Pausa delle quattro streghe?

Marzo-Settembre 2021: che cosa avverrà?

Venerdì scorso, i mercati americani hanno mostrato una pausa di riflessione durante la giornata, non prima di avere toccato all’unisono nuovi massimi storici.

Dow Jones, S&P500 e Nasdaq si sono comportati nello stesso identico modo, senza dar luogo ad alcuna divergenza visibile.

Gli algoritmi temporali prevedono una inversione con epicentro a cavallo del weekend natalizio, più o meno quattro giorni. Seguito da un punto ulteriore di inversione a metà gennaio, nel weekend 15-18 gennaio, anche esso con approssimazione di quattro giorni.

La pausa possibile di inversione dopo il weekend delle quattro streghe coincide con l’ingresso di Tesla nell’S&P500: questo corrisponderà ad un movimento significativo di assestamento da parte dei grandi operatori che dovranno far posto in portafoglio, presumibilmente vendendo altri titoli.

Osservava il nostro Autore Pierluigi Gerbino, in un report che ormai in modo sistematico viene utilizzato dalla nostra redazione spagnola come commento giornaliero ai mercati, che il rapporto put/call con cui si affrontava il giorno di scadenza di future e opzioni venerdì scorso manifestava un eccesso di euforia, essendo pari a 0,37.

I compratori di call si trovano cioè in grande soprannumero e in una posizione di evidente vantaggio grazie alla salita dei mercati ed esercitando le call si troveranno in portafoglio titoli a prezzo più basso del mercato, che è un grande invito a vendere i titoli per incassarne il relativo profitto.

Tutto questo potrebbe creare una pausa temporanea al rialzo dei mercati e questo coinciderebbe con l’algoritmo di inversione dei nostri sistemi.
 
È interessante, nel contesto sopra descritto, che il DAX stia cercando di puntare ai nuovi massimi storici, avvalorando la statistica che in 21 anni non lo ha mai visto fare i massimi dell’anno a febbraio (come è fino ad ora). Non manca molto: tutto dipenderà da quanto durerà la pausa dal rialzo (magari si è già conclusa venerdì).
 
Il nostro algoritmo continua a non volerne sapere di entrare in posizione long, se non vedendo di nuovo testato il supporto calcolato a 3578 sull’S&P500.

Il livello che sembra essere sempre più lontano ed improbabile da raggiungere osservando il grafico, ma che corrisponderebbe, alla fine, ad un ritracciamento del 3,5% circa rispetto ai livelli attuali.
 
Il 22 dicembre scorso, dalle 10.30, insieme con Giorgio Pallini e il suo metodo Scelta Vincente, ne abbiamo discusso al Martedì della Borsa: l’analisi settimanale del mercato nazionale ed internazionale, i titoli migliori da tenere sotto osservazione e quelli caldi da comprare. E stata la possibilità per te di richiedere l’analisi dei titoli che più ti interessano. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione, è pura Cultura finanziaria.

P.S.: Anche l’inversione di metà gennaio riteniamo più probabile si tratti di una pausa da un nuovo massimo: questo significa che dopo la pausa attuale che stiamo ipotizzando, il mercato dovrebbe partire di nuovo al rialzo. Ci preoccupa un po’ il periodo più avanti: fra marzo e settembre i nostri algoritmi prevedono un momento che potrebbe rivelarsi di crisi piuttosto forte. In mezzo, l’epicentro potrebbe essere maggio. Non ne vediamo le ragioni specifiche e come al solito la magnitudine del movimento potrebbe essere diversa dall’aspettativa, che, nel modello, è piuttosto negativa. Vedremo nei prossimi articoli e, ovviamente, con il passare delle settimane, come si svilupperà la previsione, con qualche numero che aggiungeremo come possibile target. L’appuntamento per i primi approfondimenti è stato il martedì 22, clicca per iscriverti e vedi la registrazione.