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Indici al ribasso.

Un interessante report di Goldman Sachs riferisce di avere stimato in circa 700 miliardi di dollari la cassa che le aziende americane del settore farmaceutico destineranno all’acquisizione di altre società e alla ricerca e sviluppo.

Molti brevetti del settore, dicono gli analisti di Goldman, scadranno entro la fine del decennio, per farmaci molto importanti.

A causa di tali scadenze, è stimata in circa 200 miliardi la perdita derivante alle aziende nel 2030: la fine dei brevetti consentirà infatti la concorrenza dei farmaci generici.

Questo sta imprimendo al settore un’enorme spinta alle fusioni ed acquisizioni: e di ciò abbiamo avuto vistosi sintomi negli ultimi sette mesi.

Alcune innovazioni sono arrivate nel segmento dei farmaci contro l’obesità, mercato che viene stimato in 100 miliardi di dollari.

L’obesità è una patologia complessa che ha una forte connessione con molte altre malattie.

I due farmaci attualmente approvati, Ozempic e Wegovy, difficilmente saranno in grado di affrontare la richiesta di mercato nel lungo termine.

Molte aziende stanno già provando nuovi approcci, determinati da recenti ricerche.

Ulteriori segmenti con potenzialità di rilevante sviluppo che Goldman evidenzia sono quelli dell’Alzheimer e della terapia genica.

Molti nomi emergeranno come i maggiori vincitori.

La tendenza che sembra maggiormente interessare gli investitori è quella di posizionarsi sulle società biotecnologiche che abbiano una potenzialità di lungo cammino di crescita.

Secondo Stocknews.com, le fusioni ed acquisizioni nel settore delle biotecnologie sono tornate ai livelli normali, malgrado la non brillantissima situazione macroeconomica.

Le società di telemedicina, tecnologia sanitaria e analisi stimoleranno la crescita del settore.

Peraltro, non va sottovalutato, che il mercato delle biotecnologie è anche trainato da un forte sostegno governativo finalizzato alla modernizzazione del quadro normativo e al miglioramento dei processi di approvazione.

La ricerca e sviluppo nel segmento dei nanorobot e gli investimenti nelle sperimentazioni cliniche nano-biotecnologiche da parte del governo americano e del settore privato contribuiscono alla crescita del mercato, con un tasso di espansione previsto del 14.8% annuo medio fino al 2030.

I titoli ritenuti particolarmente forti nel settore, per investimenti in portafogli long-term, sono Amgen (AMGN), Vertex (VRTX), United Therapeutics Corporation (UTHR), Jazz Pharmaceuticals (JAZZ) ed Exelixis (EXEL).

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P.S.: La giornata di ieri, mercoledì 9 agosto, ha visto i tre principali indici americani al ribasso. Poca influenza ha avuto il rimbalzo del mattino guidato dagli europei, senza sfondare supporti critici fondamentali l’America ha voltato al ribasso.

Sull’S&P500 la giornata precedente aveva toccato come massimo 4541. Ieri 4536. Con simmetria quasi perfetta il minimo di ieri è affondato di poco più di quattro punti rispetto al minimo di martedì, arrivando a toccare 4478.

Alle 23, il future era a 4492, due punti più in basso del massimo del 3 luglio, che è il top dell’onda rialzista precedente.

Il ritracciamento comincia quindi a sondare l’area della salita precedente.

L’immediato supporto è poco sopra 4450. Abbiamo visto la notizia sull’inflazione come ha mosso il mercato.

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Maurizio Monti

  Editore Istituto Svizzero della Borsa

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