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Metodo e Previsione, la lezione di Ray Dalio

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Perseveranza, lungimiranza e saggezza.

Secondo Forbes, Ray Dalio ha un patrimonio netto stimato di $ 19 miliardi, che lo colloca all’ottantesimo posto nella lista dei miliardari.

Ray Dalio è considerato uno dei più grandi innovatori nel mondo della finanza, ha reso popolari strategie di contenimento del rischio, gestione multivaluta e trading in obbligazioni che hanno lasciato il segno nella Cultura dei mercati.

Dietro questi successi c’è una vita dedicata allo studio e alla perseveranza.

Raymond Dalio è nato l’8 agosto 1949 a New York.

Suo padre era un musicista jazz e sua madre una casalinga.

Da bambino, a Ray piaceva lo sport e non amava la routine scolastica, soprattutto la memorizzazione.

Come molti ragazzini americani delle famiglie per bene, nel tempo libero faceva lavori saltuari, come falciare il prato, spalare la neve e consegnare giornali.

A 12 anni, cominciò a fare il caddy al Links Golf Club: uno dei campi da golf più esclusivi, frequentato dal Duca di Windsor e dal futuro Presidente Richard Nixon, come pure da investitori di grande calibro, provenienti da Wall Street.

Fu la frequentazione di questi personaggi che stimolò in lui la sua prima idea di investimento: una azienda, al NorthEast Airlines, quotava 5 dollari per azione, e con 300 dollari che aveva risparmiato facendo il caddy, Dalio ne comprò 60.

Northeast fu incorporata e il dodicenne triplicò il suo investimento. Era un buon inizio.

Cominciò a leggere le relazioni annuali delle principali aziende, a parlare con investitori senior e ad impegnarsi in investimenti, contraddistinti da molti tentativi e anche errori.

In quel modo, apprese i principi fondamentali, che continuò poi ad applicare nella sua lunga carriera.

Quando si diplomò al liceo, aveva accumulato un portafoglio azionario del valore di diverse migliaia di dollari, una cifra significativa per un adolescente.

Tuttavia, con il suo scarso rendimento scolastico al liceo, Ray Dalio non riuscì a trovare un college decente. Alla fine si iscrisse al CW Post College, un campus della Long Island University.

Continuava a comprare e vendere azioni, mentre era al college, finché scoprì il mondo dei future sulle materie prime.

La leva dei future lo ammaliò.

Uscito dal college, Ray fu assunto come impiegato alla Borsa di New York.

Mentre lavorava lì, Nixon prese la decisione di togliere gli Stati Uniti dal Gold Standard, ormai divenuta una finzione. Sarebbe poi finita con la grande inflazione degli anni settanta.

L’approccio al trading delle materie prime, sarebbe divenuto, successivamente, in tempi di inflazione, una conoscenza preziosa, grazie alla loro correlazione inversa rispetto ai periodi inflazionistici.

Grazie anche all’esperienza accumulata, fu accettato alla Harvard Business School: nei due anni trascorsi lì, faceva trading in materie prime alla Merrill Lynch.

Ray era diventato un leader, e con alcuni amici di Harvard fondò la Bridgewater Associates, per specializzare la negoziazione di materie prime.

In realtà, mancavano ancora di esperienza e l’azienda non produceva grandi profitti.

Ma il nome Bridgewater sarebbe poi stato molto utile a Dalio per i suoi scopi futuri.

Era il 1973, quando Dalio, terminato l’MBA ad Harvard, arrivò a Wall Street, dove attirò l’attenzione di alcuni investitori, grazie alla conoscenza che dimostrava sul mercato delle materie prime.

Entrò a far parte della Shearson Hayden Stone, una delle principali società di Wall Street, ma non durò a lungo, si scontrò con il capo del dipartimento, insofferente per la rigidità delle regole applicate.

I clienti però avevano iniziato a conoscerlo e ad avere fiducia di lui e quando lasciò Shearson alcuni clienti lo seguirono.

Era il momento di rilanciare Bridgewater Associates, dal suo appartamento di due stanze.

Era ricercato anche per consigli sui rischi di cambio e sui tassi di interesse: la sua popolarità crebbe, anche se lentamente, finché acquisì clienti importanti, fra cui McDonald’s.

Il destino gli riservò una sorpresa. Sembra essere qualche cosa che vediamo spesso nel mondo della finanza, proprio quando si acquisisce maggiore sicurezza.

Gli anni fra il 1979 e il 1981, vedevano una economia vacillante, con mercati molto volatili.

Nel marzo 1981, Dalio pubblicò la previsione di una grave depressione in arrivo. Ne era molto sicuro.

