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L’indicatore che dice ribasso delle borse

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Volatilità a metà 2025.

Indicatore di Sentiment.
Investors Intelligence, che si definisce “Top Independent Research Boutique, most accurate sentiment indicator”, dal 1963 pubblica un indicatore di sentiment, apparentemente banale.

E’ il più longevo indicatore di sentiment.

Essa esamina i commenti di una grande quantità di media finanziari, misurando il numero degli autori rialzisti e ribassisti.

Secondo il suo modello, le opportunità di acquisto si manifestano quando ci sono più autori ribassisti.

Attualmente, l’indicatore misura tre autori rialzisti per ogni autore ribassista.

Così, secondo l’indicatore, il mercato ha un potenziale di rialzo limitato e un rischio tendenzialmente più elevato.

 

I consigli di Warren Buffett
Torna inevitabilmente alla memoria il consiglio di Warren Buffett, che sottolinea l’importanza di acquistare quando sul mercato c’è la paura e vendere quando domina l’avidità.

E non per niente, Buffett, in questo momento, è fortemente liquido, dopo essersi liberato di una grande quantità di titoli in portafoglio, compresa la mitica Apple.

Market Timing? Non proprio.

Misurare il mercato attraverso il sentiment, ovviamente, porta ad esaminare solo uno degli aspetti che muove i prezzi: la componente emozionale si stima, peraltro, sia il 50% del prezzo di ogni strumento finanziario.

L’Investors Intelligence monitora la percentuale di ribassisti e rialzisti ogni settimana.

E fornisce una valutazione di tipo “contrarian” rispetto al risultato del sondaggio: più rialzisti ci sono e meno è probabile la continuazione del rialzo e più è alto il rischio.

Chi ha avuto voglia di leggere il mitico manuale di Analisi Tecnica di Martin Pring ricorderà forse che Pring lo cita nel suo libro, sottolineando come gli autori che scrivono tendono a rappresentare l’opinione della “massa” degli investitori (massa numerica e non di sostanza), finendo con l’essere dalla parte opposta rispetto alla realtà.

Nell’esame grafico dell’indicatore si constata come il massimo dei ribassisti si verifica in concomitanza ai minimi e il massimo dei rialzisti in prossimità dei massimi: l’esatto contrario di come dovrebbe essere.

L’ultima volta che i ribassisti hanno avuto un picco rispetto ai rialzisti è stato nell’ottobre del 2022: il grande minimo del 2022, da cui il mercato poi è massicciamente salito.

Nel corso di quest’anno, l’indicatore ha raggiunto il rapporto di tre a uno a favore dei rialzisti per ben tre volte: sui massimi di marzo e su quelli di luglio.

In entrambi i casi il mercato è sceso: tutti rammentiamo la correzione dei primi 19 giorni di aprile e quella dei primi 5 giorni di agosto.

Ora abbiamo la stessa situazione: per l’esattezza siamo quasi arrivati più o meno allo stesso livello dei due casi precedenti di quest’anno.

L’indicatore, peraltro, non ha grande valenza di market timinig: è molto migliore ad indicare minimi dei mercati ribassisti piuttosto che il contrario.

Comunque, statisticamente, non ha molto valore in nessuno dei due casi.

E, negli ultimi 60 anni…
Nondimeno, negli ultimi 60 anni, una salita molto forte del mercato per un altro anno con il livello di sentiment misurato attualmente dall’indicatore non c’è mai stata.

 

Come andrà il 2025.
Nel nostro articolo pubblicato ieri sulla rubrica Borsa Magazine del sito dell’Istituto Svizzero della Borsa

https://istitutosvizzerodellaborsa.ch/come-sara-2025/ )

abbiamo cominciato la serie di articoli con i quali analizziamo la proiezione sull’anno 2025.

E’ probabile che non siamo lontani da una prima correzione, nella prima parte dell’anno.

Ma, soprattutto, una forte correzione è probabile arrivi nei mesi successivi ad aprile, per la concomitanza di molti cicli temporali in scadenza.

L’Investors Intelligence è un indicatore di sentiment, non certo l’unico e sicuramente impreciso nel timing.

Ma quando finiscono i compratori, perché hanno già comprato, è il momento in cui si comincia a scendere.

 

Webinar.
Sul nostro canale webinar, parliamo di Dinner: una cena per due ogni settimana o quasi, a spese del mercato ovviamente.

Può piacerti o no il sistema di trading, e penso che ti piacerà senz’altro: ma è anche una grande lezione di Cultura finanziaria che non puoi perdere.

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P.S.: Ci sarà un po’ di volatilità a gennaio probabilmente.

Ma il picco di volatilità lo vedremo più in là, intorno a metà del 2025.

Nei prossimi articoli, esamineremo molti aspetti che ci permetteranno di delineare un quadro completo del 2025: resta sintonizzato con noi, e abbonati a Traders’ Magazine per non perdere anche gli articoli dedicati agli abbonati e per partecipare alle Classroom. 

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Maurizio Monti
Editore
Istituto Svizzero della Borsa

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