‘Gli amori di Anaïs’, co-interpretato da Valeria Bruni Tedeschi, è nei cinema italiani dal 28 aprile: un’amicizia sensuale scoppia fra due belle donne di età e vite differenti che, inizialmente, hanno in comune un uomo, avanti con gli anni, legato ad entrambe sentimentalmente, ma, in finale, messo da parte da tutte e due.
Il film, di genere romantico-commedia francese e di durata poco superiore all’ora e mezza, verte sul tema del desiderio, quello fra anziano e giovane e quello tutto al femminile, ed è diretto da Charline Bourgeois-Tacquet, prima attrice e ora regista e qui, pure, sceneggiatrice. Charline è arrivata persino a Cannes, dove, nella 60° edizione della settimana della critica, ‘Gli amori di Anaïs’ è stato presentato, ottenendo un certo successo, aiutato dalle musiche di qualità di Nicola Piovani: il film ha, anche, vinto il premio per la Miglior colonna sonora al Festival France Odeon di Firenze.
Fra i film interpretati da Charline, ricordiamo, in particolare, L’Avenir (2016) di Mia Hansen-LØve.
Fra i suoi lavori registici antecedenti ‘Gli amori di Anaïs’ – che è distribuito da Officine UBU e doppiato dai bravissimi professionisti del CAD, capeggiati da Monica Pariante[1] – ricordo, nel 2016, il suo primo cortometraggio, autoprodotto, e, nel 2018, ‘Pauline Enslaved’, un film di 24 minuti selezionato nella Semaine de la Critique del Festival di Cannes e accolto con entusiasmo al Festival di Clermont- Ferrand. Lo stile registico della trentaseienne francese si basa su un triplice motore: energia-movimento-ritmo. E parecchi sono l’energia e il ritmo, anche, della protagonista della storia, mentre corre: su per le scale del palazzo dove incontra Daniel; a casa propria, dove dei neo-affittuari brevi hanno quasi fatto scoppiare un incendio; da Daniel, valigia alla mano, per conviverci; nella campagna dove si trova Emilie. Per quest’ultima la curiosità morbosa di Anaïs è fervida, nonostante sia o, forse, proprio perché è il vero amore del suo nuovo vecchio compagno.
F1) Locandina di Gli amori di Anaïs
La figura F1 mostra la locandina del film commedia/romantico di Charline Borgeois-Tacquet.
Fonte: https://cineuropa.org/Galleries/406/551/poster_big.jpg?1631530842738
Trama, analisi e recensione
Gli amori di Anaïs è un film dotato di leggerezza e sottolineato dalle belle musiche composte da Nicola Piovani. Nella trama del film, gli spunti di riflessione non sono tutti lievi; penso alla malattia della mamma della protagonista, ciò che tormenta Anaïs, costretta, di fronte a tale notizia, a ridurre la sua velocità di vita, anzi a fermarsi almeno per un pò. Si sente profondamente sola, poiché nemmeno il padre le è di conforto: ognuno reagisce a suo modo e lui sembra fare come nulla fosse. Ed ecco che l’affezione improvvisa per Emilie, oltre trent’anni più grande di lei, non giunge, forse, in via del tutto casuale. Anaïs è, anche, una ragazza che soffre di claustrofobia: grazie a Daniel, che conosce all’ingresso di un palazzo, perché entrambi sono invitati a una stessa festa, trova il modo di fare arrivare la sua bicicletta all’ultimo piano, infilandola in ascensore con lui, e si fa a piedi e di corsa diverse rampe di scale. Lo stacco generazionale fra i due è ampio, ma Anaïs non ha dubbi e passa volentieri dal fidanzato coetaneo a uno che parrebbe suo padre o, forse, suo nonno. Daniel non resta indifferente al fascino di Anaïs, giocoso e frizzante, pure se è impegnato con una donna più grande di lei, di nome Emilie. Insomma, invece del solito triangolo trito e ritrito delle 2 donne con 1 uomo, abbiamo un intrecciarsi di storie che porta alla ribalta le due donne, lasciando da parte l’unico uomo. Quando Anaïs riconosce per strada Emilie, che è una famosa scrittrice, si presenta a lei e ne rimane affascinata, così, scoprendo dove Emilie trascorrerà un breve periodo, la raggiunge e non dice nulla a Daniel. Ovviamente, a un certo punto, lui decide di andare da Emilie e, lì, si ritrova in un improvviso ed esilarante faccia a faccia con la ragazza. Prima del suo arrivo, oltre tutto, l’amicizia particolare fra Emilie e Anaïs è già iniziata e sarà destinata a evolversi.
