Nell’articolo pubblicato ieri “La differenza tra intelligenza e stupidità è che l’intelligenza ha i suoi limiti” abbiamo mostrato la continuazione dell’abbandono progressivo dell’S&P500 da parte del Nasdaq, con la diminuzione della sua forza relativa.
La divergenza con il nuovo massimo dell’S&P500 è stata evidente ed è probabile possa corrispondere ad una prossima pausa, presumibilmente di breve durata, dell’S&P500 stesso.
La prossima pubblicazione delle decisioni in materia di tassi sarà alle ore 20.00 di mercoledì 29 gennaio, con la relativa conferenza di Powell alle 20.30.
E’ scontato che i tassi rimarranno invariati, verrà dato quindi molto peso all’outlook che Powell farà intendere per il 2025, dove le previsioni attuali sono di un solo taglio di 0.25 punti.
Malgrado Powell abbia sottolineato l’indipendenza della FED dal potere politico, è facile immaginare il bombardamento di domande che potrà ricevere in funzione delle probabili attuali e future pressioni di Trump per accelerare la riduzione dei tassi.
Alle 16 di martedì 28 gennaio, sarà invece pubblicata la Consumer Confidence, giustamente considerato come importante indicatore di sentiment.
Il giorno dopo della conferenza di Powell, sarà la volta della conferenza BCE.
Nell’articolo che segue, riservato agli abbonati a Traders’ Magazine Italia, esaminiamo la settimana entrante e quelle successive sotto il profilo della stagionalità sull’S&P500 e sul Nasdaq e dei possibili punti di inversione: argomento, poi, che approfondiremo nella Classroom di martedì 28 gennaio.
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