I suoi soci, chiamati ad esaminare le due deduzioni, furono d’accordo con i suoi calcoli.

La previsione fu un flop clamoroso, il mercato azionario cominciò una enorme corsa al rialzo, destinata a durare molti anni.

L’incidente ebbe un impatto gravissimo su di lui. Perse quasi tutto e dovette licenziare i dipendenti, impossibilitato a pagar loro gli stipendi.

Prese in prestito una somma di denaro da suo padre, senza rinunciare all’idea di continuare la sua attività e di rimettersi in discussione.

Si rese conto di avere sviluppato la paura di sbagliare, e questo gli fece cambiare il suo modo di agire.

Ritornò ad acquisire nuovi clienti, ampliando la sua attività e riportando l’azienda al successo.

Ricostruì l’attività dividendola in due settori: quello Beta, che produceva rendimenti da gestione passiva e quello Alfa, gestione attiva e rendimenti più rischiosi ma più elevati.

L’obiettivo di Dalio era quello di strutturare portafogli con rendimenti degli investimenti non correlati, basati sull’allocazione del rischio piuttosto che sull’asset allocation.

Man mano che l’elenco dei clienti di Bridgewater cresceva, aumentava anche l’ambito dei suoi investimenti.

Dalio ha utilizzato un approccio di investimento chiamato “macro globale”, investendo su larga scala in tutto il mondo sulla base di ampi fattori sistemici.

Ha costruito attentamente Bridgewater anticipando i cambiamenti nei tassi di cambio delle valute, nei prezzi delle materie prime, nell’inflazione e nella crescita del PIL nelle economie mondiali.

Nel 1985, Bridgewater ha acquisito come cliente il fondo pensione dei dipendenti della Banca mondiale.

Il sistema di pensionamento di Kodak è seguito subito dopo.

La sua azienda, Bridgewater Associates, è diventata oggi il più grande hedge fund del mondo, gestendo 160 miliardi di dollari per conto di 350 delle più grandi e sofisticate istituzioni globali, inclusi fondi pensione, fondi universitari, fondazioni pubbliche e società private, banche centrali e governi stranieri.

È anche la quinta più grande azienda privata negli Stati Uniti, secondo la rivista Fortune.

Mentre Pure Alpha è diventato il fondo di punta di Bridgewater, con un rendimento medio annuo del 18%.

L’esperienza del fallimento fu determinante a costruire in lui una cultura superiore del successo, dove all’eccesso di confidence era subentrata una gestione maniacale del rischio.

Nel trading, dice Dalio, devi bilanciare la parte difensiva e la parte aggressiva. Se non sei aggressivo, non farai soldi, ma se non sei difensivo non li manterrai.

E’ una grande ed interessante lezione, che si sposa perfettamente con il webinar in onda sul nostro canale: parliamo di come trarre profitto dalla volatilità, imparando, anzitutto, a conoscerla meglio.

Vedremo alcuni strumenti poco noti e molto utili: e la loro interpretazione ci aiuterà a stabilire strategie vincenti basate sulla volatilità.

Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

 

P.S.: C’è un’altra grande lezione che ci proviene da Ray Dalio: se baserai tutto il tuo rischio su una “previsione”, avrai preso la strada giusta per il fallimento.

Usa il “metodo”. Il “metodo” è superiore alla “previsione”. La “previsione” è fallace, nessuno legge il giornale del giorno dopo.
Il “metodo” vince sul mercato.

Puoi “prevedere”, ma il tuo rischio non può essere la “previsione”. Deve essere uno scenario di riferimento, ma il tuo “metodo” conterrà tutte le regole per affrontare ogni condizione, anche quella dove la tua “previsione” è completamente sbagliata.

Dalio è divenuto uno dei più grandi investitori di tutti i tempi, quando imparò a far prevalere il “metodo” sulla “previsione”.

Troverai l’applicazione concreta di questa lezione nei nostri webinar: e più che mai in quello in onda ora.

Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

P.P.S.: Ray Dalio applica la Meditazione, ormai da molto tempo.

Noi applichiamo una scienza parallela alla Meditazione e, secondo noi molto più adatta alla finanza operativa.

Sto parlando della Dinamica Mentale, con un modello originale, creato dall’Istituto in capo a 23 anni di esperienza nella materia, denominato Dinamica del Successo.

Ti dò un consiglio appassionato (non spassionato, proprio appassionato), perché questo è il periodo giusto, con l’estate e qualche pausa di riposo. Richiedi informazioni su questo formidabile metodo: invia una email a info@istitutosvizzerodellaborsa.ch  con il tuo nome, cognome e numero di telefono.

 

 

Maurizio Monti

  Editore Istituto Svizzero della Borsa

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