La stazione di arrivo.
Prendiamo in esame l’S&P500 future come riferimento.
Consideriamo i valori assoluti dal minimo del Covid, come punto di partenza di un ciclo di medio-termine.
La prima onda è poderosa:
23/03/2020 2174
05/01/2022 4808 2634 punti di rialzo
L’onda correttiva successiva è il ribasso del 2022:
05/01/2022 4808
10/10/2022 3502 1306 punti di ribasso, pari allo 0.495% (circa il 50%) dell’onda rialzista precedente
Parte poi un’onda rialzista che non supera al primo tentativo il massimo del gennaio 2022:
10/10/2022 3502
26/07/2023 4634 1132 punti di rialzo, pari allo 0.8667% (circa l’87.50%) dell’onda ribassista precedente
Arriva la correzione estiva del 2023:
26/07/2023 4634
27/10/2023 4122 512 punti di ribasso pari allo 0.452% (poco meno del 50%) dell’onda rialzista precedente.
Poi, una delle più eccezionali onde di euforia rialzista:
27/10/2023 4122
01/04/2024 5333 1211 punti di rialzo, pari a 2.36 volte (circa 2.3750) l’onda precedente.
Segue la correzione di aprile
01/04/2024 5333
19/04/2024 4963 370 punti di ribasso, pari allo 0.305% dell’onda rialzista precedente.
Alla data odierna, dal 19 aprile al 12 luglio 2024, da 4963 l’S&P500 ha fatto il suo massimo storico a 5808, venerdì’ scorso, con un rialzo di 745 punti, pari a 2.01 volte l’onda di ribasso precedente.
Se l’onda in corso facesse lo stesso valore di rialzo della grande onda ottobre 2023-aprile 2024 rispetto all’onda di ribasso precedente, dal minimo del 19 aprile dovrebbe salire di 873 punti, che significa un prossimo target a 5836.
Se il prezzo raggiunto venerdì scorso fosse l’87.50% del range futuro partito con il minimo di ottobre 2023, il prossimo target diventa 5938, con una dimensione dell’onda in corso di 975 punti rispetto al minimo di aprile 2024.
Supponendo che il minimo del 19 aprile sia il 50% circa del range futuro, allora l’87.50% del range futuro sarebbe già stato superato e costituirebbe il supporto degli ultimi 3 giorni a 5630/5640: in questo caso il massimo sarebbe 5817.
Questa ipotesi è particolarmente significativa, perché, in questo caso, il minimo del 19 aprile diventerebbe il 50% esatto del range futuro fra il minimo di ottobre 2023 (4122) e l’ipotetico massimo futuro a 5938.
Se invece l’onda partita il 19 aprile dovesse essere uguale a quella ottobre-aprile, allora avremo un’onda di 1211 punti dal minimo del 19 aprile, che significa un prossimo target a 6174.
L’ipotesi di un massimo a 5734, di cui abbiamo parlato in una Classroom, quadrerebbe se il supporto degli ultimi tre giorni fosse il 93.75% del range futuro. Sotto questo punto di vista, per normale approssimazione, il massimo potrebbe già essere stato fatto, anche questo, ora, sembra poco probabile.
5817-5938 potrebbe essere il range di prezzo massimo di maggiore probabilità prima di una correzione.
Perché si concretizzi la correzione, riteniamo che il grafico debba mostrarci un massimo, che diventerebbe il massimo storico di breve periodo, seguito da un ritracciamento che concluda il ciclo in corso. Ciclo che vede la prossima come la tredicesima settimana (su una media statistica di 16-24 settimane).
Successivamente, alla conclusione del ciclo in corso, che presuppone un ritracciamento, anche modesto, l’inizio del nuovo ciclo sarà critico per determinare se il mercato volterà per una correzione: se entro le prime cinque settimane del nuovo ciclo, il mercato farà 1-4 settimane al rialzo per poi girare, fino a rompere al ribasso il minimo di partenza, allora ci troveremmo su un ciclo bearish con l’inizio sostanziale della correzione.
In questo scenario avremmo un massimo superiore e uno inferiore, da cui partirebbe la correzione.
Se dopo le prime cinque settimane del nuovo ciclo, invece, il mercato proseguirà al rialzo, significa che avremo un nuovo ciclo tutto rialzista, diretto verso una fine d’anno che definire smagliante sarà eufemistico.
Siamo meno propensi a sostenere quest’ultima ipotesi.
Maurizio Monti
Editore Traders’ Magazine Italia
P.S.: L’analisi descritta sopra è una serie di ipotesi calcolata su fattori esclusivamente grafici e numerici. Prossimamente, approfondiremo ancora con altre valutazioni, di carattere algoritmico e stagionale.
Poi, se non avviene nulla, sappiamo che i mercati fanno quello che vogliono, malgrado le nostre statistiche, i nostri numeri, i nostri algoritmi e le stelle in cielo.
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