L’attrice del personaggio principale è Anaïs Demoustier (l viaggio di Jeanne), il cui nome ha ispirato quello della protagonista, come la stessa regista ha dichiarato di recente[2]. La fascinosa signora cinquantacinquenne della storia porta, invece, il volto di Valeria Bruni Tedeschi, che tutti ricordiamo nel meraviglioso film di Virzì del 2016, La pazza gioia, nel quale fu una strepitosa Blanche Dubois dei tempi moderni, in un mix di fragilità, mondo antico in dissolvenza e illusione con l’effetto semi-apparente della follia. L’attrice bionda di Gli amori di Anaïs parla la nostra lingua e quella francese allo stesso livello, ma ritengo svolga il suo lavoro meglio nella seconda, cui la sua voce, particolare, sembra confarsi in modo più armonico. Un difetto della Bruni Tedeschi è, in verità, quello di usare sempre la stessa voce: una voce piccola e incerta, che, per alcuni personaggi, è estremamente funzionale, come nel film italiano su citato, ma non per tutti; se unita, però, all’accento francese sembra funzionare di più.
Il film ha ritmo e leggerezza e si svolge in un tempo contenuto; inoltre, potrebbe includere un tema interessante: un riflesso dell’epoca attuale, caratterizzata da persone anagraficamente adulte che continuano a vivere come se la loro età coincidesse con la metà dei loro anni effettivi. Ma non sembra esserci un vero messaggio del film (o della regista e sceneggiatrice), a parte un inno all’amore lesbico, anzi, a mio parere, esso manca di capo e coda. Vi è, anche, il tema delle due generazioni a confronto, l’una più ardita e l’altra più vissuta che tende al controllo. In ogni caso, Anaïs rappresenta il ‘tutto e subito’ dei tempi moderni, da ottenere senza troppa fatica, con la forza della giovinezza, pertanto spesso sfrontata. La ragazza, nel film, sta con un coetaneo, che lascia avvisandolo di essere rimasta incinta e di volere abortire, poi ‘prova’ l’agé impegnato e, attratta da un gioco più rischioso e forse nuovo, mira alla celebre compagna di lui: non sembra curarsi granché dei sentimenti altrui, fatta eccezione per la madre, della quale sente un forte bisogno, sapendo che non potrà permetterselo a lungo. In ogni caso, proprio il mondo esterno, quello con cui si relaziona, la asseconda in questa attitudine un po’ superficiale: riesce a abortire, il ragazzo coetaneo si defila pur non volendo, l’amante editore la accoglie in casa nonostante il suo legame ufficiale, la scrittrice di grido si fa corteggiare e alla fine le cede. Nessuno le dice di no.
F2) Anaïs Demoustier con Valeria Bruni Tedeschi
Nella figura F2 la giovane protagonista del film Gli amori di Anaïs di Charline Borgeois-Tacquet.
Fonte: https://www.today.it/~media/horizontal-hi/67587850693503/gli_amori_di_Anaïs_scena-2.jpeg
F3) Valeria Bruni Tedeschi nel film della Borgeois-Tacquet
Nella figura F3 la brava attrice italo-francese di Gli amori di Anaïs di Charline Borgeois-Tacquet.
Fonte: https://www.spettacolo.eu/wp-content/uploads/2022/02/Gli-amori-di-Anaïs-Valeria-Bruni-Tedeschi.jpg
Da vedere?
Più no che si per le motivazioni di cui su. Dunque, il lungometraggio con la Bruni Tedeschi, attrice nostrana molto nota in Francia come da noi, conquisterà il pubblico italiano? Difficile dire. Secondo me, purtroppo, no. Voto: 5/6.
Trailer in v.o.: https://www.youtube.com/watch?v=x-D-OngAnG8
Trailer in italiano: https://www.youtube.com/watch?v=PLHgwM1vGWA
F4) Charline Borgeois-Tacquet
Nella figura F4 la regista del film Gli amori di Anaïs sulla passerella.
Fonte: https://iv1.lisimg.com/image/16364014/740full-charline-bourgeois–tacquet.jpg
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La mia intervista del 31/03/22: https://www.traders-mag.it/lunana-villaggio-fine-mondo-prima-parte/ ; https://www.traders-mag.it/lunana-villaggio-fine-mondo-seconda-ultima-parte/ ↑
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https://www.cineblog.it/post/gli-amori-di-Anaïs-trailer-anticipazioni-film ↑
Alessandra Basile
Attrice e Autrice. Ha collaborato con la Comunicazione Corporate di un’azienda. Ha una formazione in Life coaching (per un periodo ICF) e una laurea in Giurisprudenza. Presiede la Associazione Effort Abvp con la quale ha interpretato e prodotto diversi spettacoli teatrali a tematica sociale, fra i quali una pièce contro la violenza domestica, ‘Dolores’, della cui versione italiana è co-autrice Siae. Ha scritto ‘Films on The Road’, un libro sul cinema girato in Italia, edito Geo4Map. Scrive di film e spettacoli teatrali con l’occhio dell’Attrice, il suo primo mestiere, e intervista persone e personaggi, soprattutto del mondo dello spettacolo. Email: Alessandra.Basile@outlook.com Sito web: www.alessandrabasileattrice.com