Il grande Giacomo mi capirebbe
Sono le 20.30 dell’11 ottobre e il mini future dell’S&P500 è sceso in modo piuttosto rapido dalla quota di 3650 punti a 3580 punti.
Sembra voler sfondare al ribasso, la discesa ha causato anche un aumento repentino della volatilità.
Quando il mercato scende in questo modo, la sensazione, o la paura se preferisci, riaffiora prepotente, è il timore di ritrovarti in una delle situazioni vissute più volte quest’anno, in marzo, in aprile, in giugno, in settembre, solo per citare le più clamorose.
Sento il telefono fare il trillo tipico del messaggio whatsapp.
E’ un messaggio di un allievo, che alcuni mesi fa decise di intraprendere la formazione della sua vita imparando il metodo Dribbling.
“Alle 22 chiude a 3600”.
Non ho la piattaforma sotto mano, vado al server, la apro … vedo gli open interest, i volumi, il posizionamento di mercato degli istituzionali.
“Hai ragione, è così”, rispondo.
C’è infatti un pattern chiarissimo, quasi perfetto, non capita sempre sia così perfetto, che indica lo strike 3600 come l’area più probabile di chiusura alle 22 dell’S&P500: l’ora in cui si chiude il floor, quella oltre la quale i sottostanti azionari non sono più negoziabili.
L’ora dove avviene il calcolo del livello critico delle opzioni giornaliere, per determinare quali opzioni sono in the money o out the money, l’ora dove di fatto milioni di dollari di posizioni conoscono il loro destino e con essi i loro proprietari.
Sono le 21.57 e dò un’occhiata alla piattaforma. 3600.75 . Mi fermo a guardarla per qualche minuto. Oscilla fra 3599.25 e 3600.75, fra le 21.57 e le 22.02.
Sì, anche ieri gli istituzionali hanno lasciato le loro tracce evidenti sul mercato, durante la giornata di contrattazione. E chi conosce alcuni specifici pattern, come gli allievi che hanno imparato il metodo Dribbling, è in grado di prevedere che cosa accadrà alle 22.
Dopo avere fatto i complimenti all’allievo (ricambiati, immeritatamente dice che il merito è nostro e non suo), mi dice: “Ora lo lasceranno andare … e domani è un altro giorno”. Riconosco che sono le parole che pronuncio spesso, io stesso …
Per fare trading in opzioni, puoi anche fare a meno di prevedere che cosa avviene stasera. Ma non puoi fare a meno di avere una visione “da dentro il mercato” che ti permette di posizionarti in modo adeguato rispetto ad esso.
E’ quello che i garzoncelli scherzosi, oggi spuntati come funghi pretendendo di insegnare ad altri quello che non sanno fare neanche loro, capiranno mai.
Guadagnare dal trading in opzioni in modo costante ed armonioso è una grande risorsa.
In pochi sanno spiegare veramente che cosa sono le opzioni e come utilizzarle con profitto. Credono di sapere, e questo è il vero problema. Quindi non sapranno mai.
Il risultato di tale diffusione di pura ignoranza è una grande confusione: dal pubblico ci provengono alle volte messaggi disarmanti: “Non ho mai capito le opzioni”, “Me le hanno spiegate, ma non ho capito”, “Non le saprò mai usare” e cose consimili.
Non solo.
Si sono diffuse strategie che danno per scontato la copertura con i future delle opzioni imprudentemente lasciate scoperte, piuttosto che la vendita di opzioni nude senza un preciso criterio e piano di copertura.
L’alta volatilità fa ingolosire i furbacchioni che, non avendo nulla da raccontare di serio, diffondono un verbo pericoloso per guadagnarci sopra. Solo loro, però.
E’ tempo di pulire il piazzale. Spazzare via l’immondizia, tanta, che si è accumulata sul mercato.
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P.S.: Sono le opzioni a governare i mercati. E se le conosci, hai delle grandi opportunità da poter utilizzare a tuo vantaggio. Proprio grandi.
Quando cominciai a fare trading, 40 anni fa, conobbi un grande amico americano, di nome Richard.
Richard mi parlava delle opzioni in un’epoca in cui, da noi, non si sapeva che cosa fossero. Me ne parlava con grande passione, una passione che mi ha trasmesso e non mi ha più abbandonato. Siamo cresciuti insieme sulle opzioni.
All’epoca non c’erano gli strumenti di oggi. Tutto era molto più primitivo. C’erano i numeri. Da questo, ho imparato che imparare ad usare le opzioni comporta saperne leggere i numeri. Non i grafici. I numeri.
E’ ancora così. Se vuoi aiutarti con un grafico, va bene. Ma prima impara i numeri o i grafici ti daranno una curiosa illusione ludica, che è in realtà una grande scorciatoia del cervello che ti tende una trappola.
La stessa trappola di cui cadono vittima i garzoncelli scherzosi di cui abbiamo parlato prima. Non ne rimanere vittima anche tu, stai dalla parte giusta.
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Maurizio Monti
Editore Istituto Svizzero della Borsa
