BACKGROUND FONDAMENTALE DELLO YEN GIAPPONESE
Lo yen giapponese ha chiuso la settimana con una nota volatile dopo essere stato spinto continuamente dalla sessione asiatica al tanto atteso rapporto sui libri paga non agricoli (NFP). Il PIL giapponese è stato ben al di sotto delle stime e il dato trimestre è sceso in territorio negativo, alimentando i timori di una futura recessione. Ciò potrebbe rendere la Banca del Giappone (BOJ) più cauta nell’inasprire la politica monetaria nonostante gli elevati livelli di inflazione.
Anche se abbiamo visto il governatore della BoJ, Kazuo Ueda, accennare a un cambiamento di politica, non ci si aspetta nulla di importante dalla riunione di dicembre senza che il mercato vi venga coinvolto. Fare affidamento sui dati è più cruciale che mai per la banca centrale giapponese, poiché è necessario un ulteriore forte sostegno da parte dei dati sull’inflazione e sull’occupazione per costringere la Banca del Giappone a modificare la sua posizione attuale. I mercati monetari stanno scontando un aumento dei tassi di interesse intorno a settembre/ottobre 2024 (vedi tabella), il che integra l’aspettativa che per il momento non ci saranno cambiamenti drastici.
Senza dati specifici dal Giappone previsti per la prossima settimana (vedi calendario economico di seguito), gli Stati Uniti saranno al centro dell’attenzione. Dopo una sorpresa rialzista attraverso il rapporto NFP su tutti gli indicatori, il dollaro potrebbe aumentare la sua crescita se l’inflazione supera le previsioni. Detto questo, è probabile che la Federal Reserve mantenga i tassi invariati, ma potrebbe essere combinata con una strategia aggressiva da parte del presidente della Fed Jerome Powell per mantenere un contesto di politica monetaria restrittiva. L’IPP statunitense e le vendite al dettaglio completano i dati ad alto impatto della settimana in vista dell’annuncio del tasso della BoJ della prossima settimana.
L’azione giornaliera dei prezzi USD/JPY mostra che gli orsi stanno cercando di rompere la zona di supporto del canale a lungo termine. Il supporto è stato trovato attorno alla media mobile a 200 giorni (blu) mentre la coppia si muove verso il territorio ipervenduto sul Relative Strength Index (RSI). Una chiusura settimanale attorno al canale di supporto/controllo psicologico a 145,00 non confermerà una tendenza al ribasso e potrebbe innescare un pullback dell’USD.
Luis Carlos Marin Pinzon Ingegnere industriale alla “Universidad de América” in Colombia, Senior Trade Analyst con oltre 3 anni di esperienza in operazioni e analisi di mercato. Ha conseguito corsi certificati in Trading Professionale e Trading in Borsa, Gestione e Amministrazione di Portafogli nella Borsa Valori Colombiana (BVC), Principi di Investimento, Fondamenti di ETF, Analisi Tecnica Avanzata nel Gruppo Messicano Stock Exchange (GBM) e Fondamenti di Trading e Strategie Avanzate di Trading presso il Market Traders Institute (MTI). |