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Intelligenza Artificiale: a qualcuno giova

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Ma forse non a tutti.

 

 

L’arena.
Il mercato finanziario, dominato dai colossi istituzionali, è un’arena in cui il tempo è essenziale e la precisione lo è ancora di più.

Da quando le opzioni zero day hanno assunto volumi giganteschi, le opportunità di profitto o di perdita vengono definite in pochi secondi e i margini di profitto spesso dipendono da quanto vengono gestiti grandi volumi di informazioni in tempo reale. 

Immagina uno scenario in cui una società finanziaria globale può analizzare ed elaborare milioni di dati in frazioni di secondo, riducendo significativamente i margini di errore umano e ottimizzando ogni processo decisionale.

È questo lo scenario che JP Morgan Chase, uno dei più importanti colossi finanziari, ha realizzato grazie all’implementazione dell’intelligenza artificiale (IA). 

Qualche giorno fa abbiamo parlato dell’uomo che voleva fare dell’intelligenza artificiale una religione, ma oggi vedremo come viene già utilizzata in ambito finanziario. 

Nel 2023, JP Morgan Chase ha implementato un sistema di intelligenza artificiale denominato COiN (Contract Intelligence), destinato a rivoluzionare il modo in cui vengono gestiti i contratti finanziari, particolarmente quelli business to business.

Prima di COiN, il processo di revisione dei contratti derivati era manuale, meticoloso ed estremamente costoso.

Gli avvocati e gli esperti finanziari della banca trascorrevano migliaia di ore all’anno a rivedere questi contratti che, a causa della loro complessità, erano soggetti a errori e ritardi. 

contratti derivati, essenziali nelle transazioni finanziarie ad alto volume, sono lunghi testi pieni di termini giuridici che è necessario comprendere appieno per evitare costose sorprese.

Fu a questo punto che entrò in gioco COiN.

 

Analisi senza errori
Questo sistema di intelligenza artificiale è stato progettato per automatizzare l’analisi e l’estrazione di dati chiave dai contratti. 

Utilizzando l’apprendimento automatico, COiN è in grado di leggere ed elaborare migliaia di documenti in pochi secondi, cosa che in precedenza richiedeva settimane di lavoro umano.

Nel tempo, COiN non solo ha ridotto il tempo di revisione di un contratto a un millesimo delle ore precedentemente impiegate, ma ha anche quasi completamente eliminato il margine di errore, migliorando l’accuratezza e l’efficienza nella gestione dei documenti.

Questo cambiamento non solo ha migliorato la velocità e l’accuratezza dei processi interni, ma ha anche avuto un impatto diretto sulla redditività e sulla competitività di JP Morgan.

Con il progredire dell’intelligenza artificiale, la banca ha iniziato a integrare le sue capacità in altri settori chiave delle sue attività, tra cui il trading algoritmico.

Il trading algoritmico, uno dei pilastri del trading ad alta frequenza, è stato adottato su larga scala dagli istituti finanziari grazie alla sua capacità di elaborare ed eseguire ordini di acquisto e vendita in frazioni di secondo.

Il successo degli algoritmi in questo campo risiede nella loro capacità di analizzare grandi volumi di dati di mercato in tempo reale, identificare modelli e prendere decisioni in modo autonomo.

JP Morgan ha sfruttato questa capacità dell’intelligenza artificiale per migliorare l’accuratezza e la velocità della sua strategia di trading, anticipando i movimenti del mercato con un’efficienza senza precedenti.

 

Rischi e conseguenze
Quando l’intelligenza artificiale cominciò a dimostrare il suo valore, i risultati non tardarono ad arrivare.

Invece di affidarsi alle capacità umane per prendere decisioni di investimento, JP Morgan è riuscita a integrare modelli predittivi nei suoi algoritmi di trading, il che le ha consentito di eseguire le negoziazioni molto più rapidamente e con un livello di anticipazione in precedenza possibile solo tramite il giudizio umano esperto. 

Ciò ha comportato un notevole vantaggio competitivo rispetto ad altre banche che non utilizzavano ancora l’intelligenza artificiale nelle loro operazioni. 

Anche nella gestione del rischio il sistema di intelligenza artificiale ha svolto un ruolo cruciale. 

Nell’attuale contesto finanziario volatile, è fondamentale individuare i rischi e prendere decisioni consapevoli. 

I modelli di intelligenza artificiale sono in grado di identificare correlazioni complesse tra diverse attività e di prevedere i movimenti del mercato, consentendo a JP Morgan di anticipare i potenziali rischi prima che si concretizzino.

Ciò ha comportato un sostanziale miglioramento della capacità della banca di gestire le proprie posizioni e di proteggersi da fluttuazioni impreviste.

 

Rendimenti più elevati
Uno dei principali vantaggi dell’intelligenza artificiale è la sua capacità di prendere decisioni in tempo reale, fattore cruciale nel trading ad alta frequenza. 

Integrando l’intelligenza artificiale nella sua piattaforma di trading algoritmico, JP Morgan è riuscita a eseguire gli ordini con una velocità e una precisione di gran lunga superiori a quelle che qualsiasi team di trader umani avrebbe potuto raggiungere. 

Questa capacità di reagire immediatamente ai cambiamenti del mercato ha conferito alla banca un notevole vantaggio competitivo. 

Con l’espansione delle capacità di COiN e di altri sistemi di intelligenza artificiale, JP Morgan non solo ha ottimizzato la propria efficienza operativa, ma ha anche migliorato la propria redditività.

L’adozione di queste tecnologie non serviva a tenere il passo con la concorrenza, ma a superarla.

L’investimento nell’intelligenza artificiale ha consentito all’azienda di ridurre i costi operativi, migliorare l’accuratezza del processo decisionale e, in ultima analisi, generare rendimenti più elevati per i propri azionisti.

 

La recente volatilità anomala.
Quanto tali processi automatici possano aumentare il rischio oggettivo complessivo sul mercato per gli altri operatori è ancora tutto da ponderare e dimostrare… 

Ma è solo un sospetto. Non abbiamo prove tangibili.

 

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