Affonda a 5815, ma risorge.
La situazione
In alcuni nostri articoli precedenti, avevamo pubblicato la nostra visione sul mercato americano e sull’S&P500.
Nell’articolo gratuito pubblicato venerdì notte, dopo la chiusura del mercato americano “10 gennaio: mercati americani allineati per rompere i minimi?” avevo scritto “5865 è stato al momento soltanto bucato: la divergenza con un Dow Jones che ha già rotto il supporto dei minimi precedenti è però un pessimo sintomo, insieme con l’allineamento dei principali titoli sulla linea dei minimi.
La probabilità maggiore, a nostro parere, è di un inizio settimana prossima volatile e molto ribassista.
Il primo supporto inferiore dell’S&P500 è a 5815.
Ma la proiezione rende probabile un affondo fino a 5765 e 5744, prima, e a 5710 poi.
E c’è solo da sperare che basti, perché la settimana a cui andiamo incontro sarà molto impegnativa.”
Durante la notte fra domenica e lunedì, il mercato asiatico è andato al ribasso, trascinando con sé i future americani.
Anche l’Europa, nel corso della mattina, è stata piuttosto negativa, confermando il ribasso sugli americani, che andavano a toccare il supporto 5815, bucandolo per qualche minuto senza romperlo.
Come spesso accade, quando gli americani trovano gli altri che offrono loro un mercato a prezzi più bassi, loro comprano.
Con molta incertezza iniziale, così è avvenuto: prima ritornando al vecchio supporto 5865, divenuto resistenza.
Poi facendo capolino oltre, fino a 5875 e apprestandosi, dopo la chiusura delle 22, a salire verso 5880-5890.
I tre indici principali, partiti in forte negativo, hanno riacquisito così la parità e chiuso la giornata in positivo, guidati da un Dow Jones baldanzoso, seguiti dall’S&P500 e in ultimo dal Nasdaq, dove le Magnifiche, partite malissimo, alla fine hanno girato la posizione, rifiutandosi di rompere ii supporti critici.
Oggi è un altro giorno
Ci aspettano due giorni con i dati critici essenziali sull’inflazione: il PPI martedì e il CPI mercoledì.
Sappiamo che i dati recenti non sono stati incoraggianti e la delusione del mercato si è vista dai ribassi successivi al 6 dicembre.
Sarà la reazione successiva alle 14.30 di martedì 14 gennaio a determinare la direzione del mercato: se permane la delusione, potremmo assistere ad un ulteriore tentativo di rottura dei supporti: sull’S&P500 ora si ricomincia da capo, 5815 il supporto da rompere, seguito da 5765 e poi 5710.
Dal lato alto, la resistenza 5865, il vecchio supporto, è da considerare rotta a questo punto e il posizionamento sulle opzioni ci dice che il prossimo livello alto è 5935.
Quindi…
L’enigma a questo punto è quello solito: rimbalzo o ripresa? Il superamento del massimo dell’ultima candela di discesa, nel grafico, sarà il primo sintomo di una ripresa.
Ma è da crederci?
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