Presto su, e dopo giù.
Rimbalzo (o rialzo?) fino alla prossima settimana.
Nell’articolo pubblicato il 31 dicembre scorso “Il 2025 non inizierà bene”
avevamo scritto:
“I giorni più probabili dove normalmente si forma un massimo relativo sono il 6 e l’11 gennaio.”
Dopo un 2 gennaio, che nell’articolo “2 gennaio: l’S&P500 disegna un manuale di analisi tecnica”
avevamo definito “da manuale”, con una figura di doppio minimo irregolare, continua la lezione di analisi tecnica da parte dell’S&P500, con una reazione molto forte al rialzo avvenuta nella giornata di venerdì 3 gennaio.
E’ possibile che il 6 gennaio abbiamo visto un massimo intermedio, qualora continui la spinta rialzista all’interno di questa settimana, con maggiore probabilità di continuazione sulle giornate di martedì 7 e mercoledì 8
Il ruolo di Nvidia.
Il rialzo è avvenuto dopo parecchie esitazioni iniziali, ma è stato trascinato, indovina un po’ da chi… ovviamente da Nvidia, che si risvegliava dal torpore delle festività con un rialzo superiore al 4%.
Nvidia ha trascinato al rialzo tutti i suoi compagni di avventura nell’intelligenza artificiale, e, poi, tutto il settore tecnologico.
Il risultato è stato smagliante. L’S&P500 è andato a lambire ancora una volta quota 6000, fermandosi a rispettosa distanza, prima della tonnellata di call zero day che offrivano evidente resistenza sul numero tondissimo 6000.
Sintomi di rialzo.
Invero nella giornata del 2 gennaio, i soliti noti avevano piazzato circa 10.000 put (vendute, puoi contarci) al livello 5900 con scadenza 3 gennaio: evidentemente molto fiduciosi che il 3 gennaio rialzo era più probabile che ribasso.
Lunedì 6 gennaio il trend è stato rialzista con molte incertezze. Questo sembra comunque preludere ad una settimana positiva.
La settimana dopo, invece…
Rimane invece confermato, secondo i nostri algoritmi, quello che avevamo scritto nel già citato articolo del 31 dicembre:
“In una giornata compresa fra il 10 e il 15 gennaio, con più forte probabilità per il 13 o 14 gennaio, viene indicato un movimento ribassista con possibile forte aumento della volatilità.”
In prossimità del 10 gennaio (che è un venerdì, quindi potrebbe essere anche il lunedì successivo) può esserci un ulteriore massimo relativo (secondo la citata stagionalità dell’11 gennaio, quest’anno sabato), da cui il mercato potrebbe subire una scossa ribassista.
La vera stagione delle notizie importanti inizia il 10 gennaio con il non farm-payroll, seguito nei giorni 14-15 gennaio dai dati sull’inflazione, alla produzione e al consumo.
Potrebbero essere i market mover della volatilità di quei giorni.
Il Volatility flow Index
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Volatility Flow Index al 3 gennaio
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