Segnali anticipatori? Se c’è un indice con un andamento pacato, questo è lo SMI.
Molto più osservato negli Stati Uniti che non in Europa, lo SMI è l’indice dei 20 principali titoli svizzeri.
La scorsa settimana è stata molto negativa per le borse mondiali. In Cina lo Shanghai Composite ha doppiato il minimo di ottobre 2022. Ed è un minimo da brivido se rapportato agli indici occidentali.
In Europa, lo SMI ha avuto una settimana che confligge drammaticamente col suo andamento solito, cadenzato e pacato. E’ un indizio forte, Cina e Svizzera stanno dando segnali poco rassicuranti.
L’indice SMI ha avuto il suo massimo di settimana scorsa a 10929 e ha toccato il minimo a 10333, 596 punti di ribasso, -5.45%.
Per avere una settimana peggiore dobbiamo tornare indietro alla fatidica settimana di metà giugno del 2022 (12-16 giugno, era in scadenza tecnica mensile, esattamente come quella della settimana scorsa, chi l’ha vissuta non può non ricordarla): allora perse 636 punti, -5.77% .
Peggiore ancora, in epoca recente, solo il crollo della prima settimana del Covid, quando l’indice perse 1256 punti in una settimana (a cui andrebbe anche aggiunto il gap down di apertura) con un -11.44%.
La terza peggiore settimana dal Covid in poi è un sintomo pessimo.
Gli operatori sullo SMI, come quelli del FTSE MIB italiano, sono professionisti e difficilmente sbagliano o esagerano tanto per esagerare (quello che invece è lo sport preferito dai tedeschi).
Se lo SMI dovesse fare un’altra settimana consimile, lo scenario di giugno 2022 sarebbe perfettamente duplicato, ma su un livello più basso, essendo stato anche doppiato a questo punto proprio il minimo di giugno 2022.
Se dovesse continuare a scendere il minimo successivo è quello di ottobre 2022, poco più di 300 punti più in basso: ancora un -3.2% e ci siamo.
Negli Stati Uniti, l’S&P500, come peraltro annunciato nei nostri articoli precedenti, ha invertito la marcia dopo avere ritestato martedì 17 ottobre, per la seconda volta, la media mobile a 50 periodi, che ha fatto ancora da resistenza, su un doppio massimo di breve periodo mancato.
Dal massimo relativo del 18 ottobre a 4399, il future scendeva fino al minimo di 4243, andando a chiudere poco sotto la media mobile a 200 periodi, che aveva fatto da supporto con il minimo del 4 ottobre.
La figura grafica, più che brutta, è orrenda, con la chiusura a 4248, sotto il supporto a 4250 e sotto l’anzidetta media mobile a 200.
Il minimo del 4 ottobre a 4235 è da considerarsi debolissimo e quasi già infranto, anche se a 4225 può esserci ancora supporto.
In un nostro articolo precedente, abbiamo commentato la divergenza fra analisi grafica e algoritmico-stagionale: secondo l’analisi grafica, la velocità di discesa è tale che il livello 4077 potrebbe essere raggiunto il 31 ottobre.
Nondimeno nell’algoritmo stagionale, c’è una probabilità statistica elevata di un contenimento della discesa nel periodo 23-27 ottobre: che può essere una minore velocità di discesa, una temporanea lateralità o anche un rimbalzo.
Lo scenario più probabile secondo l’algoritmo stagionale è di riparlare di discesa dopo l’1 novembre, in concomitanza con la conferenza FED, che è fissata proprio per quel giorno.
In questo caso, il livello 4077 dovrebbe essere raggiunto entro la scadenza tecnica di novembre e con più probabilità entro il 10 novembre.
Peraltro, siamo in epoca di trimestrali, e, soprattutto, di conferenza FED e le une e l’altra possono alterare l’andamento previsto dagli algoritmi.
Il vero problema su cui dobbiamo ragionare ora è quello che è avvenuto in Cina e sta avvenendo in Svizzera.
Come detto, in nostri articoli precedenti, 4077 è un target coerente con la discesa del mercato, possiamo definirlo un minimo a 52 settimane, in linea anche con la statistica che vede sempre un minimo compreso fra il -8% e il 20% dall’ultimo massimo in un periodo compreso fra settembre e marzo del periodo pre-elettorale americano.
Nondimeno, la lunghezza del ciclo ribassista potrebbe protrarsi oltre la scadenza tecnica di novembre, per almeno altre due settimane.
Se 4077 non sarà un supporto sufficientemente duro da rompere, le cose possono mettersi molto male.
4070 è il 50% del range fra il minimo di ottobre 2022 e il massimo di luglio 2023. Perfetto per un ciclo annuale da minimo a minimo.
C’è un ciclo a 4 anni, che si sviluppa, sull’S&P500 con una tolleranza in più o in meno di circa 15 mesi
Il minimo del Covid è di tre anni e sette mesi fa, e un minimo entro marzo 2024 (o anche molto più in là) è in linea con il minimo a 4 anni.
Calcolando l’equivalente magnitudine prevista per il minimo a 4077, proiettandolo sul minimo a 4 anni, il minimo sarebbe nell’area 3700, se, nel frattempo, come probabile, il massimo rimarrà quello di 4634, raggiunto il 27 luglio.
La rottura di 4077, quindi, sarebbe piuttosto pericolosa per le borse. Ma è quello che sta accadendo allo SMI e allo Shanghai Composite.
Speriamo non siano segnali anticipatori.
Maurizio Monti
Editore Traders’ Magazine Italia
P.S.: Nei prossimi articoli verificheremo l’analisi effettuata sopra con i nostri algoritmi proprietari.
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