Donne e Uomini Liberi
Nel mio intervento di venerdì mattina, 28 febbraio, ospitato dalla piattaforma Vision Forex, dicevo: se vedete 2850 sull’S&P500, compratelo, a piene mani. E lunedì 2 marzo tutti long sul mercato americano.
Ribadivo poi nella email che è stata cliccata 21.000 volte circa (grazie!), intitolata “questo mercato non è normale”, inviata sabato, la mia convinzione di rialzo per la giornata di lunedì.
L’S&P500 ha fatto 2856. E chi si è messo long lunedì sull’S&P500 sicuramente ha fatto un grande affare.
Io non leggo il giornale del giorno dopo, come non lo leggi tu, né ho doti particolari di preveggenza. Solo, credo fermamente nella scienza e nella statistica. Ed era la statistica, e gli algoritmi costruiti su quella statistica, a parlare per me.
Sono quegli stessi algoritmi che mi hanno permesso, fin dal dicembre scorso, in ogni webinar, come pure in molti scritti, di avvisare il Pubblico: attenzione, siamo di fronte al biennio 2020-2021, che ci ricorderemo a lungo nella nostra vita, i mercati avranno momenti di grande difficoltà. Abbiamo iniziato l’anno con l’atto di guerra lampo in Iran, proseguiamo con il Coronavirus, passando in pochi giorni dal massimo storico alla settimana di più violento ribasso dal 2008. Qualche cosa che ricorda addirittura il 1929, più del 1987.
Ma siamo solo all’inizio. È solo l’inizio di un’era molto molto turbolenta: mentre tutti vagheggiavano di rialzi ad oltranza, di “dobbiamo guardare la realtà”, di “dobbiamo ascoltare il mercato”, di “Trump non farà mai crollare il mercato”, di “Le banche centrali pompano, come fa il mercato a crollare?” noi invitavamo alla prudenza. E continuiamo a farlo. Siamo solo all’inizio, ripeto.
La crisi stavolta non è di liquidità, ricordiamocelo.
La cosa che vorrei dirti, che il grande Stefano Cezza ha dato una notizia straordinaria sul DAX. Una notizia, guarda caso, che nasce proprio dall’analisi statistica.
E sembra combaciare con la previsione di taluni nostri algoritmi sull’S&P500. Algoritmi che, in quanto tali, non pensano ai poteri divini di Trump o della FED. Proprio gli algoritmi quelli tosti, seri, che parlano in termini di probabilità e di scienza.
Bene, a noi piace parlare di queste cose. Non perché gli algoritmi possano predire il futuro con certezza matematica: sarebbe la fine dei mercati, e noi crediamo alla lunga vita dei mercati. Semplicemente, è lo strumento migliore e più credibile che abbiamo per capire lo scenario.
Perché lo scenario potrebbe farti una sorpresa che con la batosta presa dai mercati, nessuno oserebbe rivelarti. Noi lo abbiamo fatto in un imperdibile Traders’ Webinar, giovedì 5 marzo scorso. Clicca per iscriverti e vedere la registrazione, è stato un evento bello, da condividere con gioia.
P.S.: Ha senso prevedere i mercati? In realtà, non più di tanto. Ha senso prevedere lo scenario? Sì, ha senso. Perché dà la spiegazione a molte cose. Fa capire. Permette di stare sopra il chiasso assordante dei tromboni della finanza. Permette di comprendere, discernere e selezionare. Anche di sorridere di chi scrive sotto evidente e zelante dettatura di qualcuno più in alto. Avere coscienza dello scenario significa, in una parola, essere Donne e Uomini Liberi che si cibano, anzitutto, di Cultura. Grandioso, no? Clicca per iscriverti e vedere la registrazione.
Maurizio Monti
Editore TRADERS’ Magazine Italia