Se così sarà, è possibile che il rimbalzo ci faccia vedere di nuovo quota 5800 o, forse, un prezzo fra 5800 e 5850, zona dove transita la media mobile a 200 periodi, e pari al 50% circa della discesa iniziata il 20 febbraio.

Sul mercato delle opzioni, scadenza tecnica del 21 marzo sembra di poter addirittura interpretare un livello più elevato fino a 5900. 

Dal punto di vista del sentiment, dopo avere visto anche i dati dell’Università del Michigan di venerdì, tutto ciò sembra del tutto improbabile.

L’umore del mercato è ancora pessimo, e non può che essere così finché non sarà chiarita la politica sui dazi e non sarà valutabile l’impatto, eventuale, recessivo.

 

Considerazioni sul ribasso.
Può essere finito così il ribasso?

La probabilità non è a favore di questa tesi, che rimane comunque ovviamente possibile.

Il ribasso ha superato il 10%, quello che è il limite per la normale correzione. 

La media delle correzioni del passato comprese fra il 10% e il 20% potrebbe portare il future a 5250, nella zona del doppio minimo con il 5 agosto.

Peraltro, ci sono due supporti importanti ancora da rompere: 5500, ancora solo sfiorato, e la zona 5380-5400.

Se quello iniziato venerdì è solo un rimbalzo temporaneo, l’ultima settimana di marzo potrebbe farci vedere una nuova discesa importante del mercato. 

Se l’illusione del rimbalzo dovesse essere più lunga, potremmo arrivare anche alla prima settimana di aprile, normalmente rialzista, per vedere il movimento al ribasso. (ma il 2024 vide un ribasso dall’1 al 19 aprile).

Sono maggiormente a favore di un rimbalzo corposo ora, fino a una parte della prossima settimana, e poi un minimo profondo a sufficienza da sfogare la volatilità negativa del tutto. 

Come abbiamo scritto in precedenti articoli, ad esempio su https://www.traders-mag.it/guardando-il-grafico-dellsp500/ , dove dicevamo:

“E la stagionalità dice: il mercato potrebbe continuare ad essere negativo fino al 23, forse 25 marzo. Come fu ai tempi del Covid…. fino al 23 marzo.”

E dopo?
Se aprile sarà positivo, nella visione di cui sopra, dovrebbe recuperare una buona parte del terreno perduto, fino alla prima decade di maggio.

Alla memoria corre il 2008. Non perché il 2025 possa essere uguale.

Però il 2008 iniziò con un minimo a gennaio, come quello del 13 gennaio 2025.

Poi duplicò il minimo, che era un minimo profondo (molto di più di quello del 2025), in marzo.

Poi si riprese in aprile e parte di maggio.

La crisi sembrava finita, invece era solo un ritracciamento del trend ribassista, che, ormai, si era innescato.

Dopo la metà di maggio iniziò una fare incerta, laterale. Poi arrivò settembre e il disastro.

Non credo a disastri nel 2025, ma se somigliasse al 2008 come forma del grafico, e non come dimensione del movimento, potremmo avere una fase difficoltosa dopo maggio e molto negativa a fine estate ed inizio autunno.

Ne riparleremo. Magari, nel frattempo, l’America torna great again.

Per ora è solo un grande caos, con due incompetenti a capo e un gruppo nutrito di yes-man.

E il mercato non sta facendo sconti quanto a questo.

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P.S.: Se dovesse esserci una replica della forma grafica del 2008, a settembre-ottobre potremmo vedere 4600 sull’S&P500.

E’ bene esserne consapevoli. Probabilmente non sarà così. Probabilmente l’America sarà great again. 

Abbiamo fiducia nell’America, anche se non in chi la governa.

 

 

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