Solo qualche giorno ancora.
Ci stiamo lasciando alle spalle un marzo piuttosto turbolento per le borse e la finanza internazionale.
Come avevamo già previsto nei nostri articoli, fin da febbraio, il periodo peggiore e più volatile è stato quello compreso fra il 10 e il 24 marzo.
Il minimo recente dell’S&P500 data 13 marzo, dopo 3 mesi dal massimo del 13 dicembre e dopo 5 mesi dal minimo del 13 ottobre.
La settimana in corso è iniziata con una calma irreale sui mercati, che sembrano di colpo essere stati anestetizzati e voler dimenticare i grandi rischi che sembravano affiorare per le crisi bancarie vissute nei giorni precedenti.
Ora ci attende un fine mese, dove il giorno 30 del mese, secondo i nostri algoritmi, con l’approssimazione di un giorno, può essere una giornata più calda delle altre: del resto, le sistemazioni di fine trimestre delle posizioni degli istituzionali dopo un mese come quello che abbiamo vissuto può sicuramente dare origine a qualche strappo improvviso.
Aprile è il mese statisticamente più favorevole alle borse. La FED sta facendo affluire di nuovo denaro nel sistema bancario e le banche centrali garantiscono interventi a supporto di possibili ulteriori difficoltà cui le banche possano andare incontro.
La FED sta lavorando anche all’ampliamento del limite di garanzia dei depositi a favore dei correntisti delle banche statunitensi, innalzando l’attuale valore di 250.000 dollari. Questo dovrebbe contribuire a dare qualche rassicurazione in più ai clienti delle banche, limitando, se possibile, il Bank run.
I tassi a 10 anni dei Treasury stanno diminuendo, grazie agli incentivi della FED e alla conseguente domanda di tali titoli da parte delle banche americane. Normalmente, il rendimento dei Treasury a 10 anni è correlato inversamente con le Borse: e questo è un altro segnale di potenziale normalizzazione.
Da tali considerazioni, la nostra visione di un mese di aprile positivo, anch’essa annunciata da tempo, non è cambiata.
Potrebbero esserci da tre a sei settimane di stabilizzazione dei mercati: a maggio, dopo il 10 maggio, invece, va rafforzata ogni possibile prudenza, perché entriamo in una area molto critica, dove potremmo vedere qualche cosa di peggio di quello che abbiamo visto in marzo.
Sotto la cenere, cova ancora molto nervosismo e l’allerta è grande. Abbiamo visto molta isteria, non solo comprensibile timore: e richiede tempo per sedarsi.
Il webinar di questa settimana ti illustra il meccanismo di protezione adottato da uno dei nostri sistemi di trading al momento della eccezionale accelerazione della volatilità implicita delle opzioni fra il 9 e il 13 marzo: esaminiamo come Smart si sia difeso brillantemente, uscendo in profitto, da tale evento avverso, che ha visto il Vix impennarsi del 60% in tre sedute di borsa.
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Maurizio Monti
Editore TRADERS’ Magazine Italia
