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5 cose da imparare dai migliori trader del mondo

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28 marzo 2018Riceviamo da Money.it e pubblichiamo per i nostri lettori.5 lezioni dai migliori trader del mondo che tutti dovrebbero tenere a mente secondo Money.it. Imparare a fare trading ascoltando i consigli e le lezioni dei più esperti non farà che appesantire positivamente il nostro bagaglio di conoscenza. Da George Soros a John Paulson, da Jesse Livermore fino ad arrivare a Jim Rogers e Stanley Druckenmiller: le mosse, i successi e gli insuccessi di questi illustri personaggi hanno sempre insegnato qualcosa. Ogni buon trader dovrebbe essere capace di ascoltare – mettendo da parte l’orgoglio e le manie di protagonismo – quello che i più “anziani” ed esperti del settore hanno da dire. Per questa ragione, ecco di seguito i cinque consigli che, secondo Money.it, ciascun trader non dovrebbe mai dimenticare per massimizzare le proprie opportunità di profitto. #1 – George Soros“I mercati si trovano costantemente in uno stato di incertezza e il denaro arriva tenendo poco conto dell’ovvio e scommettendo sull’inaspettato”.Un errore molto comune dei trader, soprattutto dei principianti, è quello di diventare sempre meno flessibili, ancorati ad un’unica view o ad un unico “pregiudizio”. Tutti, però, dovrebbero tenere a mente che il mercato è estremamente mutevole e che un atteggiamento poco aperto al cambiamento potrebbe determinare enormi sofferenze al proprio portafogli. Il consiglio in questo caso è quello di mantenersi sempre pronti all’inaspettato, sempre aperti alla possibilità che il mercato cambi improvvisamente direzione, il tutto con l’obiettivo di sfruttare e monetizzare ogni singola oscillazione. #2 – Jesse LivermoreFamoso per aver shortato titoli USA prima del crollo del 1929, Jesse Livermore è ad oggi considerato uno dei più grandi trader della storia. “Muoviti sul mercato soltanto quando tutti i fattori giocano a tuo favore. Nessuno è in grado di vincere continuamente. Ci sono momenti in cui dovresti tirarti completamente fuori, per ragioni sia emotive che economiche”. Il consiglio è evidente: ogni giocatore dovrebbe innanzitutto mantenere un approccio di trading di bassa frequenza, ma soprattutto dovrebbe agire soltanto dinanzi a fattori confluenti. Addio, dunque, a pratiche scorrette quali l’over-trading e addio anche al trading emozionale, una delle maggiori cause di perdita di denaro. #3 – John PaulsonL’uomo che nel 2007 ha shortato il mercato immobiliare statunitense, prevedendo l’esplosione della bolla subprime e la conseguente crisi finanziaria, ha fornito forse uno dei consigli più limpidi e chiari della storia del trading. “Molti investitori commettono l’errore di comprare quando il prezzo è alto e vendere quando è basso. La giusta strategia è quella opposta”.Niente di più chiaro. Non è raro osservare investitori pronti a comprare a prezzi maggiorati, poiché ingannati dall’euforia di un mercato in fase rialzista. La strategia opposta potrebbe risultare più redditizia: comprare quando il prezzo è basso, attendere la risalita e poi vendere ad un prezzo più alto. #4 – Jim Rogers “Aspetto finché il denaro non si è manifestato in un angolo. Poi tutto quello che devo fare è andare lì e prenderlo. Non faccio nulla nel frattempo”.Riconosciuto dal mondo finanziario come un brillante investitore, Rogers ha in parte fatto eco ai consigli di Jesse Livermore. Alcuni trader agiscono in misura eccessiva, sia dopo una vittoria che dopo una sconfitta. Questo perché nel primo caso si tenta di continuare la serie di trade positivi, mentre nel secondo si cerca di recuperare il denaro perduto. Ovviamente il mercato non agisce in maniera schematica e forzare un trade che non c’è è una mossa decisamente rischiosa.#5 – Stanley Druckenmiller“Ho imparato molte cose da lui (George Soros), ma forse la più significativa è che non importa quanto tu abbia ragione o torto. Quel che importa sono i soldi che hai guadagnato avendo ragione e quelli che hai perduto avendo torto”. Molti trader si preoccupano troppo del numero di vittorie e sconfitte che hanno portato a casa. La strategia migliore, in questo caso, dovrebbe essere quella di non focalizzarsi sui numeri e di concentrarsi invece sul rapporto tra rischio e rendimento di ciascun trade. Per dirla in altre parole bisognerebbe chiedersi: “quanti soldi sto guadagnando per ogni soldo che rischio?”Quelli appena citati sono soltanto 5 degli infiniti consigli che i trader migliori del mondo potrebbero dispensare. Eppure una loro osservanza potrebbe decisamente garantire maggiori probabilità di successo a ciascun trader. Dalla Redazione di TRADERS’ Magazine

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